A Riparbella, dal 5 ottobre i murales si affacciano sulla Costa degli Etruschi
di La Redazione di InTheNet
Non lontano da Volterra, nella Maremma pisana, peculiare in zona per il biancore delle terre tufacee e sabbiose che ne costituiscono la cima collinare, Riparbella gode di un centro storico che incornicia un castello di origine medioevale, un tempo dei conti Della Gherardesca.
Come altre località ‘minori’ toscane (pensiamo a Sansepolcro), il borgo ha scelto di puntare sull’arte contemporanea per rivaleggiare con le più note mete turistiche e se Sansepolcro punta da due decadi sul suo Festival teatrale estivo, Kilowatt (ideato e diretto da Luca Ricci e Lucia Franchi), Riparbella ha deciso di scommettere sulla street art.
Sabato 5 e domenica 6 ottobre si è quindi tenuto il Festival La Collina delle Fiabe per celebrare il nuovo volto del paese con la presenza degli artisti, ma anche di installazioni site-specific, e una serie di eventi musicali accompagnati dalla buona cucina e dai vini prodotti localmente – dato che la Toscana è celebre anche per la sua produzione eno-gastronomica.
La due giorni, voluta e promossa dal Comune di Riparbella, è stata realizzata grazie a Start Attitude e al curatore Gian Guido Grassi, e ha visto l’inaugurazione di ben sei murales di grandi dimensioni, dipinti da altrettanti nomi internazionali dell’arte urbana – che potranno essere meta turistico-culturale tutto l’anno.
Ancora una volta si sono poste in essere collaborazioni più o meno inedite, come quella tra l’argentino Zosen Bandido e Mina Hamada, di origini giapponesi. Presente anche Zed1 – tra i muralisti che la nostra Redazione apprezza maggiormente. E ancora, lo spagnolo Daniel Muñoz – attivo fin dagli anni 90 – e una tra le poche muraliste donne, Gio Pistone. Non sono mancati gli effetti ottici di Moneyless. E non va dimenticato l’apporto dei bambini della scuola primaria che, grazie a Giacomo Martellacci, artista originario di Riparbella ma belga d’adozione, hanno ridato vita e colore al muro di cinta della scuola – coniugando la rigenerazione urbana con un progetto didattico creativo.
Cinque cantine hanno aderito alle iniziative del Festival ospitando un’opera d’arte contemporanea – dalle sculture in ceramica e neon a cura di Simone Guideri alla pittura murale in rilievo di Muz, dall’opera su carta di Enrico Bani alle ceramiche e bronzi firmati da Gio Pistone, fino alla pittura su casse di legno di Zed1.
Di fronte ai nuovi murales, durante la giornata, si sono tenuti anche diversi concerti – di Edoardo Marraffa (saxofono), Giuditta Ara (violoncello), Nancy Parra (violino), il duetto Jessica Spinelli (oboe) e Silvia Casalino (flauto) e l’Orchestra Daniele Neri in chiusura, prima dell’ora di cena.
Per l’occasione è stata altresì allestita – nella Sala Consiliare del Comune – la mostra intitolata Storytelling, installazione itinerante con le opere di alcuni tra gli street artist internazionali coinvolti da Start Attitude nei diversi interventi sul territorio.
A Riparbella nasce infine un nuovo progetto dell’associazione Start Attitude, ossia Portammare, stamperia d’arte – laboratorio artistico di stampe d’autore sia per permettere al pubblico di osservare i procedimenti di tale antica forma artistica sia, se si vuole, per regalarsi un ricordo della manifestazione.
venerdì, 25 ottobre 2024
In copertina e nel pezzo: Fotografie gentilmente fornite dall’Ufficio stampa di Start Attitude. Da notare, l’inizio e il completamento dell’opera di Gio Pistone