
Solo la punta dell’iceberg
di La Redazione di InTheNet
Da alcuni anni seguiamo il lavoro di un artista intermediale di grande qualità, Lino Strangis, co-ideatore anche dell’International Video & Multimedia Art Festival, Over The Real (1), e di molti progetti interessanti in un settore che sembra di grande attualità nel mondo dell’arte (sebbene nato già ai primi degli anni Sessanta con Fluxus, Stan Brakhage e, più tardi, Bill Viola), ma che è tuttora coltivato da una ristretta nicchia di artisti e si rivolge a una élite intellettuale – dato che la video-arte resta tuttora appannaggio delle gallerie e di alcuni circuiti museali, mentre la tecnologia video è al servizio della mera narratività H/Bollywoodiana.
Proprio partendo da questa considerazione: ossia da quanto sia prezioso avere un artista come Strangis attivo in Italia, e come insegnante in un’Accademia o in un’Università, ci è parso di dover dare rilievo a quanto gli sta accadendo e che ha comunicato con una lettera aperta alla stampa.
Docente di Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica con oltre dieci anni di esperienza, nel 2022 Strangis aveva partecipato al concorso nazionale previsto dalla legge 205 bis per l’insegnamento nella classe di concorso ABPR36 (2). Come spiega lui stesso: “All’epoca, esisteva un solo posto di ruolo in tutta Italia, assegnato al collega Massimo Cittadini presso l’Accademia di Belle Arti di Carrara. Successivamente, con l’ampliamento dell’organico, sono stati creati quattro nuovi posti di ruolo, assegnati a coloro che avevano partecipato a un concorso precedente e del medesimo tipo di quello al quale sono risultato primo”.
La cattedra di Carrara, però, è rimasta vacante a settembre del 2024 a causa del decesso prematuro di Massimo Cittadini, artista oltre che tra i fondatori della Scuola di Nuove Tecnologie dell’Accademia e, a questo punto, come racconta lo stesso Strangis nella sua lettera aperta: “L’Accademia di Carrara mi ha contattato, inizialmente offrendomi il posto a tempo indeterminato, ma successivamente modificando (bloccata direttamente dal Ministero) la proposta in un contratto a tempo determinato, perché, in base alle regole della 205 bis, il primo anno la cattedra deve essere coperta con una supplenza per consentire eventuali trasferimenti”.
Purtroppo per Strangis, ma anche per altri docenti come lui in tutta Italia, in questi giorni, “i codici delle classi di concorso AFAM sono stati modificati e accorpati in modo da consentire a docenti già di ruolo in altre materie di ‘spostarsi’ su nuove cattedre” (3). Questo cosa significa? Che docenti anche competenti in una materia ma non specializzati possono chiedere il trasferimento in un diverso settore artistico/disciplinare. Al di là che, ancora una volta, ci troviamo di fronte a un Ministero che sottovaluta le competenze specifiche quando interviene su materie inerenti il campo umanistico o artistico, come denuncia Strangis: “Anche in altre Accademie sarà possibile fare questo tipo di richiesta e se queste venissero accolte, una graduatoria nazionale già stilata e ancora valida verrebbe completamente ignorata, e un docente già stabilizzato su un’altra materia si approprierebbe dell’unico posto disponibile, scavalcando chi, come me, è rimasto senza alcun ruolo, nonostante il concorso vinto”.
Condividiamo la preoccupazione che Strangis fa propria, ossia che con queste indicazioni operative si “violi la certezza del diritto, perché i candidati di un concorso nazionale devono poter fare affidamento sulla validità della loro graduatoria senza essere surclassati da nuove regole applicate retroattivamente”.
Ma soprattutto, come cittadini e genitori di figli – magari iscritti, o che in futuro si iscriveranno, a un’Accademie di Belle Arti, a un Conservatorio di Musica, a un Istituto Superiore per le Industrie Artistiche, all’Accademia Nazionale di Danza/Accademia Nazionale di Arte Drammatica o al Politecnico delle Arti – è ora di chiederci se ciò che alla fine conseguiranno sarà un titolo che ha un qualche valore nella nostra società, oppure se una professione in campo artistico è un semplice hobby. Nel qual caso, ovviamente, chiunque potrà insegnare a scolpire, recitare, danzare o girare un video. In fondo, questo è ciò a cui ci hanno abituati in questi anni: considerarci intercambiabili e che l’amatorialità e la professionalità in campo artistico sono paritetiche. E, per quanto riguarda le materie umanistiche, il teatro, il cinema, il balletto così come le arti – un tempo designate come figurative – ebbene, tutte queste materie possono tranquillamente essere inserite tra le attività ‘inessenziali’.
(1) https://overthereal.com/
(2) Nella Pubblicazione delle Graduatorie Nazionali Definitive, per ciascun insegnamento, di cui all’Art. 9, Comma 1, del D.M. 645/2021 aggiornate al 07/09/2022, si certifica per ABPR 36 – Tecniche Performative Per Le Arti Visive, al 1° posto Strangis Pasqualino, con punteggio totale di 16.5
(3) Pdf con Le indicazioni operative in materia di transito in un diverso settore artistico/disciplinare (riservato ai docenti di ruolo) del Ministero dell’Università e della Ricerca
venerdì, 28 marzo 2025
In copertina: Lino Strangis, Chinese visualizations, 2013, 7’ 31”. Per conoscere meglio le opere di Strangis: https://www.linostrangis.net