Rispetto, inclusione, solidarietà, cura
di Simona Maria Frigerio
Meno di una settimana ci separa dalla decisione della Corte Costituzionale in merito alla legittimità dell’obbligo alla vaccinazione contro il Covid-19. Usiamo il termine Covid-19 (malattia) e non Sars-CoV-2 (virus) in quanto è ormai appurato che le sostanze a mRNA inoculate non erano e non sono immunizzanti e, quindi, il primo dei tre requisiti – come da sentenza n. 5/2018 – che la Corte Costituzionale ha stabilito essere indispensabili perché l’obbligo vaccinale sia compatibile con i principi dell’art. 32 è già venuto meno. Ma affrontare il tema degli effetti avversi gravi potrebbe incidere sugli altri due requisiti, ossia che il vaccino non incida “negativamente sullo stato di salute di colui che vi è assoggettato, salvo che per quelle sole conseguenze che, per la loro temporaneità e scarsa entità, appaiano normali di ogni intervento sanitario e, pertanto, tollerabili” e sia prevista “la corresponsione di una ‘equa indennità’ in favore del danneggiato, nell’ipotesi di danno ulteriore alla salute del soggetto sottoposto al trattamento obbligatorio”.
In questo quadro normativo, appare logico supporre che i cittadini che si sono sottoposti a vaccino – volenti o obbligati dal green pass – siano la pietra dello scandalo per la politica italiana, soprattutto in questo momento, in quanto ammettere che un vaccino possa aver influito negativamente sulla salute di migliaia di individui solo nel nostro Paese e prevedere altresì un’indennità equa da parte dello Stato per tali soggetti sarebbe un enorme smacco per i Governi che si sono succeduti negli ultimi due anni e un cospicuo esborso erariale per l’attuale.
Forse è questa la vera ragione degli attacchi in regione Toscana della consigliera del PD, Valentina Mercanti, contro Lucca Consapevole? Non ravvediamo in una struttura gestita da medici – sia vaccinati sia non vaccinati e reintegrati – che curano gratuitamente persone che soffrono di effetti avversi gravi da vaccino (o da long covid) altro che un’espressione tra le più meritorie dei principi che sottendono alla professione medica e che sono espressi nel Giuramento di Ippocrate (1). Così come non comprendiamo la polemica del Capogruppo PD in regione Liguria, Luca Garibaldi, contro la proiezione del documentario Invisibili (per il link, vedasi nota 2), che racconta le storie di persone sofferenti e in difficoltà proprio per “essersi fidate e affidate e che hanno creduto nella scienza e adesso stanno male” (come scrive il Comitato promotore dell’evento a Casarza Ligure, Ascoltami).
Per questo abbiamo deciso di incontrare Massimiliano Marchi e il dottor Carlo Giraldi, tra i promotori di Lucca Consapevole. Vogliamo capire meglio non solamente cosa sta succedendo a tante persone che si sono fidate dei messaggi che provenivano dal mondo politico accettando di farsi vaccinare e che ora, se accorrono da tutta Italia a Lucca, significa che non trovano risposte mediche valide altrove; ma soprattutto per dare speranza a chi si sente ‘colpevole’ di stare male perché, firmando il famoso consenso informato, si è assunto la responsabilità di ciò che gli sarebbe accaduto ma, forse, lo ha fatto senza avere le informazioni e gli strumenti per dirsi davvero informato, oppure costretto dal green pass per continuare a lavorare (persino da casa se over 50). Era libera scelta?
Quali sono le vostre qualifiche e mansioni?
Massimiliano Marchi: «Sono dottore in riabilitazione psichiatrica e psicosociale e, di Lucca Consapevole, sono il portavoce e l’ideatore. Ovviamente, dopo il primo momento, la mia idea è stata condivisa con molti altri professionisti».
