14/15 maggio: contro la militarizzazione degli spazi e delle menti
di Simona Maria Frigerio
A Lari, piccolo borgo in provincia di Pisa, per il 1° Maggio, sul palco della Festa dei Lavoratori, non solamente musica, ma anche la diffusione di messaggi e iniziative che si terranno nelle prossime settimane per contrastare il progetto della base di Coltano ma, soprattutto, superare Camp Derby e uscire dalla Nato.
Interessante l’intervento della rappresentante del Comitato No Camp Darby, che annuncia per il 14 e il 15 maggio una due giorni al Circolo Arci A. Gramsci – La Cella (in via Fiorentina, 167 a Pisa).
Tra le istanze portate in primo piano la militarizzazione del territorio, con l’Università di Pisa sponsorizzata e che sponsorizza realtà come la IDS, che produce droni, e la Mbda Italia, che progetta e produce missili e sistemi missilistici. E ancora, la partnership tra il CNR e la nostra Marina Militare, salutata dalla Presidente del Consiglio Nazionale delle Ricerche, Maria Chiara Carrozza, lo scorso 29 marzo, con queste parole: «La firma dell’accordo di collaborazione con la Marina Militare è un atto importante che dischiude interessanti opportunità, in particolare nello scenario attuale» (ci si domandava se intendesse dire che la guerra può essere una chance di progresso per l’umanità) e più oltre: «Con la Marina Militare potremo attivare sinergie in svariati ambiti, dal Programma nazionale di ricerca in Antartide ai programmi ‘dual use’ nel contesto della ricerca militare. L’accordo potrà stimolare pertanto importanti occasioni di confronto, sviluppo e approfondimento relativamente a progetti nazionali di interesse tecnologico comune, a percorsi strategici per la ricerca tecnologica, per obiettivi di interesse con particolare riferimento al settore difesa e sicurezza, per la valorizzazione della ricerca fondamentale ai fini dell’innovazione tecnologica militare». Potremmo tradurre: il CNR al servizio delle armi di distruzioni di massa?
Sempre durante l’intervento, si è ricordata l’importanza di “riappropriarsi degli spazi di discussione”, visto l’azzeramento del mondo politico ma anche della società civile nei due anni di pandemia e l’incapacità dell’attuale Parlamento di esprimere una valida opposizione; della “riappropriazione del lessico”, in quanto la propaganda massmediatica ma anche la retorica politica hanno sradicato la nostra percezione del significato e del peso dei termini (le operazioni di ʻpace’ della Nato docet). E infine la “riappropriazione dei nostri corpi”, ossia l’importanza dell’autodeterminazione sia rispetto al vaccino non immunizzante ma che si vorrebbe obbligatorio sia rispetto all’esercizio di diritti fondamentali, quali quello di riunirsi e manifestare. E forse non a caso, a Torino, mentre dal palco di Lari si lanciavano questi messaggi, i manifestanti erano attaccati dalle forze dell’ordine a colpi di manganello.
Nella due giorni del 14/15 maggio si ripartirà, quindi, dal 1° Maggio a Lari per dire no, innanzi tutto, alla presenza della Nato in Italia perché, come afferma il Comitato “è indubbio il ruolo nefasto che la Nato ha svolto e svolge nel conflitto in Ucraina di cui è responsabile con la sua estensione in numerosi Paesi negli ultimi 15 anni, e non è un caso che nei mesi precedenti allo scoppio della guerra alcune esercitazioni militari siano proprio avvenute al confine con la Russia così come non è un caso che la guerra in Ucraina sia esplosa da almeno un decennio nel Donbass e che i Paesi aderenti alla Nato abbiano sovvenzionato e foraggiato di armi l’esercito ucraino”.
In questo quadro, la base miliare che dovrebbe nascere a Coltano, nel territorio del Parco di San Rossore, è solamente la punta dell’iceberg e il fatto che sia rimasta “avvolta nel mistero per mesi, e solo la protesta di tante realtà e i successivi dietro front dei partiti di maggioranza” abbiano portato alla luce i fatti, prova ancora una volta come l’Italia – dalla Diga del Vajont all’affaire del Cermis, dalla strage di Ustica alla strategia della tensione – non solamente sia un Paese a sovranità limitata ma i diritti dei suoi abitanti vengano dopo gli interessi economici di pochi – spesso stranieri.
venerdì, 13 maggio 2022
In copertina: La Locandina della due giorni del 14 e 15 maggio 2022 con il programma completo.