Il tempo come concetto fragile
di Simona Maria Frigerio
L’installazione di Chiara Bettazzi, presso la Tenuta dello Scompiglio di Vorno, è ricca di spunti metaforici.
Vi si respira la fragilità della bellezza nella profusione di vetri e porcellane rotti, ma anche nell’impalpabile leggerezza di piume, ventagli e conchiglie, melagrane essiccate (con il carico mitologico a cui il frutto rimanda, 1), e un piccolo teschio di rettile (memento mori).
Ma si assapora anche l’instabilità, oltre alla caducità di un’esistenza, di ogni esistenza, in quegli oggetti delicati, prestati al sostegno di improbabili piani d’appoggio di una vita composta da piccole cose che assumono un senso (altro) solo se colte nella loro interezza e precarietà.
Anche lo specchio che riflette questo microcosmo sbeccato si fa metafora di eternizzazione dell’attimo fuggente quasi che l’imago possa, come un quadro o una scultura, opporsi al lento sgretolarsi della vita ricompattandola per i posteri. Ma a differenza delle immagini impresse (le foto che ci accolgono all’entrata), lo specchio può restituire solo un riflesso, cangiante al nostro passaggio, che si cancellerà come neve al sole quando questo microcosmo tornerà nelle casse e ogni oggetto, tangibile, ritroverà quella sua funzione che l’arte ha saputo sublimare in pensiero, in intuizione, in metafora.
Una bottiglia d’acqua, un ramo secco, un coccio, un paio di babucce sgualcite, un occhio di pavone potranno mai essere altro? Solamente l’arte ha il potere di rileggere l’oggettività traducendo in una dimensione subliminale dove è ancora possibile ‘vedere’.
Ricordiamo che, in mostra, sono anche presenti Rubedo (2) e On the corner (3), due video installazioni di Cecilia Bertoni che ragionano anch’esse sulla caducità della vita. La seconda soprattutto come distacco, abbandono, lacerazione. La prima come rielaborazione di una ciclicità che, nella sua fine, trova sempre un nuovo inizio.
Da non perdere.
L’esposizione sarà visitabile:
Associazione Culturale Dello Scompiglio
via di Vorno, 67 – Vorno, Capannori (LU)
fino a domenica 17 dicembre 2023
Orari: giovedì e venerdì, dalle ore 14.00 alle 18.00; sabato e domenica, dalle ore 15.00 alle 19.00
Chiara Bettazzi presenta:
Reverse
Saranno altresì fruibili la video installazione:
Rubedo
ideazione Cecilia Bertoni
in collaborazione con Carl G. Beukman, Claire Guerrier e Fernando Marques Penteado
regia Cecilia Bertoni
musica, suoni e rumori Carl G. Beukman
con Cecilia Bertoni, Carl G. Beukman, Claire Guerrier e Fernando Marques Penteado
riprese ed effetti visivi Nadia Baldi
editing Nadia Baldi e Cecilia Bertoni
realizzazione costume Lucia Castellana
direzione tecnica e allestimento Paolo Morelli
produzione Michela Giovannelli
ufficio stampa Angelica D’Agliano
e la video proiezione:
On the corner
ideazione Cecilia Bertoni
in collaborazione con Carl G. Beukman
regia Cecilia Bertoni
musica, suoni e rumori Carl G. Beukman
con Cecilia Bertoni
riprese Simone Alderighi, Nadia Baldi, Cecilia Bertoni e Alice Mollica
direzione tecnica e allestimento Paolo Morelli
direttrice di produzione Michela Giovannelli
(1) Secondo il mito, Persefone (Proserpina per i romani) avendo mangiato solo sei grani di melagrana, avrebbe soggiornato nell’Ade per sei mesi, mentre nei restanti sei sarebbe tornata sulla Terra dalla madre, che a sua volta avrebbe continuato a regalare agli esseri umani messi e frutti
(2) La recensione di Rubedo:
(3) La recensione di On the corner:
venerdì, 3 novembre 2023
In copertina: Reverse, Chiara Bettazzi, Associazione Culturale Dello Scompiglio (Vorno), foto di Leonardo Morfini (gentilmente fornita dall’Ufficio stampa dello Scompiglio)