Appunti a margine della precedente Lettera al Direttore*
di Maurizio Prescianotto
Ooppsss scusate ero rimasto alle note epifaniche del 2022 d’immutata attualità. Le aggiorno solo di alcuni punti per gli auguri.
Il NATOstan dopo aver devastato per 20 anni, rubato le riserve auree e infine abbandonato l’Afghanistan col pretesto di combattere l’integralismo islamico che costringe le donne al velo… OPLA, come un illusionista, ce lo ricicla da “islamismo moderato” da ArMARE per occupare la Siria finalmente piegata dopo due decenni di sanzioni, di occupazione USA dei pozzi petroliferi e di guerra civile eterodiretta.
Il “giardino occidentale” da decenni viene sgovernato dal mantra DEFICIT di bilancio pubblico, artato selettivamente. SI: per armi, TAV, Ponte sullo stretto, vaccini Covid con tangenti annesse e connesse. NO: per welfare, sanità pubblica, scuola, pensioni e infrastrutture. I leader democratici servono solo a garantire i CREDITORI dei Fondi finanziari che incassano lauti interessi sul DEFICIT, pagati da imposte trattenute alla fonte sempre ai soliti noti.
Il NATOstan ha anche deciso di farci cambiare fornitore energetico per acquistare il gas GNL (ambientalmente devastante) dagli USA – a caro prezzo (€$£). Per convincerci, ha organizzato la 4^ guerra dal 1812 alla Russia, finanziando i riesumati Naziucraini di Bandera per perseguitare 20 milioni di abitanti russofoni inibiti nell’uso di lingua, cultura e religione. La storiella per giustificare il finanziamento della guerra è di dover preservare i Principi Democratici Liberali – ma anche gli investimenti dei Fondi Finanziari sulle risorse energetiche, minerali e le terre ucraine del Donbass, purtroppo abitato da russofoni. Ma la guerra la stiamo anche stavolta perdendo e prosegue solo perché devono decidere chi resterà col cerino in mano a pagarne i costi… politicamente. Perché economicamente lo hanno già deciso: fino al 5% del bilancio statale annuo, ci comunicano al TG serale.
Invece, gli eredi dei SALVATI (di Primo Levi) SION(az)ISTI SOMMERGONO tra le mura del “Campo di Concentramento GAZAuschwitz” gli abitanti palestinesi col veto d’impunità garantito da 50 anni all’ONU da sua autorità l’IMPERO USA, complice l’indifferenza generale. Aspettiamo tra qualche tempo per espiare il peso della responsabilità. Forse un cantore alla De Andrade ci venderà i diritti di ascolto, cantando il massacro come il nostro quando scrisse Fiume Sand Creek (1) per ricordare gli amerindi. Da cristiani siamo abituati ad assolverci sempre con un AMEN.
Auguri di provare ad illuminarci d’immenso…
BUON 2025 a prescindere – diceva Totò
(1)
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venerdì, 3 gennaio 2025
In copertina: Immagine da social