Tancredi, Clorinda e Joni Mitchell
di Simona Maria Frigerio
Una galoppata musical-poetica – dal Tasso al folk a stelle e strisce – per il gran finale di Stagione della Tenuta dello Scompiglio di Vorno.
Si inizia con un percorso all’interno di un ombreggiato giardino della Tenuta dello Scompiglio, grazie al quale accediamo alla Cappella – adiacente la dimora principale. Qui ha inizio la prima parte della serata, ossia il concerto dedicato alla Mitchell.
Un ensemble di archi accompagnato dal maestro Luigi Pecchia, al clavicembalo, esegue una rivisitazione di cinque brani della celebre cantante folk-rock (Tin angel, Morning Morgantown, A case of you, Turbulent indigo e Big yellow taxi), di origine canadese ma californiana a livello di formazione musicale. I brani, tratti dai primi album degli anni tra il ’69 e il ’71 – ad eccezione di Turbulent Indigo del 1994 – sono esempi che sottolineano la grande flessibilità della voce della Mitchell, in grado di fondersi con la musica che la accompagna e che ne segue e propone il ritmo. Forse proprio questa assonanza ha indotto il maestro Pecchia ad accostare questa prima proposta al successivo madrigale di Monteverdi.
Gli strumenti a corda, accompagnati dal clavicembalo, producono un sound molto convincente e, a tratti, jezzato, insieme ritmico eppure dolcemente fluido, quale base per la voce di Manuela Custer – che non sempre riesce a inserirsi in modo convincente. Rimane il gusto per un’esecuzione sicuramente inaspettata e in linea con le ricerche personalissime e spesso controcorrente della Mitchell.
Al termine del concerto – intitolato Suite for Joni – il pubblico prosegue il percorso verso il Ninfeo, scenario naturale perfetto per assistere all’incontro/scontro tra i due amanti impossibili della Gerusalemme Liberata. L’acqua che zampilla dalla fontanella sembra rimandare al luogo del primo incontro tra Clorinda e Tancredi. Ben ambientata e con i personaggi che, piano piano, si svelano attraverso le ottave del poeta e cinque voci recitanti, la performance si giova dell’accompagnamento della musica dal vivo di Antonio Caggiano. Un sound in grado di ricreare ambienti e sollecitare emozioni, generato da percussioni vere o proprie o oggetti di vario genere. I ritmi incalzanti durante il combattimento si stemperano in vibrazioni sonore che aprono a mondi immaginari o a dolci momenti di attesa e dialogo. La tenzone è resa credibile dall’interpretazione delle cinque voci recitanti, nonostante la difficoltà per gli interpreti di muoversi in un ambiente naturale, leggermente scosceso e sicuramente diverso da un saldo palcoscenico.
La terza e ultima parte della serata, anch’essa intitolata Il combattimento di Tancredi e Clorinda, si svolge nello Spazio Performatico ed Espositivo della Tenuta. Qui assistiamo al madrigale di Claudio Monteverdi, eseguito la prima volta in occasione del Carnevale di Venezia nel 1624 e pubblicato, successivamente, nell’Ottavo libro di madrigali guerrieri et amorosi. Il madrigale si inserisce in quel nuovo filone teso a sostituire la musica di derivazione franco-fiamminga con la sensibilità musicale italiana. Monteverdi occupa un ruolo primario in questa nuova visione compositiva, ove la musica accompagna e, in certo modo, si pone al servizio del canto, il quale – a sua volta – pur mantenendo la propria libertà espressiva, si impone di rivelare anche gli stati d’animo interiori dei personaggi, coniugandosi strettamente alla base musicale. La versione proposta allo Scompiglio, con un ensemble strumentale molto simile a quello originale, si dimostra ancora una volta molto convincente sul piano musicale, seppure lasci un po’ perplessi l’esecuzione canora – non sempre limpida la voce, né cristallino il recitato. Al contrario, la perfetta esecuzione del Limes Ensemble, nell’alternarsi delle fasi concitate con i momenti di riflessione, ha reso palpabili le passioni a forti tinte contenute nelle opere del Tasso.
Una serata di alto livello a conclusione dell’interessante percorso sonoro proposto all’interno di Assemblaggi Provvisori – un progetto che ha dato spazio (oltre che a performance di danza e prosa e a mostre di artisti contemporanei) a una decina di concerti, sempre di buon livello e molto partecipati.
Pubblicato (con modifiche) su Artalks.net, il 19 giugno 2017
In copertina: Il combattimento di Tancredi e Clorinda, II parte. Courtesy Associazione Culturale dello Scompiglio.