Estate all’insegna di ironia e poesia a Galleria Continua
di Simona Maria Frigerio
L’ironia di Armando Testa al servizio dell’arte: Lord Finger, l’alter ego di Testa (che titola anche la personale) ci attende con la sua gorgiera secentesca su una parete della sede di Continua in piazza della Cisterna per presentarci le molteplici reinterpretazioni di un medesimo tema – le dita della mano e la loro capacità di esprimere concetti, emozioni, occasioni di divertissement.
Già nel 2020, Continua aveva dedicato una personale al Testa non pubblicitario (1), proponendo le serie dedicate ad alimenti antropomorfizzati – si volava sulle ali di wafer di una sardina e si fantasticava con l’uovo fritto in versione oggetto volante non identificato, tra note nostalgiche per quel Carosello che metteva a letto i bambini e la poesia di un Rodari o di uno Scabia del pennello.
Qui, a unire idealmente le due mostre a quattro anni di distanza, le dita/asparagi infiocchettati con il tricolore; ma a colpire maggiormente la fantasia, Il tempo, un bronzo che mixa albero della vita, albero genealogico e lancette temporali che scandiscono, contemporaneamente, più momenti della nostra esistenza.
Interessanti gli esperimenti di mix materico, come Faccia Bonzo I, coevo alle opere di maestri quale Burri; gli omaggi a Magritte (Dito con bombetta) e a La Danse di Matisse; ma anche la riduzione delle dita al loro elemento base geometrico: trasformate in colonne, spezzate e reclinate – il tutto non dissimile dal lavoro che Testa fece arrotolando un semplice foglio di carta, col quale creò Caballero e Carmencita. Perché la creatività è insieme una forma di genialità e fanciullezza mai sopita.
All’Arco dei Becci, un assaggio sull’impalpabile universo di senso di Leandro Erlich – che potremmo definire maestro del peep show, in quanto capace di farci intravvedere come si regala un’illusione – attraverso un processo creativo-artistico che adombra e riverbera una realtà a sua volta straniante.
Le nuvole, in particolare, realizzate con stampe in 3D su una sovrapposizione di lastre con inchiostro di ceramica invetriato, restituiscono la soffice, candida impalpabilità delle nuvole nelle quali ci immergiamo quasi fisicamente, attraverso gli occhi, da bambini – magari sdraiati su un prato o una spiaggia, fissando, persi, il cielo sopra di noi. Ma anche la finestra murata (di resina di fibra di vetro) che chiude, invece di aprirsi sul mondo, sospesa su una parete di vetro (che dovrebbe, al contrario, essere di cemento), travalica la contingenza per aprirsi a livello sia di senso sia emozionale verso una lettura della realtà che illumina l’imprevisto, il caso, il battito d’ala di una farfalla – ovvero traspone Narciso per fissarsi sul suo riflesso restituendo, però, una immagine più viva e pregnante dell’originale.
E ancora, se Quartz è una città minerale, i panorami notturni che scorrono dietro a due oblò quasi fossimo in volo, ci restituiscono l’impalpabilità di una qualsiasi metropoli che si riduce a luci e ombre, perdendo totalmente la propria materialità, se osservata dalla giusta distanza. È la vicinanza che ci rende reali? Esistiamo solo quando siamo visti, o addirittura toccati dagli altri? Oppure è una grande illusione l’intero universo/mondo?
Speriamo di vedere prossimamente una personale di Leandro Erlich molto più ampia perché ci ha letteralmente affascinati.
Le mostre continuano nei vari spazi di Galleria Continua a San Gimignano:
piazza della Cisterna, 26
Armando Testa presenta:
Lord Finger
Arco dei Becci
Leandro Erlich presenta:
Un volo notturno dietro una finestra murata
fino a domenica, 1° settembre 2024
orari: da lunedì a domenica, dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle 14.00 alle 19.00
Per la mostra di Ai Weiwei, ancora visitabile nella sede di via del Castello, si veda:
(1) https://www.inthenet.eu/2020/08/07/nedko-solakov-e-armando-testa/
venerdì, 9 agosto 2024
In copertina: Un volo notturno dietro una finestra murata, 2024, vista dell’esposizione. Galleria Continua, San Gimignano. Foto: Duccio Benvenuti – Art Store