Alchemy Tales / Favole alchemiche
by/di Pamela Goldman (traduzione in italiano al fondo pagina)
It is difficult for me to talk about my painting, about how the figures that populate my paintings are born and take shape.
Certainly my love for ancient art was decisive, a love born as a child during the summer holidays in Porto Ercole in Tuscany where the old fishermen narrated the legend of Caravaggio’s death.
I was struck by that painter and his painting entered into my DNA, I began to study his paintings, one by one, both in compositional style and in technique.
Then, one day, during an art education lesson in middle school, I saw a poster hanging behind my teacher’s back, in a corner, there was a reproduction of a detail of a painting by Hieronymus Bosch. I was impressed and dazed by him, I thought he was a contemporary painter for that incredible surreal vein that implied an ancient knowledge, that representing a man with a fish face… his magical and hermetic world opened up to me and I entered it with my skin and mind.
Yes, it’s difficult for me to talk about my painting… – Claudio Giulianelli
*°*°*
I spent my youth in the study of the great art masters of the past, my research focused on the Italian Baroque, first of all Caravaggio and on the Flemish painters of the 400s, Hieronymus Bosch.
I thoroughly studied their pictorial technique and also the idea behind their works. From where Caravaggio’s almost ‘atheist/materialistic’ realism and that surreal and fantastic world of Bosch were born.
Some have spoken of Bosch as the forerunner of surrealism but this is a short-sighted view that demeans what in my opinion was one of the greatest geniuses of art.
Bosch’s panels spoke of Alchemy, those monsters he painted were not the result of his delirious hallucinations (someone even wrote that he used drugs….) but they were the representation of the various stages of the Great Work.
But my canvases do not reproduce that world, my ladies, puppets and masks are never disturbing but rather, and I hope so, they give a sense of serenity.
The women I depict are immersed in truly unusual landscapes where an intense yellow stands out and the sky is almost always blue which is sometimes embellished with white clouds.
My masks or puppets are never grinning but are represented as astonished actors in the comedy of life.
I mainly paint two puppets that are part of the masks of the Italian Commedia dell’Arte, Pulcinella and the Carabiniere. They are the representation of the two forces that rule the Universe.
To talk about Alchemy, I never paint the tools that are dear to medieval ‘gold makers’, but my painting becomes an alchemical symbol…
My women look at you and their gaze enters straight into your heart through your eyes and they begin to tell you about an enchanted world, a new world where Justice and Love regulate all of Creation.
Being an alchemist does not mean standing in front of stoves or alembics in the hope (illusion) of being able to transform lead into gold, but the real purpose is to transform one’s soul.
With my paintings I do not want to teach anything, my hope is to arouse in those who observe them the desire to lift the veil of the appearances of everyday life to begin the search for what the alchemists dear to me called the ‘Philosopher’s Stone’ V.I.T.R.E.O.L. – Claudio Giulianelli
A fact that really happened to me
Once I was with my wife at the El Escorial museum in Spain and in one room dedicated to Hieronymus Bosch I was attracted by his painting entitled The ascent to Calvary.
I went over to admire it when I realized that one of the characters who were around Christ bearing the cross was staring at me… it was an interlocutory gaze that dug deep into me… I began to feel sick, almost dizzy and I called my wife who was not far away for come to my aid… I realized that it wasn’t me looking at the painting but it was the painting that was staring at me… magic of Art… – Claudio Giulianelli
This exhibit was compiled by Pamela Goldman, Curator and Founder of Museum Mile Contemporary, a non-profit institution.
To send a message to the artist or the administration click the link: https://www.museummilecontemporary.org/
Traduzione in italiano
di Simona Maria Frigerio
È difficile per me parlare della mia pittura, di come le figure che popolano i miei quadri nascono e prendono forma.
Certamente il mio amore per l’arte antica è stato decisivo, una passione nata quando ero bambino, durante le vacanze estive a Porto Ercole, in Toscana, dove i vecchi pescatori narravano la leggenda della morte di Caravaggio.
Sono stato colpito dal Maestro e le sue opere sono entrate nel mio DNA: ho iniziato a studiare i suoi quadri, uno ad uno, sia a livello compositivo sia di tecnica.
