L’audizione dell’Avvocato Grimaldi alla Commissione d’Inchiesta sulla Covid-19
di La Redazione di InTheNet
Per circa due anni la narrazione è stata che dalla Covid-19 non si guariva, peggio che ai tempi della peste bubbonica venivano i monatti a ritirare cadaveri e moribondi, che poi – trasportati dai camion delle forze armate (meglio dei carretti?) – erano portati ai crematori (gli odierni roghi o fosse comuni).
Le autopsie erano ‘sconsigliate’ (come comprendere a cosa ci trovasse di fronte e che la trombosi causava la morte durante la prima ondata del virus, e perciò si sarebbero dovuti usare degli antiaggreganti e non semplicemente fermarsi alla constatazione della presenza di una polmonite?); così come le cure precoci in scienza e coscienza erano osteggiate – due ricorsi al Consiglio di Stato lo comprovano – nonostante l’utilizzo off-label di farmaci sia pratica comune quando ci si trovi di fronte a una patologia sconosciuta.
Il cosiddetto vaccino che, per ammissione dello stesso Presidente Biden e poi della Pfizer, non serviva a prevenire il contagio (1) e, quindi, non svolgeva la funzione immunizzante, era obbligatorio per avere quel famoso Green pass che permetteva di lavorare, uscire e viaggiare – contagiando e contagiandosi. Un vaccino acquistato via whatsapp, senza nemmeno che il Parlamento europeo e quelli dei singoli Stati potessero sapere a quali condizioni né società concorrenti della Pfizer-BioNTech potessero partecipare a una regolare gara d’appalto. Un sindacato dei lavoratori che arrivava addirittura a sostenere il Premier Draghi quando vietava agli over 50 non vaccinati di lavorare da casa (da dove non potevano certamente contagiare i colleghi), ma si guardava bene dall’assumersi l’onere dell’obbligo vaccinale – scaricando quindi sul consenso ‘informato’ del soggetto la responsabilità di eventuali effetti avversi.
Scandali su scandali – dalla mancanza di mascherine al loro uso spropositato che finiva per far respirare al paziente i suoi stessi virus in un cortocircuito ‘malsano’; il ricovero dei pazienti con Covid-19 a ‘bassa intensità’ nelle RSA, pur sapendo che era una patologia grave proprio per le persone anziane o affette da altre malattie – soprattutto cardiovascolari, ipertensione, diabete; la sicurezza fasulla del Green pass e le sei settimane di lockdown che non servirono ad azzerare il contagio – ma chiusero l’intera Italia quando solamente poche regioni erano ‘flagellate’ dal virus; il coprifuoco durante la seconda ondata epidemica (la Delta) come se ci si trovasse di fronte alla malaria; il fallimento della medicina territoriale che era intralciata, invece di essere favorita, nel suo lavoro di cura domiciliare precoce; fino a una classe politica che non sembrava si coadiuvasse con il CTS (2), composto quest’ultimo non sempre dai migliori esperti in materia e senza alcun supporto da parte di coloro che avrebbero dovuto lavorare in prima linea – ossia i medici di base.
E ancora, i prodotti non sufficientemente testati e ‘spacciati’ come sicuri (quando solamente alla fine di quest’anno termineranno i test sul cosiddetto vaccino della Pfizer-BioNTech e l’Astrazeneca ha ammesso che il suo prodotto può causare sindrome da trombosi con trombocitopenia; mentre sul bugiardino del Comirnaty si ammette la possibilità di effetti avversi gravi, quali miocarditi e pericarditi, che possono persino portare alla morte. La sottostima degli effetti avversi gravi soprattutto in quella fascia di popolazione (dagli 0 ai 29 anni) che, rischi/benefici, avrebbe potuto non sottoporsi all’inoculo. E non calchiamo la mano sulle trombocitopenie causate dall’Astrazeneca “perché non era stato recepito, in Italia, l’alert del professor Greinacher: «che trovava gli anticorpi anti PF4 nei pazienti con trombosi associata a trombocitopenia – sviluppate a pochi giorni dalla vaccinazione con Astrazeneca – e li curava con le immunoglobuline»”, mentre noi andavamo avanti a marce forzate con gli Open Day” (3).
Molti, troppi errori. Perché non si ripetano, non basta affossare gli scandali sotto quelli della guerra per procura dell’Ucraina contro la Russia – che, grazie alle nostre sanzioni, sta finalmente passando da un’economia basata sulla vendita di energia a una che può contare sullo sviluppo di tecnologie di ultima generazione, lasciando l’Europa letteralmente al lumicino. Non basta sovrapporre le immagini dei monatti in divisa che caricavano i camion di bare a Bergamo con quelle dell’immane distruzione di Gaza o di Beirut e del Libano meridionale, con i nostri stessi armamenti, di cui Israele ci ringrazia.
Bisogna ripartire dalla Covid-19 e dalla supina, acritica e puerile accettazione della popolazione di ogni vessazione, anche la più ridicola (come camminare a un metro di distanza per strada o mettersi la mascherina mentre si viaggiava insieme al proprio compagno, col quale poi si dormiva nello stesso letto); dall’azzeramento di ogni capacità di analisi della stampa mainstream, dei sindacati, di gran parte degli intellettuali e della classe medica; per ricostruire una base finalmente critica rispetto alla narrazione corrente – che si tratti della pandemia; della russofobia di una minoranza di isterici e lobbisti che hanno preso il potere in Europa (e continuano a detenerlo negli States); o dell’arma più potente del potere neo-imperialista occidentale in Medio Oriente, ossia il Governo Netanyahu e le sue velleità molto vicine a quelle di Hitler – basta sostituire razza ‘eletta’ ebrea con ariana e ‘grande’ Israele con spazio ‘vitale’ (e ciò che fa più orrore è che siano gli eredi della tragedia della Shoa a compiere la seconda Nakba).
Lunghissima premessa per spiegare come mai abbiamo deciso di proporvi alcuni passaggi delle dichiarazioni rilasciate dall’Avvocato Erich Grimaldi, fondatore e presidente del Comitato Terapie Domiciliari Covid-19 e dell’attuale Fondazione TDC19 ETS, alla Commissione d’Inchiesta sulla Covid-19, che potrete ascoltare interamente a partire dal minuto 59 circa del video qui sotto caricato (4).
Alcune tra le domande dell’Avvocato Erich Grimaldi, che ci poniamo anche noi
– Perché il piano pandemico nazionale non fu aggiornato e attivato tempestivamente?
– Perché mancavano le protezioni individuali per il personale sanitario?
– Perché in una Circolare del Ministero della Salute del febbraio 2020, reiterata con successive in aprile e maggio, si ‘sconsigliavano’ le autopsie? Così facendo non si rinunciava a questa fonte di conoscenza ritardando la comprensione dei fenomeni trombo-embolici nella mortalità da Covid-19?
– Perché professionisti con esperienze in epidemie simili non venivano coinvolti attivamente nel CTS?
– Perché si pensava unicamente a ospedalizzare i pazienti senza valutare la possibilità di una terapia a domicilio?
– Perché veniva di fatto introdotto l’approccio del paracetamolo e della vigile attesa senza adeguate basi scientifiche, anziché curare precocemente i primi sintomi della malattia con normali farmaci da banco come gli antinfiammatori? E anzi, veniva sconsigliato l’utilizzo degli antinfiammatori, preferendo il paracetamolo (5)?
– Perché le esperienze dei medici di base non sono mai state ascoltate né integrate nelle linee guida né si intavolava un confronto con gli stessi? «Nella storia della medicina non si è mai visto trattare i sintomi con l’attesa…».
– Perché il Comitato è stato costretto a rivolgersi al Tar Lazio per ottenere la sospensione con pronuncia N. 3627 del 7 maggio 2020 di un provvedimento che limitava la libertà prescrittiva all’esito positivo del tampone, che spesso in quel periodo perveniva dopo 10/15/20 giorni (6)?
– Perché non si sono utilizzati (grazie alla telemedicina) i medici del centro-sud, meno oberati durante la prima ondata, per assistere i pazienti al nord?
