Le accuse del tenente generale Igor Kirillov contro gli States
di La Redazione di InTheNet (traduzione di Simona Maria Frigerio)
Il Capo delle truppe per la Protezione nucleare, chimica e biologica delle Forze Armate della Federazione russa, tenente generale Igor Kirillov, ha pubblicato il 15 gennaio 2024 (1) una analisi dettagliata accusando gli Stati Uniti di “bloccare qualsiasi iniziativa internazionale per verificare” il rispetto “della Convenzione sulle Armi Biologiche”.
Vediamo (suddividendo la traduzione di ampi stralci della stessa in due parti) di cosa si tratta, rimandando alla dichiarazione integrale per la documentazione a comprova, come presentata alla stampa dalla Federazione Russa (1).
“Basandosi sull’analisi dei documenti ottenuti durante l’Operazione Speciale militare, si è chiarita la struttura del sistema creato dall’amministrazione statunitense per la gestione globale del rischio biologico, costituita da Agenzie governative e contractor privati – includendo aziende della cosiddetta ‘Big Pharma’. Attraverso il potere esecutivo statunitense, si è costruita una cornice legislativa per finanziare direttamente con il budget federale la ricerca biologica militare. Garantiti dallo Stato, i finanziamenti sono stati attratti da organizzazioni non-governative controllate dalla leadership del Partito Democratico, inclusi fondi di investimento dei Clinton, Rockefeller, Soros, e Biden. I principali contractor del reparto militare statunitense sono Metabiota, Black & Veatch, e CH2M HILL – incaricati della costruzione di strutture bio-based, e di fornire le dotazioni per i bio-latoratori del Pentagono in giro per il mondo. I lavori sono coordinati dall’Agenzia statunitense per la Difesa e Riduzione del Rischio (DTRA). Le attività di questo sistema hanno come obiettivo lo studio di patogeni di infezioni particolarmente pericolose in regioni del mondo strategicamente importanti per gli Us, controllando la situazione biologica e ottenendo la superiorità nel campo della bio-produzione. Uno tra i compiti prioritari è il cosiddetto ‘spionaggio biologico’ – analizzando la situazione epidemiologica lungo le frontiere degli avversari geopolitici e nelle aree in cui gli States intendono dispiegare i propri contingenti militari”.
E ancora: “Si sono ricevuti materiali che confermano che il Dipartimento militare statunitense ha impostato una serie di attività per monitorare la situazione biologica nel Medio Oriente e in Asia Centrale, nei territori che confinano con la Cina, la Turchia, il Pakistan, e l’Arabia Saudita. Durante lo scorso anno, il Pentagono ha sviluppato e adottato un numero di elaborati che ipotizzano l’espansione di una rete straniera di bio-laboratori controllati dagli States e la continuazione della ricerca militare biologica oltre la giurisdizione nazionale. Inoltre, strutture amministrative e techniche (l’Ufficio della Casa Bianca per le Politiche per la Preparazione e la Risposta alle Pandemie, e il Bureau del Dipartimento di Stato per la Sicurezza Sanitaria Globale e la Diplomazia) sono state create nel 2023 con la mission prioritaria di implementare le condizioni per l’ulteriore espansione biologico-militare. Mentre gli obiettivi ufficiali sono di monitorare le malattie infettive e assistere i Paesi in via di sviluppo: l’esempio dell’Ucraina ha chiarito come gli Us stiano creando le proprie competenze biologico-militari”.
Kirillov ha poi continuato: “Quando è iniziata l’Operazione Speciale, il Pentagono stava implementando nel Paese i progetti UP e TAP per studiare patogeni di malattie economicamente impattanti e particolarmente pericolose (tularemia, antrace, infezioni da hantavirus). La ricerca era condotta in tre aree principali che includevano: monitorare la situazione biologica, raccogliere ceppi endemici, e studiare la vulnerabilità della popolazione locale”.
“Nel 2023, i Paesi Ue hanno promosso attivamente una iniziativa per sviluppare un network di centri di ‘eccellenza’ nella protezione NBC (2), che comportava l’installazione di biolaboratori nei territori già Urss. Ai partner potenziali si raccomandava caldamente di ‘…non pubblicizzare l’iniziativa data la sua estrema delicatezza per la Federazione Russa…’. Allo stesso tempo, si sottolineava che i Paesi dell’Asia Centrale ‘…già beneficiano della cooperazione tecnica…’. La distribuzione di fondi ai territori situati nello spazio post-Sovietico era portata avanti anche attraverso un sistema di finanziamenti che passavano dai Centri tecnologici e scientifici internazionali ucraini”.
Dopo questa premessa, il generale attira l’attenzione su alcuni progetti finanziati negli Stati Transcaucasici e nell’Asia Centrale.