Carlo Giraldi: «Io sono medico, specializzato in neurologia e psichiatria. Ho fatto gran parte del mio percorso di studi e della successiva carriera professionale presso l’Università di Pisa fino a diventare aiuto corresponsabile ospedaliero presso l’Istituto di Clinica Neurologica dell’università. Poi, per diciassette anni, sono stato primario a Lucca – sempre in neurologia – e, prima della pandemia, esercitavo la professione in strutture private convenzionate. Oggi faccio parte dello studio medico di Lucca Consapevole perché mi è capitato di conoscere un gruppo di pazienti che avevano avuto presunti danni da vaccino e non erano stati aiutati. Anzi, il problema era stato sempre minimizzato e avevano avuto grosse difficoltà ad avere risposte ai loro bisogni».
I vostri servizi sono tutti gratuiti. A chi si rivolgono?
M. M.: «Confermo che tutte le attività che prestiamo presso lo studio medico Lucca Consapevole sono completamente gratuite per i pazienti, in quanto siamo un gruppo di liberi cittadini con finalità no-profit. Lo studio medico nasce sull’onda del progetto Voci avverse, che da mesi raccoglie le testimonianze di persone che hanno subito danni dai vaccini (3). Siamo partiti dalla Toscana e poi abbiamo iniziato a girare l’Italia, andando in Lazio, in Lombardia, in Emilia-Romagna, a fine mese saremo in Liguria e il successivo in Piemonte. Dalle testimonianze raccolte sono emerse alcune esigenze comuni: le persone ci hanno detto di sentirsi abbandonate, che nessuno voleva prenderle in carico o curarle, e loro non sapevano più cosa fare. Da questa richiesta, Carlo e io abbiamo cominciato a discutere sul che fare ed è nata l’idea di Lucca Consapevole. L’équipe medico-sanitaria era già presente perché ne avevamo una in funzione dal settembre del 2021, composta allora solo da medici vaccinati o guariti e, quindi, in possesso del green pass per poter lavorare in ambito sanitario – mentre chi non era vaccinato, pur facendo parte del gruppo, non svolgeva alcuna mansione medico-sanitaria. Quindi, chi si rivolgeva a noi perché già soffriva di Long Covid o aveva il Covid ma non era curato dal proprio medico, era indirizzato presso lo studio di uno di questi medici che, semplicemente, svolgeva la professione visitando il paziente e cercando di curarlo. Col tempo è diventato indispensabile avere uno spazio dove continuare a svolgere la nostra opera su base volontaria. Il 20 ottobre, appena lo abbiamo trovato, abbiamo iniziato a diffondere la notizia nel sui nostri canali e, nel giro di poche ore, abbiamo esaurito le disponibilità per le visite da qui a fine anno. Nel giro di otto, nove giorni abbiamo ricevuto prenotazioni fino a Pasqua e siamo stati costretti a sospenderle, nostro malgrado. A Pasqua, però, dovremmo riaprirle per dare modo ad altre persone di usufruire di questi servizi che, ribadisco, sono totalmente gratuiti».
Come redazione stiamo ricevendo segnalazioni dalla Toscana ma anche dalla Lombardia di persone, soprattutto anziane, che ancora in queste ultime settimane non sono visitate dai loro medici se risultano positive al Covid. L’unico consiglio è di assumere, in caso di febbre, il paracetamolo. La vigile attesa resta l’unica cura in Italia?
