Life runs out like a pocket full of change*
di Simona Maria Frigerio e Luciano Uggè
A livello testuale siamo di fronte a Le Troiane di Euripide rilette da filosofi della contemporaneità, quali Jean-Paul Sartre o Judith Butler. Mentre i corpi e le voci di Silvia Calderoni e Stefania Tansini ripropongono i personaggi chiave di Ecuba, Cassandra, Polissena, Andromaca, Elena e il piccolo Astianatte – ucciso come un cicciolo quando il nuovo capo-branco deve prendersi la madre perché generi i propri figli (e il rimando ai movimenti e agli istinti propri degli animali sono una costante di questa performance, anche se non sempre pertinente).
Purtroppo le interpretazioni psicologiche delle figure femminili euripidee ormai rientrano in cliché dai quale è difficile rifuggire. Ecuba è sempre la madre che ha perso i propri figli e la regina degradata a serva – privata dell’orgoglio che ne faceva la potente matriarca di Troia, con i suoi 19 figli da mandare al macello per quell’unico imbelle (ma questa parte si tace sempre); Elena è “eterna vittima d’un sopruso / Abuso d’un mondo chiuso e fatalità” (come canterebbe Guccini), mai colei che irride e però asseconda il pusillanime Paride quando fugge da Menelao (consegnando il suo popolo alla tragedia), mai indagata come primo casus belli di impossibilità all’autodeterminazione (di un corpo/di un popolo) di fronte al capriccio degli Dei o dei potenti – così attuale in tempi di Donbass; e così via. Sembra sia impossibile andare più in là di quanto troppe volte decodificato.
Anche i mezzi per questa interpretazione delle Troiane nulla aggiungono a quella ricerca dei Living Theatre che, allora, aveva però una dimensione compartecipativa e liberatoria condivisa con il pubblico. Qui si ricalca il modello anni 90, si respirano Romeo Castellucci e il Teatro del Carretto.
La musica gronda Brit sound anni 80 – dai Joy Division ai Siouxsie and the Banshees, senza la loro complessità musicale. Il lamento non può essere mono-tono.
Il migliore, il quadro di Cassandra. Estetica, nel complesso, abbastanza dépassée.
Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Era
via Indipendenza – Pontedera (PI)
giovedì 31 marzo 2022, ore 21.00
Motus presentano:
Tutto brucia
ideazione e regia Daniela Nicolò ed Enrico Casagrande
con Silvia Calderoni, Stefania Tansini e R.Y.F. (Francesca Morello) alle canzoni e musiche live
testi delle lyrics Ilenia Caleo e R.Y.F. (Francesca Morello)
ricerca drammaturgica Ilenia Caleo
cura dei testi e sottotitoli Daniela Nicolò
traduzioni Marta Lovato
direzione tecnica e luci Simona Gallo
assistente direzione tecnica e luci Theo Longuemare
ambienti sonori Demetrio Cecchitelli
design del suono live Enrico Casagrande
fonica Martina Ciavatta
assistenza tecnica Francesco Zanuccoli
props e sculture sceniche _vvxxii
video e grafica Vladimir Bertozzi
produzione Elisa Bartolucci con Francesca Raimondi
organizzazione e logistica Shaila Chenet
promozione e comunicazione Marta Lovato con Francesca Lombardi
ufficio stampa comunicattive.it
distribuzione internazionale Lisa Gilardino
una produzione Motus e Teatro di Roma – Teatro Nazionale con Kunstencentrum Vooruit vzw (BE)
progetto di residenza condiviso da L’arboreto | La Corte Ospitale e Santarcangelo dei Teatri
in collaborazione con AMAT e Comune di Fabriano
con il sostegno di MiC, Regione Emilia-Romagna
si ringraziano HĒI black fashion, Gruppo IVAS
* verso tratto da Pocket full of change dei Rain Tree Crow
venerdì, 22 aprile 2022
In copertina: Motus, Tutto brucia. Foto di Vladimir Bertozzi (gentilmente fornita dall’Ufficio stampa del Teatro Era).