“Il Progetto 2410, ‘Valutazione alla resistenza naturale alla brucellosi negli animali domestici e selvaggi’, aveva per obiettivo lo studio della possibile trasmissione di questo patogeno agli esseri umani. La ricerca è stata portata avanti con la participazione di specialisti dell’Università della Florida. Il Progetto 2513 studiava i fattori di rischio e le proprietà molecolari di resistenza nell’ambiente esterno degli enterobatteri virulenti. La ricerca mirava a isolare i ceppi immuni a tutte le classi conosciute di antibiotici. Il Progetto 2545 riguardava il modelling di cambiamenti evolitivi in virus selezionati altamente patogeni per gli esseri umani. La ricerca è stata supportata dall’Agenzia per la Ricerca Nazionale e Innovazione britannica”.
La conclusione per Kirillov è che: “L’amministrazione statunitense, avvantaggiandosi dei gap presenti nella legislazione internazionale, sta creando le proprie competenze biologico-militari in varie regioni del mondo. Suscita particolare preoccupazione il fatto che gli Stati Uniti abbiano bloccato ogni iniziativa internazionale di verifica della Convenzione sulle Armi Biologiche. Questo elimina la possibilità di esamiare le operazioni di laboratorio sia all’interno sia all’esterno degli States. Gli appuntamenti del 2023 della Convenzione sulle armi biologiche (BWC) hanno confermato ancora una volta la fondamentale riluttanza di Washington a riprendere i negoziati circa un meccanismo di controllo legalmente vincolante. Nel corso dei succitati appuntamenti, la Federazione Russa ha sollevato più di 20 interrogazioni concernenti violazioni da parte di Kiev e Washington delle disposizioni della Convenzione, riguardanti la nomenclatura e le quantità di microrganismi patogeni studiati nel Programma di Riduzione della Minaccia Biologica; la conduzione della ricerca sui militari ucraini e le persone mentalmente malate; e l’occultamento da parte ucraina e statunitense dei dati sulla loro cooperazione nella sfera biologica militare nel rapporto internazionale. Nessuna di dette questioni ha ricevuto adeguata risposta finora”.
Il generale ha altresì aggiunto che: “Allo stesso tempo, le iniziative promosse dagli Stati Uniti puntavano a sostituire le norme della Convenzione e altre appartenenti al diritto internazionale con le loro ‘regole’, che erano state studiate per favorire i loro stessi interessi, supportati dall’Occidente collettivo, e imposte ai Paesi terzi per l’implementazione. Tutto ciò si può rintracciare nei lavori di altre piattaforme internazionali, quando le delegazioni occidentali hanno fatto approvare processi decisionali solo su temi di loro interesse, senza tenere conto delle priorità degli altri Stati. Nel contempo, l’attenzione è stata deliberatamente spostata su considerazioni di secondaria importanza non direttamente collegate ai problemi della non-proliferazione delle armi di distruzione di massa (per esempio, la creazione di tutti i generi di database, la garanzia dell’eguaglianza di genere, la partecipazione nelle attività della BWC delle organizzazioni giovanili, eccetera)”.
A conclusione di questa prima parte della traduzione, riportiamo come Kirillov ha accusato l’amministrazione degli Stati Uniti di tentare di “mitigare il danno politico delle rivelazioni russe, cercando di fare pressione sui propri alleati e sui Paesi in via di sviluppo. Ciò è dovuto, in particolare, alle risultanze nella questione delle attività biologico-militari statunitensi in Ucraina, esposte al Consiglio di Sicurezza dell’Onu e l’esito della votazione dell’Organizzazione per la Proibizione delle Armi Chimiche, che ha rieletto la Russia nel suo Esecutivo. Abbiamo ripetutamente segnalato che il lavoro dei biologi militari statunitensi mira a creare ‘epidemie controllate artificialmente’, e che lo stesso non è monitorato né dalla BWC né dal meccanismo del Segretario Generale dell’Onu per investigare l’uso di armi biologiche. Nel contempo, peggiorano le previsioni sulla situazione epidemica data la possibile creazione di focolai artificiali di malattie e l’incontrollabile espansione dell’area vettoriale”.
Le conclusioni, la settimana prossima.
(1) La Dichiarazione integrale fornita alla stampa il 15 gennaio 2024, in inglese: https://telegra.ph/Briefing-by-the-Ministry-of-Defence-of-the-Russian-Federation-on-US-military-biological-activity-01-15
(2) Il termine protezione CBRN, conosciuta in passato come protezione NBC, indica, nella terminologia militare, gli accorgimenti studiati per limitare l’impatto sulle proprie forze di agenti aggressivi lanciati dal nemico
venerdì, 15 marzo 2024
In copertina: Foto di Tibor Janosi Mozes da Pixabay