Il fil rouge che va da San Rossore alla marcia per la pace
di Luciano Uggè e Simona M. Frigerio
Domenica 10 aprile, ore 16.00. Pisa, piazza Chiara Gambacorti, un gruppo di cittadini, riscaldati da un allegro sole primaverile, si riunisce per dire no alla nuova base militare che dovrebbe sorgere a Coltano, nell’area del Parco Regionale di San Rossore, finanziata con i fondi del PNRR – che dovrebbero, al contrario, servire alla conversione ‘verde’ della nostra economia (https://www.inthenet.eu/2022/04/08/il-pnrr-per-il-verde-militare/).
I temi intorno ai quali è riunito il comitato sono molteplici e tutti importanti, dai rifugiati – che devono avere tutti pari dignità (bianchi o neri, cristiani o islamici che siano), alla pace che si ottiene attraverso il dialogo; dalla critica all’alienazione dei beni pubblici all’antimilitarismo; dalla precarietà del lavoro alla trasformazione del green pass in strumento di controllo sociale e mezzo per avviare quel sistema di cittadinanza a base di crediti sociali che è già in opera – con i citizen wallet in sperimentazione a Roma (e prossimamente a Bologna).
La complessità significa fornire una risposta che parta dal ritorno a uno stato democratico per ridare cittadinanza a istanze sociali che devono procedere insieme a scelte pacifiste. La militarizzazione non è solamente quella del territorio ma anche quella ideologica, che sta minando le basi del nostro vivere civile.
La prossima mobilitazione si terrà il 23 aprile a Camp Derby e, nel frattempo, gli organizzatori annunciano altre iniziative sul territorio.
Domenica 24 aprile, tornerà anche la marcia PerugiaAssisi per riaffermare che l’Italia ripudia la guerra e la pace non si conquista alleandosi e inviando armi, bensì insistendo per il dialogo, trovando quella via di mezzo che ammette torti e ragioni e si fa strada per cercare un punto d’incontro – invece di sobillare lo scontro.
Sperando che abbia grande successo, riportiamo il testo pubblicato sul sito della PerugiaAssisi perché un altro mondo sia ancora possibile.
“Nessuno si rassegni alla guerra e alla corsa al riarmo! Nessuno si pieghi alle leggi della violenza. Nessuno ceda alla logica amico-nemico. Risolviamo i problemi che non abbiamo ancora voluto affrontare nel rispetto del diritto internazionale. Basta con la propaganda di guerra! Fermiamo la circolazione dell’odio e dell’inimicizia. Facciamo pace. Prendiamoci cura delle vite degli altri, sempre, comunque e dovunque senza distinzioni di alcun genere.
Siamo solidali con gli ucraini e con tutte le vittime di tutte le guerre dimenticate che continuano a insanguinare il mondo. Con i russi che si oppongono alla guerra, con chi è costretto a farla e con le vittime della persecuzione anti-russa. Con tutti i bambini e le bambine, le donne e gli uomini di ogni età che pagheranno le dure conseguenze della guerra, in Italia e nel resto del mondo.
Chi ama la pace, come recita la Costituzione Italiana, «ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali»”.
venerdì, 15 aprile 2022
In copertina: il Manifesto della PerugiaAssisi.