Giornalista e pasionaria
di Simona Maria Frigerio e Luciano Uggè
Eleonora de Fonseca Pimentel, come la Virginia Woolf di Le tre ghinee, ‘figlia degli uomini colti’ (e non a caso, corrispondente del Metastasio [1]), non solamente figura di spicco della Repubblica Napoletana del 1799 ma una delle prime donne giornaliste della storia.
Il racconto della sua vita e dei suoi slanci ideologici e passioni umane principia dalla fine, dalle ore che precedono la sua condanna a morte per impiccagione. Il suo reato non solo e non tanto l’essere repubblicana ma essere donna e, come Giovanna d’Arco, prima, e Rosa Luxemburg, dopo di lei, essere scesa in campo come corpo e mente femminili in un mondo dove il potere e la sua contestazione, spettano entrambi all’uomo.
Accorata ma composta, credibile e asciutta la prova attorale di Nunzia Antonino, coadiuvata solo da un gioco di luci minimal e da brevi intermezzi musicali. Lo srotolarsi degli eventi storici si carica di umanità quando Lenòr entra nei particolari più intimi della vita di una donna della sua epoca – popolana o nobile, prostituta o letterata, sempre e comunque ghettizzata da un potere patriarcale e maschile che la costringe nel ruolo di moglie/madre. Il primo subito, il secondo accettato e perfino amato – ma contraddistinto dal dolore della perdita.
“La sua morte ci separa. La mia morte non ci riunirà. È così; è già bello che le nostre vite abbiano potuto essere in sintonia così a lungo”, con queste parole Simone de Beauvoir dà addio a Jean-Paul Sartre. Per chi è autenticamente materialista, resta solo la consapevolezza di aver seguito i propri ideali, di avere agito secondo i propri principi. Perché la Storia con la S maiuscola è intessuta della miriade di storie che appartengono a ognuna/o di noi, e molte donne vi hanno contribuito – fatto, questo, che andrebbe ricordato non solamente l’8 marzo ma tutti i giorni dell’anno.
Lo spettacolo è andato in scena:
La Città del Teatro
via Tosco Romagnola, 656 – Cascina (PI)
Lenòr
di Enza Piccolo, Nunzia Antonino e Carlo Bruni
dedicato a Eleonora de Fonseca Pimentel
regia Carlo Bruni
con Nunzia Antonino
[1] Si veda il saggio di Silvia Tatti dedicato al carteggio tra i due, a pagina 271: https://www.ledonline.it/ledonline/936/Epistolario-Metastasio_15.pdf
venerdì, 25 marzo 2022
In copertina: Nunzia Antonino in scena. Foto di Michela Fabbrocino (gentilmente fornita dall’Ufficio stampa de La Città del Teatro)