Painter of Light / Pittore di luce
by/di Pamela Goldman (traduzione in italiano al fondo pagina)
I have always been in awe of painters and sketch artists, more so than photographers. That might sound strange coming from a person who has spent his entire life as a photographer. I found that the hand skill and mark making a form of alchemical magic. I couldn’t fathom how the painter evoked such visceral emotions within me with their work. As I got older, I discovered the works of the Color Field painters like Mark Rothko, Morris Louis, Kennith Noland, Helen Frankenthaler, and one of the preeminent pioneers of western abstractionism, Russian painter, Wassily Kandinsky. Their paintings filled me with inexplicable spiritual and joyful feelings. At the time, I wanted to be those painters. While in art school, I attempted painting, inking and drawing with little success.
Over the years, I experimented with ways to ink or paint over my images, allowing me to become more painterly. I developed photographic and computer skills which helped me to control the paint and ink of my mark making. By merging these skills with the basic principles of the visual arts, I drifted towards considering myself as a ‘painter of light’ rather than a conventional photographer.
It wasn’t until the 2000’s that I found a way to incorporate the ideas of the Color Field painters into my work. A significant breakthrough occurred in 2007 when I began my ‘photo paintings’ series, later known as the Clouds series. With these images, I paid tribute to my painting heroes from the 1950s, ‘60s, and ’70s. My inspiration came not only from these painters but also from my childhood experiences lying on our green dichondra front lawn, gazing at the puffy white clouds as they morphed against the bright blue sky – a unique form of entertainment for me as a child.
My personal journey of transformation continued in 2021, when my wife and I made the pivotal decision to relocate to New Hampshire, after 22 years of residing in Massachusetts. Little did I anticipate the profound influence this transition would have on my artistic practice. Once settled in our new house, I experienced an epiphany that compelled me to discard my preconceived notions about photography and embrace an entirely new visual language.
I’ve always found it fascinating how cropping an image in various ways can change its meaning. I wondered, “What would happen if I introduced strategic areas of negative space in an image, forcing information to be edited away from the whole and effectively going beyond what a photograph represents?”. This question led to the creation of the 2022-2023 series Emotional Totems. It explores the interplay between negative space and subject matter within the pictorial realm. Within this marriage, negative space and subject matter play equal roles in controlling the narrative, working in balance and harmony to prevent the piece from falling apart.
At the beginning of 2024, I began a new series of works titled Fractured Landscapes, where I am superimposing textures and irregular patterns upon motion-blurred photographic landscapes. This body of work will serve as a metaphor for the contemporary environmental, political, and social upheaval that permeates our daily lives, all distilled into an abstract aesthetic. The series is set to premier in 2025.
The sense of motion within Emotional Totems and Fractured Landscapes represents the rapid pace at which changes are being implemented across all facets of our existence. The negative space in Emotional Totems and the irregular patterns in Fractured Landscapes, symbolize the decay of formerly accepted societal norms. In contrast, the Clouds series offers a glimpse into a gentler time, where the world didn’t move at such a frenetic pace.
All three of these series encapsulate my metamorphosis as an artist, demonstrating my departure from one mode of thinking to another. Through my work, I strive to invite viewers to question their own perspectives on their current environment and contemplate its broader implications in our ever-evolving world.
This exhibit was compiled by Pamela Goldman, Curator and Founder of Museum Mile Contemporary, a non-profit institution.
To send a message to the artists or the administration click the link: https://www.museummilecontemporary.org
The Artist’s website: www.robertstevennover.com
His email: robertstevennover@tutamail.com
Clouds 2006-2008
Traduzione in italiano
di Simona Maria Frigerio
Ho sempre provato soggezione per i pittori e gli artisti in grado di schizzare, più che per i fotografi. Questo discorso può suonare strano provenendo da una persona che ha trascorso una vita intera fotografando. Ho trovato che l’abilità manuale e l’impronta formano una sorta di magia alchemica. Non riuscivo a comprendere come il pittore evocasse in me emozioni viscerali attraverso il proprio lavoro. Col passare del tempo, ho scoperto le opere dei Color Field painters (espressionisti astratti, t.d.t.) come Mark Rothko, Morris Louis, Kennith Noland, Helen Frankenthaler, e di uno tra i più preminenti pionieri dell’astrattismo occidentale, il russo Vasilij Kandinskij. I loro quadri mi trasmettevano una spiritualità inesplicabile e sentimenti gioiosi. A quel tempo, avrei voluto essere uno di quei pittori. Mentre frequentavo la scuola d’arte, avevo tentato di dipingere, usare l’inchiostro e di disegnare ma con scarso successo.
