Il trionfo del teatro borghese
di Simona Maria Frigerio e Luciano Uggè
Spettacolo ottimamente interpretato – soprattutto da Stefania Medri, che avevamo già applaudito in Zio Vanja di Simona Gonella (1), Anna Bonaiuto e Manuela Mandracchia (le ultime due, forse, un po’ troppo sopra le righe) e dal regista Filippo Dini (sempre misurato e credibile). Dotato di una opulenta scenografia verista (più adatta a un dramma degli anni 50 che a un’indagine familiare sul presente); ottime luci e un finale icastico. E applaudito calorosamente dal folto pubblico presente per questa versione in italiano di August: Osage County – che inaugura la Stagione teatrale al Manzoni di Pistoia.
Potremmo chiudere qui.
Ma qualcosa non torna. Il testo.
August: Osage County è un dramma di Tracy Letts vincitore del Premio Pulitzer per la drammaturgia e del Tony Award alla migliore opera teatrale nel 2008 (come riporta Wikipedia), traslato in un film sentimentale nel 2013, con titolo omonimo in inglese e tradotto in italiano come I segreti di Osage County, che vedeva nel ruolo delle protagoniste due ottime attrici hollywoodiane le quali, negli ultimi anni (o decenni), sono diventate le regine dei polpettoni familiari o delle commedie sentimental-melense a Stelle e Strisce, come Meryl Streep e Julia Roberts.
Di base ci troviamo di fronte a un testo che nasce nel solco del melodramma alla Tennessee Williams, senza la sua dose di poesia, onirismo e non detto (causato anche dall’omofobia che impediva all’autore di essere più diretto). Un testo debordante di stereotipi che vuole scorticare la famiglia Made in US ma non con la corrosività e modernità incisiva di un Todd Solondz (ricordiamo il suo Happiness) bensì ricalcando modelli come Qualcosa di cui… sparlare (altro ‘polpettone’ interpretato da Roberts).
Dal futuro sposo della zia che cerca di ‘farsi’ la nipotina, alla liceale in stile Laura Palmer (ma priva delle perversioni oniriche di David Lynch); dai cosiddetti ‘sfigati’ o fidanzatini di Peynet che si scoprono fratello e sorella, al tradimento del marito cinquantenne con la ventenne che comporta divorzio e trauma della succitata adolescente – la quale, in realtà, tra spinelli e palpeggiamenti sotto il tavolo non pare innocente quanto la morale bigotta statunitense prevederebbe. A corollario, la vecchia magione (molto sudista sebbene il ‘dramma’ sia ambientato in Oklahoma), soldi e una cassetta di sicurezza, una zia grassa che da giovane era stata così avvenente da irretire il cognato poeta e un cognato poeta, bevuto come William Faulkner ma non altrettanto geniale, che alla fine si suicida – non si sa se per senso di colpa o semplicemente perché ha svuotato una bottiglia di troppo.
Vi pare di essere vittime di un déjà-vu? Al pubblico non piacciono le sorprese e, difatti, un testo talmente datato è stato un successo nel 2008 e, immaginiamo, lo sarà nuovamente in questa riedizione italiana. Ma in tempi di guerre che insanguinano il mondo, di economie vicine alla catastrofe, dopo una pandemia che ha costretto milioni di italiani rinchiusi in casa e impedito la fruizione teatrale per due Stagioni, si può ancora pensare di proporre l’ennesimo Grande freddo (à la Kasdan) – che, guarda caso, aveva come ragione per la riunione tra amici (invece che tra familiari) proprio un suicidio apparentemente senza motivo?
Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Manzoni
Corso Gramsci, 127 – Pistoia
domenica 15 ottobre 2023, ore 16.00
Agosto a Osage County
di Tracy Letts
traduzione Monica Capuani
regia Filippo Dini
con Anna Bonaiuto, Manuela Mandracchia, Filippo Dini, Fabrizio Contri, Orietta Notari, Andrea Di Casa, Fulvio Pepe, Stefania Medri, Valeria Angelozzi, Edoardo Sorgente, Caterina Tieghi e Valentina Spaletta Tavella
dramaturg e aiuto regia Carlo Orlando
scene Gregorio Zurla
costumi Alessio Rosati
luci Pasquale Mari
musiche Aleph Viola
suono Claudio Tortorici
assistente regia Eleonora Bentivoglio
assistente costumi Rosa Mariotti
Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale
(1) La recensione dell’eccellente Zio Vanja: https://www.inthenet.eu/2023/05/19/zio-vanja-unindagine-sulla-ferocia/
venerdì, 27 ottobre 2023
In copertina: La Locandina dello spettacolo