C. G.: «Questa è una delle gravi anomalie della gestione pandemica. Si è parlato spesso di scienza ma i principi basilari della medicina ufficiale sono stati negati, a partire dalle autopsie di fronte a forme non note per proseguire con le cure che, inizialmente, potevano essere solo sintomatiche. Come medico faccio anche parte dell’Associazione Ippocrate (4) e ci siamo battuti a favore delle cure precoci domiciliari. Cure che abbiamo fornito anche noi – a volte in presenza e altre dando indicazioni. Ormai esistono molti studi che dimostrano come passare dal paracetamolo – che, per questa patologia, è addirittura tossico (5) – a degli antinfiammatori (6) cambia completamente la situazione. Recentemente è uscito uno studio, che ha stentato a essere divulgato, firmato dal gruppo del professor Cosentino et altri che proverebbe come, nel caso della Delta (forma di coronavirus più grave della Omicron), prendendo in carico il paziente precocemente e somministrandogli trattamenti quali antinfiammatori, aspirina, cortisone, eparina, antibiotici – a seconda del paziente, delle complicanze e delle tempistiche – la letalità scendeva al 2 × 1000 tra i sintomatici, mentre quella ufficiale italiana sui positivi nel loro complesso era del 3% (7). Comunque, mi risulta che molti medici di famiglia utilizzino ormai un protocollo che va oltre il paracetamolo e la vigile attesa».
Quali sono le patologie che affliggono le persone con il Long Covid? L’Asl di Lucca non fornisce già un servizio adeguato?
C. G.: «Nel nostro studio medico ci occupiamo sia dei danni da Covid sia da vaccino perché, in realtà, molte problematiche sono simili dato che i danni sono provocati in entrambi i casi dalla proteina Spike – che può essere sia virale sia vaccinale. Bisognerebbe però fare maggiore chiarezza. Io parlerei di Covid Long nel caso di pazienti ai quali è stato applicato il protocollo – sul quale ci sarebbe da discutere – e sono stati intubati, rimanendo poi in terapia intensiva e ricoverati per mesi (anche se nel frattempo si erano negativizzati). Mentre nel caso del Long Covid ci troviamo di fronte a disturbi sfumati che sono prevalentemente di tipo neurologico. Io ho rilevato dei parkinsonismi, ma si possono rilevare astenia, disturbi dell’umore, del sonno, endocrini, eccetera. Come studio medico, Lucca Consapevole è stato attaccato perché esisterebbero già degli ambulatori a Lucca che fornirebbero il nostro medesimo servizio. Personalmente, mi risultano due ambulatori di Long Covid, di cui uno pneumologico e l’altro cardiologico. Ma seguendo i protocolli della Asl di Lucca, un paziente può accedervi solo se è stato ricoverato in ospedale. Inoltre, secondo me, gli ambulatori dovrebbero essere differenziati in quanto una cosa è il Long Covid, ossia una sindrome particolare di cui ho già detto, e un’altra sono i danni da Covid. Mi spiego, una pericardite non è un Long Covid, così come un infarto o una fibrosi polmonare. Non sono Long Covid bensì gli esiti, i danni provocati dalla malattia».
Vi risulta che gli effetti avversi da vaccino insorgano solo entro i 14 giorni dall’inoculo della sostanza?
C. G.: «Ormai c’è una miriade di studi che ne nega la validità. Partiamo dal fatto che esiste un documento dell’Oms, uscito in concomitanza con la registrazione del vaccino a mRNA, che avvertiva di fare attenzione perché già durante le sperimentazioni vi erano stati casi di paralisi facciale (8). Esistono segnalazioni di paralisi facciali insorte anche dopo due mesi dalla vaccinazione e, se non ci sono altre cause o predisposizioni – come ad esempio il diabete – l’insorgenza della paralisi facciale dovuta al vaccino dovrebbe essere considerata possibile. Inoltre, esistono patologie che possono essere scatenate da qualsiasi tipo di vaccino, quali le malattie autoimmuni, che hanno dei tempi di latenza. Vorrei aggiungere che abbiamo notato, tra i nostri casi, come il paziente abbia fatto la prima dose di vaccino e sia stato male; abbia segnalato il fatto – subito minimizzato – e gli sia stata proposta la seconda dose. Ma dopo la seconda o la terza sono sorti problemi ancora maggiori: gli stessi della prima ma, dall’essere transitori, siano diventati cronici o permanenti. Per gli effetti avversi da vaccino, in precedenza, si prendevano in considerazione sia il rapporto cronologico (tenendo in considerazioni tempi più lunghi delle due settimane) sia se la patologia che si manifestava avesse un’altra causa. Mi spiego: se sono diabetico e mi viene una neuropatia sappiamo che esiste la neuropatia diabetica e, quindi, possiamo dire che entrambi potrebbero esserne la causa – sia il diabete sia il vaccino. Ma se non ci sono altre cause dovrebbe essere sempre privilegiato il vaccino».
M. M.: «La scelta dei 14 giorni, secondo me, è fittizia e faziosa. Su un prodotto sul quale non sono stati fatti studi di cancerogenicità e genotossicità, decidere a priori il termine di 14 giorni è una scelta politica e non medica».
Dall’aspetto medico a quello psicologico. Come si sente un paziente che soffre di una patologia che potrebbe essere stata causata dal vaccino? Cosa può fare il singolo individuo?
M. M.: «Da quanto ho rilevato, a queste persone – sia negli hub, sia negli ospedali o presso la guardia medica – è stato detto che erano ansiose o depresse, e sono stati loro prescritti degli ansiolitici. La verità è che erano sofferenti e questo fatto grida vendetta dal punto di vista medico-sanitario e umano! Dopodiché, in seguito ai danni fisici insorti a causa della vaccinazione, possono insorgere anche quadri di natura ansiosa, come attacchi di panico o sintomatologia depressiva. Ma come conseguenza. In tutte le persone che ho intervistato ho rilevato un profondo senso di colpa per aver firmato di loro pugno il consenso definiamolo ‘informato’. Per quanto riguarda il che fare, devo dire che i danneggiati – e uso questo termine per semplificare, ma dovrei usare vittime – hanno già fatto molto, mettendosi in contatto tra di loro sia a livello digitale sia di persona, organizzando anche degli incontri. Noi di Lucca Consapevole stiamo organizzando un gruppo di accoglienza, di ascolto, di auto-aiuto e per fornire informazioni su dove andare e a chi rivolgersi».
Avete notato differenze negli effetti avversi tra vaccini a mRNA e i vaccini ormai scomparsi dal mercato, quali AstraZeneca o Johnson?
C. G.: «Purtroppo la casistica che abbiamo riguarda quelli a mRNA in quanto sono stati i più utilizzati in Italia. C’è un dato che può essere interessante ma che andrebbe indagato con uno studio approfondito. Spesso gli effetti avversi sono più concentrati in alcuni lotti di vaccino rispetto ad altri. Purtroppo dal certificato vaccinale del paziente, che riporta la sigla del vaccino, non si riesce a risalire al lotto esatto. Vorrei anche aggiungere qualcosa a quanto detto da Massimiliano riguardo all’aspetto psicologico. Tanti dei pazienti che abbiamo incontrato non avevano un substrato psicologico e questo poneva un dubbio. Se io mi trovo di fronte a un soggetto che è già stato seguito per problemi d’ansia, depressione, eccetera, è una cosa. Ma se io ho un paziente – e questo è stato documentato – con sintomatologie aspecifiche che, però, possono riferirsi a quadri prevalentemente neurologici, come la neuropatia delle piccole fibre, l’ipotensione ortostatica tachicardica o l’attivazione mastocitaria, dovrei agire di conseguenza. Capisco che questi pazienti stando malissimo si rivolgessero al pronto soccorso, dove gli facevano gli esami tradizionali senza trovare nulla. Però il 70-80% di questi pazienti si è ritrovato con una biopsia positiva per la neuropatia delle piccole fibre, il che dimostra come era l’impostazione medica iniziale a essere sbagliata. Erano gli esami ai quali erano sottoposti che non erano indicati. Perché l’esame elettromiografico non prende le piccole fibre, gli esami del sangue non le rilevano, e così via. Non era facile. Ma io ho visitato pazienti che avevano girato il mondo, fatto qualsiasi tipo di vaccino, non avevano mai avuto problemi e perché, d’un tratto, sarebbero dovuti crollare psicologicamente di fronte a un vaccino per il Covid?».
Si può guarire e come da queste patologie?
C. G.: «Ci sono delle risposte mediche ma è chiaro che di fronte a questa situazione, del tutto nuova, stiamo ancora studiando e ci stiamo attrezzando. Esistono studi che dimostrano come la Spike vaccinale (9) possa rimanere in circolo anche per mesi. Quindi, occorre agire per eliminarla. Le sostanze che danno giovamento ad alcune sintomatologie sono essenzialmente dei disintossicanti, somministrati a cicli per via endovenosa o per bocca. Vi sono anche notizie interessanti, ma che necessitano di conferma, circa le patologie autoimmuni – ad esempio l’artrite reumatoide – di pazienti trattati con farmaci specifici che nel tempo tendono a negativizzarsi, cosa che non avviene nelle forme primarie. Anche una mia paziente, proprio recentemente, mi ha confermato che dopo un anno avverte una regressione dei sintomi. Il discorso più allarmante e che andrà indagato, è quello neoplastico. È difficile affermare vi sia un rapporto diretto, però ho avuto dei pazienti che erano stabili da anni e, dopo il vaccino, la neoplasia è ‘ripartita’».
Come funziona nella pratica lo studio medico di Lucca Consapevole? Proseguirete nonostante le critiche di una parte della politica locale?
M. M.: «Lo studio medico è aperto il mercoledì mattina dalle 9.00 alle 13.00, e visitiamo quattro pazienti perché dedichiamo un’ora intera a ciascuno. Dato il gran numero di richieste ricevute, vedremo se a inizio anno riusciremo ad aumentare le ore del servizio. I medici sono tutti specialisti – neurologi, endocrinologi, medici legali, oculisti, eccetera. Inoltre, abbiamo una community online di collaboratori ai quali possiamo sia indirizzare pazienti con patologie specifiche o per successive indagini e anche per esami diagnostici. Oppure per un consulto tra professionisti su un determinato caso. Il mercoledì è sempre presente anche un terapeuta, uno psicologo o, come nel mio caso, un riabilitatore psichiatrico per vagliare anche la sfera cognitiva perché, come diceva correttamente Carlo, queste persone sono state colpite sia a livello fisico sia psico-emotivo ed è importante indagare anche questo aspetto. Soprattutto in persone che non avevano pregresse indicazioni psichiatriche o psicologiche e se le sono viste scaturire post-inoculo. Per quanto riguarda la politica, noi stiamo facendo una cosa umana, col cuore, con lo spirito di solidarietà che anima Lucca Consapevole e la stiamo facendo con i nostri mezzi: siamo totalmente auto-finanziati e forniamo solamente servizi gratuiti per l’utenza, in piena legalità. Non non ci sentiamo in colpa, al contrario: siamo molto fieri di quanto siamo riusciti a fare fin qui e ricordo che il nostro è il primo studio medico del genere in Italia ma speriamo che se ne aprano altri perché ce n’è bisogno. Siamo in contatto con oltre venti città in tutto il Paese dove ci hanno chiesto aiuto, consulenza, collaborazione e noi stiamo fornendo loro tutto il nostro scibile!».
