Vento d’Africa a pochi chilometri dai bagni di Viareggio
di Simona Maria Frigerio e Luciano Uggè
La Toscana ha conservato nonostante i suoi stessi abitanti – spesso più propensi a un nuovo porto turistico o a un campo da golf che alla conservazione delle oasi naturalistiche – angoli selvaggi di indomita bellezza.
Uno tra questi è la riserva della Lecciona, stretta tra i bagni di Marina di Torre del Lago (preferita da Puccini alla natìa Lucca) e quelli dall’ormai decaduta grandeur à la viareggina.
Un’oasi che preserva dune e flora autoctona e che, in estate, si trasforma – grazie ai tronchi e alla legna trasportati a mare dai fiumi – in un villaggio di capanne dove abitano le tribù da slow tourism, ricreando un clima rilassato da anni 70.
Qui parte il nostro viaggio semiserio tra questi hippie mancati ascoltando chi racconta di altri turisti – quelli poveri – i migranti che, dai villaggi o dalle bidonville africani, finiscono sulle nostre spiagge a vendere braccialetti di perline e parei di cotone multicolori.
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Venerdì, 9 luglio 2021
In copertina e nell’articolo: foto di Simona M. Frigerio e Luciano Uggè (tutti i diritti riservati, vietata la riproduzione).