The Ottoman Four Seasons
by/di Pamela J. Goldman (traduzione in italiano al fondo pagina)
On October 20th, at 92NY, The Ottoman Four Seasons, played by The Australian Chamber Orchestra, was a slam-dunk work of genius.
The audience cheered as they were transported through realms of beatific transformation with the original sounds of the oud and riq added to the colorful masterpiece. The audience listened in awe to the intricate weaving of eastern and western influences. The afternoon’s performance felt like what may be the most compelling and imaginative interpretation of the baroque masterpiece of our day.
The expertise of The Australian Chamber Orchestra is bold and exacting.
Directed by Richard Tognetti, also a violin virtuoso of the highest order, the ACO is known for their courageous and unexpected interpretations of music. At this performance, the works of Joseph Tawadros were highlighted and alternately played with Vivaldi’s Seasons. A beautiful chemistry of exotic sound filled the room, breathtaking as it were. Achieved with apparent effortlessness, the audience was captivated at every moment of this extraordinary journey, where surprises abound.
Joseph Tawadros, a contemporary virtuoso, and master of 52 instruments, played the oud, an ancient predecessor of the lute. A brilliant composer as well, his pieces had wonderful texture and ancient airs hearkening back to his middle eastern origins. Born in Egypt, his family migrated to Australia when he was three. His music is exotic and intricately renders echoes of ancient dance, celebration and a real yearning for the reverie of long-ago tales. We are swept up by Tawadros’ triumphant musical mastery as though it is a portal to centuries of love and laughter.
The Australian Chamber Orchestra displayed its brilliance while playing Vivaldi’s Concerto no. 2 in G Minor RV 315 ‘Summer’: the intensity of the moment overwhelmed in the best sense. Tawadros, 41, certainly held his own as a counterbalance to the legendary Vivaldi, and their works mutually enhanced each other. ‘Permission to Evaporate’ and ‘Kindred Spirits’ took us on a journey with its deftly played raptures and seductive melodies. Vivaldi would be bemused by the afternoon’s enlightening musical elixir.
You Tube Video:
Picture credit: Joseph Sinnott
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Traduzione in italiano
di Simona Maria Frigerio
Il 20 ottobre, al 92NY, The Ottoman Four Seasons, eseguite dalla Australian Chamber Orchestra, si sono rivelate un’operazione geniale.
L’audience ha esultato sentendosi trasportata in reami di trasformazione beatificante grazie ai suoni originali di un ʿūd (1) e un riqq (2), aggiunti al vivace capolavoro. Il pubblico ha ascoltato stupefatto l’intricata tessitura di influenze orientali e occidentali. La performance pomeridiana è stata vissuta come l’interpretazione più convincente e creativa di un classico barocco al giorno d’oggi.
La professionalità dell’Australian Chamber Orchestra può definirsi audace ma rigorosa.
Diretta da Richard Tognetti, anche virtuoso violinista di prima grandezza, l’ACO è nota per le sue interpretazioni musicali coraggiose e inaspettate. In questa performance, i lavori di Joseph Tawadros (3) sono stati eseguiti alternativamente alle Quattro Stagioni di Vivaldi. Una bella alchimia di suoni esotici ha pervaso la platea in maniera strabiliante, ottenendo tutto ciò senza apparente sforzo, con il pubblico catturato per l’intero viaggio, dove le sorprese non sono mancate.
Joseph Tawadros, virtuoso contemporaneo, con la padronanza di 52 strumenti, ha suonato l’ūd, antico predecessore del liuto. Compositore altrettanto brillante, i suoi lavori posseggono una struttura complessa e arie antiche risalenti alle sue origini mediorientali. Nato in Egitto, la sua famiglia è emigrata in Australia quando aveva tre anni. La sua musica è esotica e restituisce intrinsecamente gli echi di danze d’epoca, festività e un autentico desiderio di sognare a occhi aperti antiche fiabe. Gli spettatori sono stati trascinati dalle note trionfali di Tawadros, quasi avessero attraversato un portale vecchio di secoli e costruito con amore e risa.
L’Australian Chamber Orchestra ha mostrato la propria genialità eseguendo il Concerto n. 2 in Sol Minore RV315 L’Estate di Antonio Vivandi, e l’intensità del momento ci ha letteralmente sopraffatti. Tawadros (41 anni), è riuscito comunque a controbilanciare il leggendario Vivaldi, e le loro opere si sono reciprocamente potenziate. Permission to Evaporate e Kindred Spirits hanno condotto il pubblico in un viaggio con le sue estasi abilmente riprodotte e le melodie seducenti. Vivaldi stesso sarebbe rimasto stupefatto dall’elisir musicale pomeridiano così illuminante.
(1) strumento cordofono, membro della famiglia dei liuti a manico corto
(2) tamburo tipico della musica araba
(3) compositore e strumentista di ʿūd australiano di origine egiziana
Friday, November 1, 2024 / venerdì, 1° novembre 2024
In copertina: Foto di Joseph Sinnott