(1) Giuramento di Ippocrate (forma attuale)
“Consapevole dell’importanza e della solennità dell’atto che compio e dell’impegno che assumo, giuro:
di esercitare la medicina in libertà e indipendenza di giudizio e di comportamento rifuggendo da ogni indebito condizionamento;
di perseguire la difesa della vita, la tutela della salute fisica e psichica dell’uomo e il sollievo della sofferenza, cui ispirerò con responsabilità e costante impegno scientifico, culturale e sociale, ogni mio atto professionale;
di curare ogni paziente con eguale scrupolo e impegno, prescindendo da etnia, religione, nazionalità, condizione sociale e ideologia politica e promuovendo l’eliminazione di ogni forma discriminazione in campo sanitario;
di non compiere mai atti idonei a provocare deliberatamente la morte di una persona;
di astenermi da ogni accanimento diagnostico e terapeutico;
di promuovere l’alleanza terapeutica con il paziente fondata sulla fiducia e sulla reciproca informazione, nel rispetto e condivisione dei principi a cui si ispira l’arte medica;
di attenermi nella mia attività ai principi etici della solidarietà umana contro i quali, nel rispetto della vita e della persona, non utilizzerò mai le mie conoscenze;
di mettere le mie conoscenze a disposizione del progresso della medicina;
di affidare la mia reputazione professionale esclusivamente alla mia competenza alle mie doti morali;
di evitare, anche al di fuori dell’esercizio professionale, ogni atto e comportamento che possano ledere il decoro e la dignità della professione;
di rispettare i colleghi anche in caso di contrasto di opinioni;
di rispettare e facilitare il diritto alla libera scelta del medico;
di prestare assistenza d’urgenza a chi ne abbisogni e di mettermi, in caso di pubblica calamità, a disposizione dell’autorità competente;
di osservare il segreto professionale e di tutelare la riservatezza su tutto ciò che mi è confidato, che vedo o che ho veduto, inteso o intuito nell’esercizio della mia professione o in ragione del mio stato;
di prestare, in scienza e coscienza, la mia opera, con diligenza, perizia e prudenza e secondo equità, osservando le norme deontologiche che regolano l’esercizio della medicina e quelle giuridiche che non risultino in contrasto con gli scopi della mia professione”,
tratti da: https://www.ordinemedicinapoli.it/1142-giuramento-di-ippocrate.php
(2) Il video Invisibili, disponibile gratuitamente su YouTube:
(3) https://luccaconsapevole.it/categoria/video/testimonianze-voci-avverse/
(4) https://www.assoippocrate.org/chi-siamo
(5) Antinfiammatori e paracetamolo, secondo l’Istituto Mario Negri di Milano: https://www.marionegri.it/magazine/covid-19-cure-domiciliari e https://www.thelancet.com/journals/laninf/article/PIIS1473-3099(22)00433-9/fulltext
(6) Sulle cure domiciliari precoci, vedasi anche:
https://www.marionegri.it/magazine/cure-domiciliari-covid-19
(7) Le conclusioni dello studio intitolato Early Outpatient Treatment of Covid-19: A Retrospective Analysis of 392 Cases in Italy di Marco Cosentino et altri: “This is the first study describing attitudes and behaviors of physicians caring for COVID-19 outpatients, and the effectiveness and safety of COVID-19 early treatment in the real world. COVID-19 lethality in our cohort was 0,2%, while the overall COVID-19 lethality in Italy in the same period was between 3% and 3,8%. The use of individual drugs and drug combinations described in this study appears therefore effective and safe, as indicated by the few and mild ADR reported. Present evidence should be carefully considered by physicians caring for COVID-19 patients as well as by political decision makers managing the current global crisis”, https://www.medrxiv.org/content/10.1101/2022.04.04.22273356v1
(8) Si legge: “Già durante le sperimentazioni cliniche dei vaccini Pfizer-BioNTech, Moderna e Oxford/AstraZeneca erano stati riferiti alcuni episodi di paralisi emifacciale” in: https://www.federfarma.it/Edicola/Ansa-Salute-News/VisualizzaNews.aspx?type=Ansa&key=31931
(9) Sugli effetti della Spike vaccinale e dei vaccini a mRNA, leggasi l’interessante studio: https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC9021367/
venerdì, 25 novembre 2022
In copertina: Foto di Michal Jarmoluk da Pixabay.
Nel pezzo: il logo di Lucca consapevole; foto di Tumisu da Pixabay.