– Perché rappresentanti di Aifa e del Ministero della Salute rifiutavano, a novembre 2020, 10mila dosi di anticorpi monoclonali gratuite, offerte da una società di Pomezia? E chi furono i tecnici e/o i politici che rifiutarono quelle 10mila dosi?
– Perché anche durante la seconda ondata le linee guida del Ministero prevedevano paracetamolo e vigile attesa, senza basi scientifiche a supporto e senza tener conto delle esperienze fatte dai medici che avevano operato con terapie domiciliari precoci (7)?
– Perché ostacolare e deridere – anche attraverso i media nazionali e i fact checker scelti dallo stesso Ministero – i medici che curavano, gratuitamente, anche i cittadini italiani residenti all’estero con cure domiciliari precoci?
– Perché non ascoltare il professor Palù che, all’inizio del 2021, dichiarava in diverse interviste anche televisive che il paracetamolo era dannoso per la Covid-19 (8)?
– E infine perché il Comitato Terapie Domiciliari Covid-19 ha dovuto per ben due volte rivolgersi al Tar Lazio e, nonostante, le vittorie ottenute, il Ministero della Sanità si rivolgeva al Consiglio di Stato per bloccare le sentenze e poi sostenere che le linee-guida erano semplici indicazioni quando, al contrario, erano vincolanti – come nel caso dell’uso dell’eparina?
– Perché si vuol far credere, oggi, che le linee-guida del Ministero della Sanità fossero delle semplici raccomandazioni per i medici, i quali potevano agire in scienza e coscienza – quando, però, dovevano assumersi personalmente i rischi di una terapia precoce? Tutto ciò non teneva conto che, in un momento in cui morivano migliaia di italiani, un medico di famiglia era ovviamente condizionato dalle linee-guida proprio per evitare di incorrere in responsabilità personali.
Attendiamo risposte dalla Commissione d’inchiesta; dalla politica (soprattutto dai 5Stelle e dal PD) arroccata sulla difesa a oltranza del proprio operato; e dagli ordini professionali, che hanno sospeso e radiato medici che volevano agire, come loro diritto (e nostro di pazienti), in scienza e coscienza, curando, invece che demandando a Pronto Soccorso e ospedali oberati o ai volontari della Protezione Civile quelle che avrebbero dovuto essere le loro mansioni.
(1) Per approfondire: https://www.inthenet.eu/2024/06/21/i-vaccini-ieri-oggi-e-domani/
(2) I primi 5 verbali desecretati: https://www.inthenet.eu/2023/03/09/desecretati-cinque-verbali-del-comitato-tecnico-scientifico/
(3) Per approfondire: https://www.inthenet.eu/2021/11/26/le-ultime-parole-famose-2/
(4) Il video completo dell’audizione: https://webtv.camera.it/evento/26677
(5) Ricordiamo che il paracetamolo è un antipiretico e un blando antidolorifico, e non un antinfiammatorio anche se nella vulgata comune passa per tale
(6) Ovviamente in 15 giorni o il paziente in ‘vigile attesa’ guariva da sé o finiva in ospedale, visto che il medico non poteva prescrivergli nemmeno un antinfiammatorio
(7) In questo periodo soprattutto Fans, ma anche quercetina, vitamine, eparina, eccetera
(8) Dichiarazione del professor Ramuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri: «Il paracetamolo consuma il glutatione che è un antiossidante molto potente. Proprio in questi giorni è uscito uno studio che mostra che i pazienti con Covid hanno uno stress ossidativo importante, probabilmente responsabile del danno infiammatorio polmonare, associato a deficit di glutatione e si è visto che questo deficit aumenta con l’età»: https://www.corriere.it/salute/malattie_infettive/22_gennaio_10/remuzzi-omicron-delta-due-pandemie-0c752afe-717d-11ec-9e44-b46b1543546f.shtml
venerdì, 6 dicembre 2024
In copertina: Frame da webtv.camera.it, con immagine relativa all’audizione dell’Avvocato Grimaldi, gentilmente fornita dallo stesso