Quando Eco fa eco a se stesso
di Simona Maria Frigerio
In questi giorni sto leggendo uno zibaldone di Umberto Eco, intitolato Costruire il nemico (come il primo saggio, da consigliare soprattutto in questi tristi tempi) e altri scritti occasionali, che lo stesso autore afferma di aver composto non perché interessato a un certo argomento bensì in quanto “spinto dall’invito a una serie di conversazioni o saggi a tema” – in pratica, relatore di qualche tanto noioso quanto erudito Convegno.
Orbene, al di là del succitato e di Assoluto e relativo, vi sono altri saggi, tra i quali Andare per tesori, che lasciano stupiti per varie ragioni. La prima è che Eco si compiace della sua stessa erudizione (e noi con lui, come quando riconosciamo nel sogno di Adso da Melk la Coena Cypriani); la seconda è che le 14 pagine potrebbero essere condensate in 15 righe, ossia nell’attestazione che le reliquie sono fonte di introiti turistici fin dall’antichità ed è per questo che, in chiese e monasteri diversi, sono presenti il sangue o l’osso del medesimo beato o santo (quando non il cranio di Giovanni il Battista ‘dodicenne’… che sappiamo essere, secondo il Nuovo Testamento, vissuto un po’ più a lungo e morto decapitato e, quindi, il cranio doveva possederlo affinché Erode Antipa lo regalasse a Salomè). E infine, come gli avrebbe ‘rivelato un monaco del Monte Athos’ (non uno qualunque…), non sarebbe “la reliquia che fa la fede, ma la fede che fa la reliquia”. Peccato che per comunicare al lettore (o all’ascoltatore del Convegno) tale ‘verità’, gli ci siano volute, appunto, 14 pagine in cui ha elencato con pedissequa pedanteria tutte le reliquie oggi presenti in Europa…
Perché vi chiederete voi, per recensire David & Goliat, uno spettacolo di teatro/danza, ho scritto di Umberto Eco? Perché la sensazione che ho provato alla fine è stata similare. Una performance da venti minuti, perfettamente conchiusa, che dura un’ora. Purezza priva del virus umano, eden, animalità, idillio bucolico, aia che si trasforma in arena e polli in galli da combattimento – come a significare che il mondo, come volontà e rappresentazione, invece di riconoscere Maya, il velo ingannatore, e perseguire una pace interiore ed esteriore, che deve essere buddhisticamente scevra dal desiderio, andrà ciecamente avanti per la sua strada tra Eros e Thanatos, passione e morte, amore e violenza. Inevitabile che il cerchio si chiuda, ma inutile continuare a riproporre il medesimo concetto con piccole varianti almeno tre volte.
Ottimi il disegno luci, la rumoristica e le scelte musicali.
Come nel finale di uno tra i capolavori di Derek Jarman, il film dedicato al maestro della logica Ludwig Wittgenstein, di fronte a quelle montagne stilizzate e al lucore del palco e del fondale, ci viene da pensare che: “C’era una volta un giovane uomo che sognava di ridurre il mondo alla pura logica. Poiché era un giovane molto intelligente, in realtà è riuscito a farlo. Quando ha finito il suo lavoro, si è tirato indietro e l’ha ammirato. È stato bellissimo. Un mondo purgato dall’imperfezione e dall’indeterminatezza. Innumerevoli acri di ghiaccio scintillante che si estendevano fino all’orizzonte. Quindi il giovane intelligente guardò il mondo che aveva creato e decise di esplorarlo. Fece un passo avanti e cadde piatto sulla schiena. Vedi, si era dimenticato dell’attrito. Il ghiaccio era liscio, liscio e inossidabile. Ma non poteva camminare lì”.
Lo spettacolo è andato in scena:
Associazione Culturale Dello Scompiglio
Tenuta Dello Scompiglio
SPE – Spazio Performatico ed Espositivo
via di Vorno, 67 – Vorno (Lucca)
sabato 14 dicembre 2024, ore 19.30
Tomás Pozzi & Ian Garside presentano:
David & Goliat
Un’opera dalle proporzioni gigantesche
ideazione e regia Ian Garside
creatori e interpreti Tomás Pozzi e Ian Garside
drammaturgia Tomás Cabané
sound Pilar Calvo
luci Grace Morales Suso
costume Raúl Ravelo ‘Parrys’
scenografia Tanausú Mendoza
fotografia e video Jesús Robisco
progetto grafico La Tetera
produzione peso producciones
co-produzione Teatro Pérez Galdós
sponsor Instituto Canario de Desarrollo Cultural / Gobierno de Canarias
supporto Centro Coreográfico & Fundación María Pagés, Centro Coreográfico de La Gomera, Universidad de Las Palmas de Gran Canaria, Club de Lucha Canaria Unión Gáldar y Ayuntamiento de Fuenlabrada
venerdì, 27 dicembre 2024
In copertina: Pozzi e Garside in David & Goliat (foto gentilmente fornita dall’Ufficio stampa dell’Associazione Culturale Dello Scompiglio)