Trump cancella quello che ha fatto (fuori tempo massimo) Biden
di La Redazione di InTheNet (traduzione di Simona Maria Frigerio)
L’Alleanza Bolivariana per i Popoli della Nostra America – Trattato Commerciale dei Popoli (ALBA-TCP), solo una settimana fa, esprimeva soddisfazione per l’esclusione di Cuba dalla lista degli Stati che promuovono il terrorismo.
Il blocco per l’integrazione latinoamericana e dei Paesi caraibici (composto da dieci Stati: Cuba, Venezuela, Bolivia, Nicaragua, Antigua e Barbuda, Dominica, Grenada, Saint Kitts e Nevis, Saint Vincent e Grenadine, e Santa Lucia) aveva lodato la decisione del Dipartimento di Stato Us anche per l’eliminazione di altri mezzi coercitivi unilaterali, che sono stati utilizzati per minare la volontà e l’autodeterminazione della popolazione cubana (e di uno Stato sovrano) con il grimaldello del bloqueo.
Nonostante le ricadute delle decisioni Us si capiva fossero limitate, ALBA-TCP sottolineava come andassero “nella direzione corretta e in linea con il sostegno” di Cuba da parte di numerose istituzioni internazionali (prime, fra tutte, le stesse Nazioni Unite).
La decisione ci chiedevamo se avrebbe portato, nel breve periodo, la fine delle sanzioni unilaterali e illegali degli States. Sanzioni che, forse, sono arrivate ai livelli più spietati quando è stato negato a Cuba l’invio di respiratori polmonari (1) durante la prima ondata dell’epidemia di Sars-Cov-2, in spregio al diritto umanitario prima ancora che internazionale.
I Paesi che aderiscono all’ALBA-TCP festeggiavano questo passo, sperando che fosse il primo verso la fine della “politica genocidiaria e illegale di guerra economica contro Cuba, che ha provocato per oltre sei decadi sofferenze e dolori ingiustificati al popolo cubano”. Così come, la medesima politica, ha fatto in Iraq per ottenere il rovesciamento del Governo di Saddam Hussein; e in Siria per quello di al-Assad (consegnando un Paese laico ma stremato e saccheggiato, dagli Stati Uniti, a livello petrolifero) alla conquista israeliana di fette di territorio, a nuove tensioni tra Turchia e curdi, e a un’organizzazione islamista capeggiata da un terrorista con tanto di taglia sulla testa – perché gli statunitensi non hanno fatto un passo avanti dall’epoca del Far West e continuano a credersi gli sceriffi, ma del mondo intero.
Ci viene anche da chiederci come mai questa scelta dell’uscente Presidente Biden a favore del Paese caraibico, quando in Senato si sta discutendo l’ennesima legge anti-comunista e dal sapore spiccatamente maccartista, ossia la H.R. 5349, altrimenti nota come Crucial Communism Teaching Act – descritta attentamente da Patrick Lawrence nella traduzione di un suo articolo, apparsa su L’Antidiplomatico (2).
Il Dipartimento di Stato rivendicava, già allora, che l’obiettivo “degli Stati Uniti è che a Cuba vi siano maggiori libertà e la democrazia, un maggior rispetto dei diritti umani e una maggiore libertà di impresa”. Ovviamente se si analizzava la dichiarazione ci si rendeva conto che l’idea di democrazia statunitense, che non è sociale ma solo formale (ossia si ferma al voto e a più partiti, effettivamente due), non poteva né può coincidere con quella di un Paese comunista. I diritti umani erano invocati, come sempre, solo come arma contro gli oppositori, ma non ci risulta nessun particolare rispetto degli stessi quando si tratta di migranti (vedasi le prime mosse di Trump al confine con il Messico) o diseredati che bussano ai cancelli degli States, o dei palestinesi che reclamano il diritto al loro Stato da oltre 70 anni. Mentre la maggiore libertà di impresa puzzava, come sempre, di fondi speculativi internazionali che possono lucrare su privatizzazioni e su un settore, come quello turistico, nuovamente in auge dopo le chiusure dovute alla pandemia.
Tutto ciò è comunque venuto meno nel giro di pochi giorni. Trump ha già reinserito Cuba tra i Paesi sponsor del terrorismo. E lo capiamo: un miliardario non può che combattere qualsiasi idea non solamente comunista, ma anche solo socialdemocratica. È il mondo creato dal capitalismo, baby, o subisci da preda o ti trasformi in predatore.
La Redazione di InTheNet continuerà a seguire gli sviluppi.
(1) Nel 2020, dovremmo anche ricordare che Cuba inviò in Italia le sue Brigate mediche e che la Russia ci diede i respiratori:
https://www.redattoresociale.it/article/notiziario/cuba_accusa_usa_bloccano_vendita_respiratori_#
e
https://www.inthenet.eu/tag/ernesto-che-guevara
(2) Per approfondire: https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-patrick_lawrence__la_seconda_venuta_di_joe_mccarthy/55868_58587
venerdì, 31 gennaio 2025
In copertina: Foto di Peter Kraayvanger da Pixabay