Donna serva più che donna madre
di Simona Maria Frigerio
Fabiana Iacozzilli, autrice del testo, racconta il proprio processo creativo attraverso tre domande che molte tra di noi si sono poste: “perché ho così tanta paura di mettere al mondo un figlio?”, “perché ho così tanta paura di dire che non voglio mettere al mondo un figlio?”, e soprattutto: “voglio essere madre oppure posso non esserlo?”.
Domande legittime che, in molte società del cosiddetto mondo occidentale, sono state superate dalla presa di coscienza dell’autodeterminazione femminile che non significa solo programmare una nascita, bensì scegliere di non essere madri tout-court. Non per ragioni economiche, perché mancano nidi e scuole materne o si sarebbe intralciate nella carriera, ma semplicemente perché ‘io sono mia’ e sono completa senza un figlio – esattamente come può rivendicare un maschio.
Ciò a cui assistiamo, sul palco de La Città del Teatro con Una cosa enorme è, però, altro. Di fronte a noi la donna che, dalla culla alla tomba, è preposta alla cura – dei figli, della famiglia, di un disabile o dei genitori che, per qualche motivo, non finiscono in una Casa di riposo (quelle Rsa tornate alla ribalta dei media per i continui focolai di Covid e dalle quali figlie e figli si sono ben guardati dal portare via genitori invalidi o incapaci di intendere e di volere).
La cura, quindi, al centro della riflessione e più che una rivendicazione di indipendenza della donna come essere umano (adombrata dallo sparo contro la cicogna, che stramazza al suolo incolpevole), una pia accettazione di modelli stereotipati e francamente superati come, se non ci toccano i figli, ci toccherà comunque cambiare i pannoloni ai vecchi.
Si respira pìetas (come rispetto dell’unità familiare) nei gesti ben noti. Un teatro del silenzio che si avvale di due ottimi performer. Finale asciutto. Ma il contenuto sembra molto più vecchio del contenitore.
Lo spettacolo è andato in scena:
sabato 6 novembre, ore 21.00
La Città del Teatro
via Toscoromagnola, 656 – Cascina (PI)
Una cosa enorme
di Fabiana Iacozzilli
con Marta Meneghetti e Roberto Montosi
scene Fiammetta Mandich
luci Luigi Biondi e Francesca Zerilli
suono Hubert Westkemper
coproduzione Cranpi, La fabbrica dell’attore-Teatro Vascello Centro di Produzione Teatrale, Fondazione Sipario Toscana, Carrozzerie | n.o.t.
Venerdì, 3 dicembre 2021
In copertina: La locandina dello spettacolo