Consigli per un morso alla Grande Mela
di La Redazione di InTheNet
Chiusa la fashion week e terminate le parate per il Chinese New Year, New York City può offrire almeno quattro eventi d’arte che meritano una visita.
Facciamo una scelta biecamente cronologica e iniziamo con She Who Wrote: Enheduanna and Women of Mesopotamia, ca. 3400-2000 B.C., fino al 19 febbraio 2023 presso The Morgan Library & Museum, spazio interdisciplinare che ospita antichi manoscritti e spartiti musicali ma altresì quadri – nella collezione permanente – fotografie, disegni moderni e contemporanei ma anche spazi per concerti, conferenze e molto altro.
L’esposizione temporanea raccoglie, per la prima volta, una ricca selezione di opere d’arte che rappresentano la vita femminile nell’antica Mesopotamia del III millennio a.C. Lavori che testimoniano il ruolo delle donne nella vita religiosa, ma anche nella sfera civile e socio-politica, ove ricoprivano anche posizioni di prestigio. Tra le figure maggiormente interessanti e che fu sia sacerdotessa sia poetessa, Enheduanna (che visse nel 2300 a.C. circa), il primo autore che sia mai stato indicato con il nome proprio nella storia della letteratura mondiale.
In mostra testi e immagini che coprono un periodo che va dal 3400 al 2000 a.C. sconosciuti ai più e in gran parte ignorati dalla storiografia ufficiale.
Impressionisti e neo-impressionisti, fino al 21 maggio 2023, sono i protagonisti della collettiva Monet to Morisot: The Real and Imagined in European Art presso il Brooklyn Museum – che, con oltre 52.000 metri quadrati, è il secondo maggiore museo di New York e contiene una collezione di circa un milione e mezzo di pezzi.
La mostra, concentrandosi su ciò che è reale e su ciò che si immagina, in un torno di tempo che va dalla fine dell’Ottocento ai primi del Novecento, ossia in un periodo di grandi rivoluzioni socio-economiche e culturali, vuole porre il visitatore di fronte a tematiche importanti quali il lavoro, la classe sociale, il genere e il colonialismo e, attraverso la loro trattazione artistica, comprendere i paradigmi di un’intera generazione (non solamente europea) e di una temperie artistica che ha avuto importanti ricadute sui movimenti poetici ed estetici successivi.
Cambiando decisamente marcia, il Fotografiska, dal 27 gennaio 2023, presenta la fotografa moscovita (ma tedesca di adozione) Elizaveta Porodina con la personale Un/Masked, un mix tra l’iperrealismo di LaChapelle, il surrealismo di Man Ray e un tocco coloristico con il languore minimalista di Hopper. Nella medesima sede, ma dal giorno prima, Hip Hop: Conscious, Unconscious, mostra dedicata al 50° anniversario di uno tra i movimenti culturali e artistici più cosmopoliti e irriverenti delle ultime generazioni. Il Fotografiska afferma che l’esposizione vuole essere un’esperienza immersiva e, da qui a maggio 2023, raccoglierà negli spazi newyorkesi l’intera comunità artistica che ha documentato il fenomeno nel corso dell’ultimo mezzo secolo. Una mostra/evento che vuole varcare i limiti dell’Amarcord.
venerdì, 10 febbraio 2023
In copertina: Foto di JLB1988 (gratuita da usare sotto la licenza Pixabay)