Variazioni emozionali sul metateatro
di Simona Maria Frigerio
Renato Cuocolo e Roberta Bosetti ci hanno invitato, fin da quella prima replica di The Secret Room di tanti anni fa a Vercelli (1), a entrare nel mondo di Roberta – intessuto di pensieri, ricordi, emozioni, pregno di profumi e odori, immagini e sensazioni.
Ma se a casa loro la narrazione seguiva il filo di un ricordo/incubo adolescenziale del quale si slabbravano i confini tra realtà e autofinzione; qui a teatro il gioco si moltiplica al quadrato perché è lo stesso spazio teatrale ad accoglierci nel suo ventre morbido per disvelarsi e ascondersi. Chi siamo noi, che seguiamo la voce suadente o, meglio, il concatenarsi dei pensieri di un flusso di coscienza che si palesa come attrice, ma potrebbe essere quel Caronte pronto a traghettarci nel regno dei morti – perché non è il teatro il regno di Ade per eccellenza? Non è il teatro il luogo ove ogni sera Amleto muore e ogni sera rinasce a nuovi omicidi e trame metateatrali?
Teatro nel teatro: siamo attori noi stessi o spettatori delle nostre anime che vagano nell’abisso della parola, dell’io che mai si disvelerà completamente perché appartiene a un altro, e quindi palesato e reale solo nel momento in cui è rapito dal nostro sguardo, in cui ne catturiamo un frammento per farlo nostro?
È affascinante viversi il dietro le quinte, salire fino alla graticcia o la piccionaia dove il palco appare come una terra lontana che noi, servi di un dio minore, osserviamo da una nuvola persa all’orizzonte. Altrettanto affascinante seguire il pensiero logico e, al contempo, confuso come i sogni prima dell’alba che ci lasciano quel retrogusto che ci accompagnerà per il resto del giorno e che Roberta Bosetti regala al suo pubblico da anni.
Realtà, autofinzione: non siamo tutti quanti noi officianti e spettatori del rito laico del teatro? Il mondo non è che apparenza, sospeso tra essere e non-essere. Solo l’ignoranza ci fa apparire reale l’universo impermanente: il mondo è māyā (2), la vita è sogno (3) e “noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, e nello spazio e nel tempo d’un sogno è raccolta la nostra breve vita” (4). Il tutto in un fiat.
Lo spettacolo è andato in scena come anteprima di Stagione:
Teatro Manzoni
corso Antonio Gramsci, 121 – Pistoia
domenica 29 settembre 2024, ore 18.00
Teatro – Cuocolo Bosetti
di Cuocolo/Bosetti
regia Renato Cuocolo
con Roberta Bosetti
produzione Emilia Romagna Teatro ERT / Teatro Nazionale
spettacolo a capienza limitata (massimo 25 persone a recita)
(1) https://www.inthenet.eu/2024/02/23/the-secret-room/
(2) uno dei principi dell’induismo
(3) dramma di Pedro Calderón de la Barca
(4) da La Tempesta di William Shakespeare
venerdì, 11 ottobre 2024
In copertina: Teatro – Cuocolo Bosetti (foto gentilmente fornita dall’Ufficio stampa dei Teatri di Pistoia)