Nel corso degli anni, ho sperimentato modi per usare l’inchiostro o la pittura sopra le mie immagini, così da avvicinarmi alla pittura. Ho sviluppato capacità fotografiche e di computer graphic che mi hanno aiutato a controllare la mia creazione di segni con la pittura e l’inchiostro. Mixando queste capacità con i principi base delle arti visuali, ho preso a considerarmi un ‘pittore di luce’ invece di un fotografo convenzionale.
Non fino agli anni 2000 ho trovato un modo per incorporare le idee degli espressionisti astratti nelle mie opere. Una svolta significativa è avvenuta nel 2007, quando ho iniziato la mia serie di ‘foto dipinti’, più tardi denominata Clouds (Nuvole, t.d.t.). Con queste immagini, ho reso omaggio ai pittori più amati degli anni 50, 60 e 70. L’ispirazione mi è venuta non solamente da questi ultimi ma anche dalle mie esperienze infantili sdraiato nel giardino di casa, sul prato di dicondra, a guardare le nuvole bianche e gonfie mentre si trasformavano sullo sfondo di cieli blu e limpidi – una forma unica di intrattenimento per me da bambino.
La mia trasformazione personale è continuata nel 2021, quando mia moglie e io abbiamo preso la decisione cruciale di traslocare in New Hampshire, dopo 22 anni in Massachusetts. Non mi aspettavo l’influenza profonda che tale trasferimento avrebbe avuto sulla mia pratica artistica. Sistemati nella nuova casa, ho sperimentato una specie di epifania che mi ha costretto a scartare e mie nozioni precedenti riguardo alla fotografia e ad abbracciare un linguaggio visuale interamente nuovo.
Ho sempre trovato affascinante come il ritagliare un’immagine in modi diversi possa cambiarne il significato. Mi sono chiesto: “Cosa accadrebbe se introducessi aree strategiche di spazio negativo in una immagine, forzando l’informazione che voglio dare, lontano dall’insieme, ed effettivamente andando oltre ciò che rappresenta un fotografo?”. Questa questione mi ha condotto alla creazione della serie del 2022-2023, intitolata Emotional Totems (Totem emozionali, t.d.t.), ove esploro l’interazione tra spazio negativo e soggetto nella sfera pittorica. All’interno di questo ‘matrimonio’, lo spazio negativo e il soggetto hanno ruoli egualitari nel controllo della narrazione, lavorando sul bilanciamento e l’armonia in modo da prevenire che il pezzo [unico] si sgretoli.
All’inizio del 2024, ho iniziato una nuova serie di opere intitolata Fractured Landscapes (Paesaggi frammentati, t.d.t.), nella quale sovrappongo trame e motivi irregolari a paesaggi fotografici sfocati [a causa del movimento]. Questo corpus di opere è inteso come una metafora dell’ambiente, della politica, e dei cambiamenti sociali contemporanei che permeano le nostre vite quotidiane, il tutto distillato in una forma estetica astratta. La serie sarà terminata nel 2025.
Il senso del movimento in Emotional Totems e Fractured Landscapes rappresenta il passo veloce al quale i cambiamenti sono implementati in ogni aspetto della nostra esistenza. Lo spazio negativo in Emotional Totems e i motivi irregolari in Fractured Landscapes simbolizzano la decadenza delle norme sociali precedentemente accettate. In contrasto, la serie Clouds offre la visione di un tempo più gentile, quando il mondo non si muoveva a una tale frenetica velocità.
Tutte e tre le serie racchiudono la mia metamorfosi di artista, mostrando il punto di partenza di un mio certo modo di vedere e il passaggio a un altro. Attraverso il mio lavoro, mi sforzo di invitare i miei osservatori a porsi delle domande circa le proprie prospettive nel contesto attuale e a contemplare le sue implicazioni più ampie – in questo nostro mondo continuamente in evoluzione.
Mostra virtuale a cura di Pamela Goldman, Curatore e Fondatore del Museum Mile Contemporary, istituzione no-profit.
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https://www.museummilecontemporary.org
Il sito dell’Artista: www.robertstevennover.com
La sua email: robertstevennover@tutamail.com
Emotional Totems 2023
Friday, July 26, 2024 / venerdì, 26 luglio 2024
On the cover: a portrait of the artist; in the article: all images, courtesy by the artist ©Robert Steven Nover (all rights reserved. Reproduction prohibited) / In copertina: un ritratto dell’artista; nell’articolo: tutte le immagini, courtesy l’artista ©Robert Steven Nover (tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione)