Amarcord teatro… dieci anni di interviste, recensioni e pezzi
di Simona Maria Frigerio
Tutta colpa di un’amica. Un giorno camminiamo per uno di questi meravigliosi borghi toscani e, parlando del più e del meno, lei mi suggerisce di raccogliere le mie recensioni in un libro. L’amica è Anna Giannelli, per anni assistente di Nico Garrone a Radicondoli e io, prima, scarto l’idea, anche perché ben altri, esimi colleghi hanno già battuto questa strada meglio di me; poi, mi rendo conto che ci sono pensieri, opinioni e discorsi che non ho mai pubblicato perché le recensioni sono uno spazio esiguo nel quale elaborarli e, ammettiamolo pure per una volta, non sempre i diretti interessati e potenziali querelanti avrebbero gradito.
Ma, parafrasando un ben noto libro di Gino & Michele e Matteo Molinari, anche i critici nel loro piccolo s’incazzano e così, dopo ormai quasi vent’anni ininterrotti di applausi, risa e pianti, ma anche di sbadigli, insofferenza e furia omicida repressa, ho deciso che era il momento di raccogliere il meglio di quanto scritto e aggiungervi anche alcune di quelle considerazioni spurie che non ho mai potuto approfondire.
Da quel libro, pubblicato parecchio tempo fa, ho estrapolato i vari pezzi per riproporli, oggi, dato che i temi e le riflessioni di allora mi paiono ancora attuali. Mentre molte recensioni possono essere considerate frammenti di storia del teatro (o delle arti un tempo denominate figurative), che potrebbero interessare gli studenti universitari o gli stessi artisti, in grado di rivedersi a distanza almeno di una decade.
Non troverete le recensioni negative – che hanno valore al momento, come suggerimento disinteressato e quasi mai ascoltato per la Compagnia e sollecito consiglio al pubblico, sul perché spendere o non spendere i loro sudati guadagni per uno spettacolo teatrale – ma alcuni temi saranno approfonditi nelle prefazioni ai dieci capitoli, in cui era suddiviso il libro (e che vi riproporrò sulle pagine virtuali di InTheNet, un pezzo alla settimana): Arte, fotografia e curiosità; Danza: punte e di punta; Musica e musical; Nouveau cirque, teatro di figura ed esperimenti sui generis; Creatività… in Compagnia; Registi, autori e macchine attorali; I palcoscenici milanesi: Elfo-Puccini e Franco Parenti; Milano non solo da bere: La Cooperativa, Quelli di Grock, Libero, Out Off, Teatro i e Zelig; Camera con vista: il panorama toscano; La parola agli artisti: le interviste.
La maggior parte delle recensioni e interviste che troverete nel libro è stata pubblicata sui siti http://teatro.persinsala.it/ (responsabile Daniele Rizzo) e http://www.artalks.net/ (responsabile Silvana Costa), e sulla testata giornalistica online http://www.rumorscena.com/ (direttore responsabile Roberto Rinaldi). Un breve ringraziamento va sia a loro sia a tutti i colleghi che lavorano nella critica militante online – che è, troppo spesso, l’unico spazio libero a livello intellettuale e capace di uscire dai salotti borghesi grazie a un nutrito numero di giovani – o meno – che, del tutto gratuitamente e spesso anche a spese proprie, frequenta i teatri anche periferici, segue le nuove Compagnie, s’interessa di avanguardia, qualche volta si ammorba l’anima ma più spesso scopre idee, contenuti e forme innovative che la carta stampata ignora, snobba o volutamente trascura perché troppo di nicchia. Si sa, in un Paese in cui bisogna abbassare sempre di più il livello, è difficile evitarsi di strisciare.
E adesso, un paio di istruzioni per l’uso. Ogni capitolo ha una propria presentazione – che contiene i famosi sassolini nella scarpa, ma che serve anche a spiegare il perché di certe esclusioni o inclusioni; la classificazione stessa; l’overlapping tra categorie, artisti e teatri. Il numero di articoli per singolo tema (inseriti nel volume, o pubblicati su InTheNet, in ordine anche diverso da quello cronologico) è di una decina circa e, per non appesantire la lettura, si è deciso di riportare le locandine alla fine di ogni pezzo. Alcune recensioni e interviste sono tuttora online ma non è detto che siano uguali, dato che di alcune si è scelto di elaborare più approfonditamente o di aggiornare il contenuto. Infine, molte recensioni, in originale, erano firmate con pseudonimi e la gran parte ha visto il contributo personale, generoso e insostituibile di Luciano Uggè.
venerdì, 3 febbraio 2023
In copertina: Un particolare della copertina del libro, ideata e realizzata da Sharon Tofanelli