Poi, un giorno, durante una lezione di educazione artistica alle medie, vidi un poster appeso alle spalle del professore, in un angolo, con la riproduzione del dettaglio di un quadro di Hieronymus Bosch. Ne rimasi impressionato e stupito. Pensai fosse un pittore contemporaneo per quella vena incredibilmente surreale che presupponeva una conoscenza antica – la rappresentazione di un uomo con la faccia da pesce…. Il suo mondo, magico ed ermetico, mi si dischiuse di fronte e io vi penetrai con la pelle e la mente.
Sì, è difficile per me parlare della mia pittura… – Claudio Giulianelli
*°*°*
(Testo scritto direttamente in italiano dall’Autore)
La mia gioventù la trascorsi nello studio dei grandi maestri del passato, la mia ricerca si soffermò sul Barocco italiano, primo fra tutti Caravaggio e sui pittori fiamminghi del 400, Hieronymus Bosch.
Di loro studiai a fondo la tecnica pittorica e anche l’idea che vi era dietro le loro opere… Da dove nasceva quel realismo quasi ‘ateo/materialista’ – di Caravaggio – e quel mondo surreale e fantastico di Bosch.
Taluni hanno parlato di Bosch come il precursore del surrealismo ma questa è una visione miope che svilisce quello che è stato, secondo me, uno dei più grandi geni dell’arte.
Le tavole di Bosch parlavano di Alchimia, quei mostri che dipingeva non erano frutto di sue deliranti allucinazioni (qualcuno scrisse pure che faceva uso di droghe…) ma erano la rappresentazione dei vari stadi della Grande Opera.
Ma le mie tele non ripropongono quel mondo, le mie dame, le marionette, burattini e le maschere non sono mai inquietanti ma anzi, e questo lo spero, danno un senso di serenità.
Le donne che raffiguro sono immerse in paesaggi davvero insoliti ove spicca un giallo intenso e il cielo quasi sempre è di un azzurro che talvolta viene impreziosito da nuvole bianche.
Le mie maschere o burattini non sono mai ghignanti ma vengono rappresentati come attoniti attori della commedia della vita.
Io dipingo principalmente due burattini che fanno parte delle maschere della Commedia dell’Arte Italiana, Pulcinella e il Carabiniere. Loro sono la rappresentazione delle due forze che regolano l’Universo.
Io per parlare di Alchimia non dipingo mai gli strumenti che sono cari ai ‘fabbricanti d’oro’ medievali, ma il mio quadro diviene un simbolo alchemico…
Le mie donne ti guardano e il loro sguardo attraverso i tuoi occhi entra dritto nel cuore e loro iniziano a parlarti di un mondo incantato, di un nuovo mondo ove la Giustizia e l’Amore regolano tutto il Creato.
Essere un alchimista non significa stare davanti a fornelli o alambicchi nella speranza (illusione) di poter trasformare il piombo in oro, ma il vero scopo è quello della trasformazione della propria anima.
Con i miei dipinti io non voglio insegnare nulla, la mia speranza è quella di suscitare in chi li osserva la voglia di sollevare il velo delle apparenze della vita quotidiana per iniziare la ricerca di quella che gli alchimisti a me cari chiamavano la ‘Pietra Filosofale’ V.I.T.R.E.O.L. – Claudio Giulianelli
Un fatto realmente accadutomi
Una volta mi trovavo con mia moglie al museo El Escorial, in Spagna, e nelle sale dedicate a Hieronymus Bosch fui attratto dal quadro intitolato La salita al Calvario.
Mi accostai per ammirarlo, quando mi accorsi che uno dei personaggi che erano intorno al Cristo portacroce mi stava fissando… era uno sguardo interlocutorio che mi scavava nel profondo… iniziai a sentirmi male, quasi un giramento di testa e chiamai mia moglie, che era poco distante, per venirmi in aiuto… Mi ero accorto che non ero io a guardare il quadro ma era il quadro che mi stava fissando… magia dell’Arte… – Claudio Giulianelli
Mostra virtuale a cura di Pamela Goldman, Curatore e Fondatore del Museum Mile Contemporary, istituzione no-profit.
Per inviare un messaggio all’artista o all’amministratore del sito, cliccare: https://www.museummilecontemporary.org/
Friday, December 30, 2022 / venerdì, 30 dicembre 2022
On the cover and in the article: all images courtesy by the artist © Claudio Giulianelli (all rights reserved. Reproduction prohibited). / In copertina e nell’articolo: tutte le immagini courtesy l’artista © Claudio Giulianelli (tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione).