Lettera aperta al Direttore
di La Redazione di InTheNet
Riceviamo e pubblichiamo questa Lettera firmata, che rende perfettamente la sensazione che ha provato la nostra Redazione di fronte all’omicidio di Said Malkoun, come mostrano chiaramente le telecamere di sorveglianza che hanno ripreso la scena.
Alla nostra Redazione sono tornate in mente altre immagini: quelle del corpo straziato di Pier Paolo Pasolini – investito più volte (in quel caso, dopo essere stato anche brutalmente picchiato).
La violenza non è mai giustificabile. Né il farsi giustizia da sé in uno Stato di diritto e democratico. Diamo quindi voce al profondo disagio di tante e tanti cittadini di Viareggio ma anche toscani – come i molti membri di questa Redazione – di fronte a una situazione che nasce e si nutre di quella xenofobia e islamofobia che, come permette ad alcuni personaggi di giustificare un omicidio, in Italia, permette ad altri di inondare di un silenzio assordante il genocidio che si sta commettendo in Palestina.
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Gentile Direttore,
Sono una cittadina italiana residente a Viareggio e le scrivo in merito all’orribile fatto di cronaca accaduto domenica 8 settembre in Via Coppino, la sera. Come avrà letto sui giornali, la signora Cinzia Dal Pino, nota imprenditrice (balneare), ha freddamente ucciso un magrebino senza fissa dimora che, poco prima, le aveva rubato la borsa. Senza entrare nel merito delle questioni legate alla sicurezza che, nella nostra piccola città, da qualche anno a questa parte, versa in condizioni disastrose (spaccio, borseggi, regolamenti di conti tra bande, baby gang, carenza di pattuglie), vorrei esprimere il mio profondo malessere dovuto a un clima di odio che è notevolmente cresciuto in questi anni e che genera ulteriore violenza.
Come avrà visto lei stessa nel video mostrato nei telegiornali (il video integrale è terribile, 1), la signora Dal Pino, malgrado fosse già sana e salva nel proprio veicolo, ha lucidamente inseguito il suo aggressore attraverso la città, dal Lungomare a via Coppino, per poi investirlo cogliendolo alle spalle, fino ad ucciderlo. Inoltre avrebbe giustificato il proprio gesto sostenendo di essere stata minacciata di morte con un coltello, ma del coltello non c’è traccia.
Il gesto compiuto da questa signora è agghiacciante e primitivo: è passata sul corpo del borseggiatore ben tre volte, poi è scesa freddamente dalla macchina, ha recuperato la sua borsa ed è fuggita, pensando sicuramente di ‘farla franca’ in quanto non sapeva della presenza delle telecamere di sicurezza. Il tutto si è svolto in pochissimi minuti e nella totale assenza di empatia. Il ‘carnefice’, divenuto vittima, è stato soccorso da due passanti che hanno chiamato l’ambulanza; i soccorritori hanno provato a rianimarlo – il suo cuore si era fermato – ed è morto all’ospedale Versilia a causa delle lesioni riportate.
Al di là che trovo ributtante il comportamento di questa persona, trovo ancor più ributtante sentire che in città ha l’appoggio di molti, i quali sostengono che – visto il degrado in cui versano i nostri centri – la signora abbia fatto bene a difendersi, dopotutto le aveva rubato la borsa! Quasi che l’autodifesa modello far west sia un atto giustificabile e la borsa di una benestante più importante della vita di un uomo. Il video dimostra chiaramente che non si è trattato di autodifesa, ma di una vera e propria esecuzione agita con la massima freddezza.
Ma a convincermi a scriverle sono state le dichiarazioni rilasciate dall’Onorevole Crippa (2), il quale sostiene che la signora Dal Pino non meriti un’accusa per omicidio volontario in quanto è importante capire il contesto nel quale ha agito. Il contesto è molto chiaro, la signora Dal Pino ha agito come una fredda assassina e si è fatta giustizia da sola quando ormai era già fuori pericolo e poteva chiamare le forze dell’ordine come una persona civile avrebbe fatto. Trovo grave che un personaggio come l’Onorevole Crippa, che pochi mesi fa inneggiava alla X MAS, strumentalizzi questo fatto per portare avanti la campagna d’odio tanto cara a questo Governo. Da onesta cittadina che paga le tasse, le chiedo cortesemente di parlare di questo atroce fatto di cronaca che rischia di creare un precedente con conseguenze disastrose. Giustificare le azioni della signora Dal Pino, che dopo solo 24 ore, peraltro, è già ai domiciliari (la ‘poverina’, abituata alla ‘bella vita’ mica potrà stare in carcere come i figli delle borseggiatrici?), non può che alimentare un odio verso lo straniero e un’aggressività che, le assicuro, è stata sdoganata da questo Governo con una continua e falsa propaganda. Da cittadina io stessa ho subito plurime aggressioni verbali e gesti irrispettosi da parte di cittadini italiani per il semplice fatto di circolare in bici – sembra che agli arroganti dia fastidio la presenza di biciclette, a fronte della ‘supremazia’ di automobili e motocicli!
E vorrei aggiungere che scrivo in nome di molti viareggini che, per fortuna, si sentono oltraggiati quanto me. Sarebbe opportuno che il Comune di Viareggio si costituisse parte civile e che si celebrino con dignità i funerali di questa povera anima: serve un segnale forte da parte delle istituzioni per debellare questa piaga che rischia di riportarci al 1924!
(1) Si consiglia la visione solo a persone adulte: https://video.corrierefiorentino.corriere.it/viareggio-lo-investe-volontariamente-dopo-uno-scippo-lui-muore-lei-arrestata-il-video/b5c35df0-a032-4842-b1d5-b7fa7a734xlk
(2) vicesegretario nazionale della Lega
venerdì, 20 settembre 2024 (Lettera ricevuta il 12 settembre)
In copertina: Foto di John Hain da Pixabay