Retrogusto démodé
di Simona Maria Frigerio
I monologhi di Eve Ensler sono molto vari con dosi diverse di ironia e, negli anni, si sono caricati di connotati sempre più politici. Alla difesa delle donne a livello sessuale, si sono aggiunte istanze che travalicano stupro e incesto per rivolgersi alle forme di violenza radicate anche in culture, tradizioni e religioni proprie di altri Paesi. Il bouquet dei testi dai quali attingere è quindi molto vario così come le corde emotive che si possono sfiorare – dalla gioiosa presa di coscienza del piacere alla rivendicazione del clitoride fino alla denuncia di pratiche vessatorie o condizioni umilianti. A seconda della scelta operata sul piano drammaturgico, l’esito sarà quindi più o meno comico, più o meno drammatico.
Il secondo fattore che rende questo shakerato ogni volta diverso risiede nella qualità della recitazione, nella sobrietà dei gesti, nella carica di umanità e nella pulizia dell’enunciato, nella compostezza intima di quelle che dovrebbero essere, a tutti gli effetti, confessioni fra donne – fra amiche.
Il Teatro a Manovella sceglie un taglio vicino al cabaret, una recitazione forzata, sempre sopra le righe, toni comici, costumi da avanspettacolo, finti accenti e macchiette più che personaggi (la proto-femminista new age, la nonnina vergine che ha provato un solo orgasmo su una giardinetta verde pisello), oltre agli immancabili ammiccamenti al dialetto e ai tipi locali (siamo a Firenze) – e il pubblico sembra gradire ridendo molto.
L’impressione finale è quella dello spettacolo conciliatorio o dell’ennesimo 8 marzo mancato.
Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Puccini
via delle Cascine, 41 – Firenze
martedì 8 marzo 2022, ore 21.00
I monologhi della vagina
di Eve Ensler
regia Massimo Alì
aiuto regia Leonardo Venturi
con Enrica Pecchioli, Vania Rotondi, Elena Talenti e Valentina Testoni
una produzione Teatro a Manovella
venerdì, 11 marzo 2022
In copertina: Una scena dello spettacolo (gentilmente fornita dall’Ufficio stampa del Teatro Puccini).