Al Cantiere Sociale Versiliese una serata Dada come sarebbe piaciuta a Giak Verdun
di Simona Maria Frigerio
photo gallery a cura di Lucia Mazzilli (foto di Luciano Uggè)
Sono le 18.30 di domenica 12 settembre, e ci troviamo in Via Belluomini, 18 – a Viareggio, nel quartiere popolare del Varignano.
Come per altre zone edificate nella frenesia del boom economico degli anni 60, qui si respira un misto di vecchia incuria e nuove velleità. Accanto ai casermoni in cemento che si stanno sgretolando, scoprendo la nudità dell’armatura arrugginita, sorgono nuovi palazzi per un ceto medio che trova, nei centri commerciali e nel monopolista dell’hamburger a stelle e strisce, la propria via alla gentrification dell’area. Un giardinetto pubblico spelacchiato, verande abusive, la fila per il panino Super Size Me o fuori dal bar tabacchi sintonizzato sulle corse. Il silenzio agostano trasposto in un tramonto domenicale di metà settembre. La medesima sensazione di voler evadere, scappare, che mi assaliva da bambina al Giambellino di Milano. Tra appartenenza e rifiuto.
Ma esiste un altro modo di evadere, restando
Qui, nel Cantiere Sociale, nel luglio del 2014, l’artivista Giacomo Verde curò il workshop TrasformAzione
http://www.verdegiac.org/ricreazione/foto_WS_ricreazione.html
per la realizzazione collettiva dell’installazione video RiCreAzione
http://www.verdegiac.org/ricreazione/index.html
Qui, il 29 agosto di quest’anno, il collettivo artivistico Dada Boom (che abbiamo conosciuto in occasione dell’inaugurazione targata 2021 del museo popolare Giak Verdun) ha aperto lo spazio RicreAzione per accogliere art happening, mostre, presentazioni di libri e momenti di discussione collettiva.
E non poteva che essere qui che, il 12 settembre, ci si ritrova in puro stile Dada per ricordare Giacomo Verde – artivista che ha sempre coniugato attivismo politico e arte, maestro di una tecnoarte ‘povera’ ma ‘ricca’ di idee e contenuti, scomparso nel 2020. Perché la morte fa parte della vita e uno spazio può ridare vita a un quartiere, così come l’incontro può creare un humus dal quale far nascere idee, progetti, scambi, emozioni.
Si arriva alla spicciolata, colorati come Giacomo – ci viene detto – avrebbe voluto. Bando alla tristezza: il cortile si riempie di parrucche psichedeliche, personaggi en travesti, strumenti musicali, quantità pantagrueliche di cibo, tantissime copie di una piccola agenda del gennaio 2020 – dove Giak ha trasformato la propria malattia in creazione artistica, sublimando in schizzi e racconti la sua personale lotta contro il cancro – brandite dai presenti come il libretto rosso di Mao negli anni 60; e ancora, decine di pappagalli per urina (come prescritto dal regista ‘occulto’ di questa cerimonia artivista, lo stesso Giak) trasformati in bambolotti, apparecchi elettronici futuribili, portafiori, improbabili decanter, e qualsiasi oggetto la fantasia abbia suggerito ai variopinti amici, colleghi, familiari, compagni d’arte e di vita, intervenuti. E per salutarlo, ognuno ha regalato un pezzo di sé: un racconto, un ricordo, ma anche una canzone, un’azione artivista, un accordo musicale, una (la sua) bottiglia stappata. Intorno a noi alcune opere di Giacomo, video installazioni, e la sua foto che pare godersi il bailamme con infinita ironia e tanto affetto.
Al Varignano, in un quartiere di quelle periferie di cui la politica si dimentica se non in campagna elettorale; di cui i giornali si dimenticano se non per strillare qualche fatto di cronaca solo quando è nera; di cui la classe media si dimentica tranne quando cerca casa e si rende conto di essere più povera di quanto credeva e, spulciando tra i nuovi caseggiati, spera di trovarne uno più vicino al centro commerciale che non al casermone; qui, la differenza può farla uno spazio, un cantiere sociale, dove le persone tornino a riunirsi, dialogare, impegnarsi, creare artivisticamente, socializzare.
“All the freaky people make the beauty of the world”.
Stay Human (Michael Franti & Spearhead)
Venerdì, 1° ottobre 2021
In copertina: Giacomo Verde (foto gentilmente fornita dai familiari).