Destra e sinistra: tutti insieme appassionatamente
di Luciano Uggè
Da un anno e mezzo raccontiamo del tentativo (sempre più prossimo a trasformarsi in realtà) degli Enti locali appannaggio del centro-sinistra e del centro-destra toscani, oltre che del Governo (il precedente come l’attuale), di militarizzare ancor di più il territorio pisano realizzando una ‘eco-struttura’ per le esigenze operative, logistiche e addestrative del Gruppo Intervento Speciale e del 1° reggimento Carabinieri paracadutisti Tuscania, oltre “all’efficientamento di immobili per i reparti, già presenti in zona, della Marina Militare e del Centro di Addestramento della 2a Brigata Mobile Carabinieri”.
Ovviamente, utilizzare per tutto ciò aree del Parco di San Rossore, Migliarino e Massaciuccoli, avrebbe senso “come opportunità da cogliere attraverso le cosiddette opere di compensazione” (1).
Al Tavolo convocato dal Ministero della Difesa e presieduto dal Generale Antonio Conserva proprio per l’ampliamento della base militare di Coltano, lo scorso 6 settembre, hanno partecipato: il Direttore della task force del Ministero per la valorizzazione degli immobili, l’energia e l’ambiente, Michele Caccamo; il Presidente del Consiglio superiore dei lavori pubblici, Massimo Sessa; il Presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani; il Sindaco di Pisa, Michele Conti; il Presidente della Provincia di Pisa, Massimiliano Angori; il Presidente dell’Ente Parco Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, Lorenzo Bani; il Generale Carlo Giuseppe La Gala del Comando generale dell’Arma dei Carabinieri (2).
Ora, aldilà di essere pacifisti o meno, o anche solo rispettosi dell’Articolo 11 della Costituzione o meno, destinare spazi per la militarizzazione è una scelta saggia a livello economico, lavorativo e di recupero delle aree dismesse?
Come ricorda il Blog dei delegati e lavoratori indipendenti di Pisa sono anni che si attendono i finanziamenti per il “recupero degli immobili a Coltano o l’abbattimento degli eco mostri abbandonati, nel degrado, a Ospedaletto” (1), così come “il mancato sviluppo” dell’Aeroporto civile “Galilei, è dovuto proprio alla presenza dell’aeroporto militare accanto a quello civile come si evince dai documenti Enac” (1). Questi due fatti paiono in aperto contrasto con le auspicabili ricadute ambientali (il primo) e lavorative (il secondo) che proverrebbero dalle scelte politiche attuali.
In effetti, leggendo il Verbale della riunione del summenzionato Tavolo (4) nascono alcuni dubbi soprattutto per la cosiddetta ‘rigenerazione’ dato che “come opere di compensazione” si intendono: una “pista di addestramento per automezzi nell’area di Pontedera”; e, a Coltano, gli immobili storici e di prestigio come la “Villa Medicea, la Palazzina demaniale ex Stazione Radio Marconi e le Stalle del Buontalenti con i 14 alloggi annessi, di proprietà della Regione Toscana, messi a disposizione dal Presidente della Regione”, che dovrebbero essere trasformati in aree museali e in un Centro per l’Educazione Ambientale, “gestiti da un Reparto Carabinieri per la Biodiversità”.
Gli addetti museali (o le guide ambientali) non sarebbero più, quindi, persone competenti e specializzate ma dei militari? Ai laureati in Scienze dei Beni culturali (e qui non entriamo nel dibattito sulla pochezza di una riforma universitaria che ha portato al moltiplicarsi delle cattedre e dei titoli e alla scarnificazione del sapere) chiederemo di entrare nell’esercito per svolgere la propria attività? E perché ci si lamenta tanto che mancano forze dell’ordine nelle metropoli per garantirci da stupri e scippi (o nei boschi per evitare incendi) e poi si pensa di utilizzare i carabinieri come addetti museali o per fare – immaginiamo – lezione ai bambini delle scuole elementari e medie sui pregi della biodiversità del Parco?
Inoltre, come veniamo a sapere dal comunicato dei delegati e lavoratori indipendenti di Pisa (3), “delle bonifiche di aree e corsi d’acqua (o della zona limitrofa all’inceneritore) e di abbattimento degli eco mostri non c’è traccia alcuna” sempre nel succitato Verbale.
Infine non si precisa nulla sul già ventilato “Poligono a cielo aperto” fra le aree di Ospedaletto e Pontedera – la cui realizzazione dovrebbe preoccupare soprattutto gli abitanti della zona, visto cosa è successo ai civili che vivono vicino al Poligono di Salto di Quirra, in Sardegna (5).
Vi aggiorneremo sul prosieguo.
(1) Si veda il Blog dei delegati e lavoratori indipendenti di Pisa: http://delegati-lavoratori-indipendenti-pisa.blogspot.com/2023/09/quali-sono-i-reali-interessi-che-si.html?m=1
(2) Si veda il Comitato No Camp Darby: https://delegati-lavoratori-indipendenti-pisa.blogspot.com/2023/09/comitato-no-camp-darby-sulla-nuova-base.html?m=1
(3) Il verbale analizzato dal Blog dei delegati e lavoratori indipendenti di Pisa: https://delegati-lavoratori-indipendenti-pisa.blogspot.com/2023/09/presentato-il-verbale-della-riunione.html
(4) Il Verbale del Tavolo intersistituzionale:
(5) Si legga, ad esempio, I poligoni militari e le sostanze inquinanti della Sardegna: https://ilgiornaledellambiente.it/poligoni-militari-sardegna/
Alcuni articoli precedenti per chi volesse informarsi meglio o approfondire:
venerdì, 29 settembre 2023
Nella foto: Foto di Lukas Bieri da Pixabay