The drawings of Jeffrey Berg
by/di Pamela Goldman (traduzione in italiano al fondo pagina)
This collection of drawings explores the contemporary diaspora – countless people throughout the world who are unmoored, in search of refuge, sanctuary, a home. To seek home is a primary human need and desire. My experience working in a mental health clinic that supports people who are experiencing homelessness allowed me to connect directly with that primal need. Today’s human diaspora arises from a myriad of catastrophic phenomena – poverty, war, personal violence, human rights abuses, economic disaster, climate change, among others.
These several drawings delve into the impact – physical, emotional, spiritual – on individuals and families who experience being without somewhere that is home. Through these drawings, I attempt to telescope the macro to the immediate: in 2023, it was estimated that over 113 million people worldwide were forcibly displaced (1 in 69 people); in the United States, on a single night, roughly 663,000 people experienced homelessness; in Washington DC, where I live, the estimate is about 5,000.
In the immediate: a woman I see daily lives under the stairs of the building next to my studio.
Through this collection, I seek to connect with that sense of immediacy so that the viewer might engage in an internal journey to connect with and understand an individual who still seeks home in an unjust, complex world. My drawings focus on person-centered narratives and internal themes — such as how we carry our past with us always as the lens through which we view life and the need for human connection.
Drawing is everything to me. I work within a narrative. My work explores a moment in a story: there is a prologue and an epilogue that I hope the viewer will provide and interpret for themself. I like a drawing to be viewed with duality: an internal response of the protagonist to an external event. I work with medium- to large-size paper, often in multiple panels like the pages of a book, using pencil and color pencil which can evoke writing and narration. Each panel stands on its own; together, a larger narrative may emerge.
The result, I hope, is a thoughtful and searching testimony on seeking our human need for home and connection. It is a bridge between self-exploration and how we may translate such understanding into action in our present world.
I have drawn all my life. I am self-taught. I currently work full-time in my studio at the 52 “O” Street Studios in Washington, DC.
This exhibit was compiled by Pamela Goldman, Curator and Founder of Museum Mile Contemporary, a non-profit institution.
To send a message to the artists or the administration click the link: https://www.museummilecontemporary.org
The Artist’s website: https://jeffreyberg.art
Instagram: @jeffcberg
Traduzione in italiano
di Simona Maria Frigerio
Diaspora: cercando casa
I disegni di Jeffrey Berg
Questa collezione di disegni esplora la diaspora contemporanea – innumerevoli persone in tutto il mondo sono sradicate, in cerca di un rifugio, un santuario, una casa. La ricerca di una abitazione è un bisogno umano primario e un desiderio innato. Grazie alla mia esperienza lavorativa in un ospedale psichiatrico che aiuta le persone che sperimentano il ritrovarsi senza fissa dimora, mi ha permesso di connettermi direttamente a quel bisogno primigenio. Oggi la diaspora umana è causata da una miriade di fenomeni catastrofici – la povertà, la guerra, la violenza individuale, la violazione dei diritti umani, i disastri economici, e il cambiamento climatico, tra gli altri.
Ci sono molti disegni che indagano l’impatto – fisico, emotivo e spirituale – sugli individui e le famiglie che sperimentano il non avere una casa. Attraverso questi disegni, cerco di accorciare le distanze: nel 2023 si stimava che oltre 113 milioni di persone al mondo fossero sfollate (1 ogni 69); negli Stati Uniti, in una sola notte, circa 663mila persone sperimentano la vita del senzatetto; a Washington DC, dove vivo, la stima è di circa 5mila individui.
Nell’immediato: una donna che vedo tutti i giorni vive nel sottoscala di un edificio accanto al mio studio.
Attraverso questa collezione di opere, cerco di trasmettere quel senso di immediatezza così che l’osservatore possa impegnarsi in un viaggio interiore per collegarsi con e comprendere un individuo, che cerca ancora una casa in un mondo ingiusto e complesso. I miei disegni si focalizzano su narrative personali e temi interiori – per esempio, sopportare il nostro passato come lenti attraverso le quali guardiamo la vita e il bisogno di avere rapporti umani.
Per me disegnare è tutto. Lavoro seguendo una narrazione. E il mio lavoro esplora un momento della storia: c’è un prologo e un epilogo che spero l’osservatore fornirà e interpreterà da sé. Mi piace disegnare essendo visto nella mia dualità: una risposta interiore del protagonista a un evento esterno. Lavoro su carta di dimensioni medie o grandi, spesso su pannelli multipli come le pagine di un libro, usando la matita e le matite colorate che possono evocare la scrittura e il racconto. Ogni pannello è indipendente; insieme, può emergere una storia più articolata.
Il risultato, spero, sia una testimonianza attenta e penetrante della ricerca del nostro bisogno di esseri umani di una casa e di relazioni. È un ponte tra l’esplorazione interiore e la traduzione di tale comprensione in azioni concrete nel nostro mondo attuale.
Ho disegnato tutta la vita. Sono autodidatta. E lavoro a tempo pieno nel mio studio presso i 52 O Street Studios (1) di Washington, DC.
Mostra virtuale a cura di Pamela Goldman, Curatore e Fondatore del Museum Mile Contemporary, istituzione no-profit.
Per inviare un messaggio all’artista o all’amministratore del sito, cliccare: https://www.museummilecontemporary.org
The Artist’s website: https://jeffreyberg.art
Instagram: @jeffcberg
(1) Un magazzino riconvertito che oggi ospita oltre 50 artisti
Friday, October 4, 2024 / venerdì, 4 ottobre 2024
On the cover: a portrait of the artist; in the article: all images, courtesy by the artist ©Jeffrey Berg (all rights reserved. Reproduction prohibited) / In copertina: un ritratto dell’artista; nell’articolo: tutte le immagini, courtesy l’artista ©Jeffrey Berg (tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione)