Lettera al Direttore
di Raffello Belli
Riceviamo e pubblichiamo questo accorato messaggio di Raffello Belli, e di tutti i disabili gravi nelle sue medesime condizioni.
Negli anni scorsi, più volte, e in maniera ufficiale e pubblica, ho fatto presente più volte alla quaterna PD-Nardella-Funaro-Albanese (1) che, in materia di Isee per l’abitazione, non è il caso di infierire sui disabili gravi, tanto più se soli al mondo.
Gli stessi, incuranti, hanno sfrattato dall’Edilizia Residenziale Pubblica un certo numero di disabili gravi anziani e soli al mondo. Dovrebbe essere incredibile, ma ci sono documenti ufficiali e pubblici a comprovarlo. Purtroppo è la Firenze del 2024.
Dopo che hanno emanato gli sfratti e dopo tanti rifiuti di dialogo, il 19 gennaio scorso sono riuscito a parlare un attimo faccia a faccia con il Sindaco Nardella. Il quale, dopo aver tergiversato, ha detto subito a una sua stretta collaboratrice di affrontare la questione. Alla fine, nonostante le varie telefonate con promesse da parte loro via un prestigioso avvocato, che sta seguendo la cosa, non ho registrato nulla di concreto.
L’Assessora all’Educazione, welfare e immigrazione, Sara Funaro, mi ha fatto chiedere – attraverso l’avvocato – di smettere di scrivere la verità su Facebook (questa sarebbe la loro democrazia) perché stavano risolvendo. Siamo a pochissime ore dalle elezioni e, quindi, da quando decadranno dalla loro carica, ma non hanno ancora comunicato nulla di concreto.
Due, a questo punto, sono le ipotesi:
– o prendono in giro, ovvero confermano di non avere nessuno scrupolo neppure per la non sopravvivenza di disabili gravi, anziani e soli;
– oppure sono totalmente incapaci, perfino di risolvere situazioni di primaria importanza per la sopravvivenza dei cittadini e delle cittadine.
In ambedue i casi, c’è da aver paura che la nostra vita sia affidata a politici di tale ‘levatura’. Se la quaterna PD-Nardella-Funaro-Albanese non affronta una questione di tale criticità durante la campagna elettorale, figuriamoci dopo…
Lorenzo Bargellini (ex leader del Movimento di Lotta per la casa, che mi vanto di aver avuto il privilegio di conoscere personalmente) avrebbe dato anima e corpo per aiutarmi. Sua cugina, Sara Funaro, nei fatti, mi lascia solo.
Purtroppo tutti i fiorentini onesti dovrebbero riflettere su questo. Per quanto mi riguarda, sono un disabile grave, 70enne, solo al mondo; i miei meravigliosi genitori facevano il manovale e la colf (oltre a reggere il pesante compito di aiutarmi); la quaterna PD-Nardella-Funaro-Albanese mi ha notificato lo sfratto esecutivo dall’Edilizia Residenziale Pubblica; con lo sfratto mi hanno fatto perdere il bonus barriere per allargare l’ascensore (ah, già!, lo sciocco sono io: loro sono diversi dal Partito di Giorgia Meloni); mi hanno raddoppiato l’affitto; avrei diritto a un’abitazione senza barriere; eppure i tecnici di Casa Spa (del Comune di Firenze) mi hanno riferito che un’abitazione per me vivibile si trova soltanto nell’Edilizia Residenziale Pubblica o in quella privata e, per quanto riguarda quest’ultima, le abitazioni idonee si aggirano intorno ai 400mila euro.
Ovviamente non possiedo tali fondi, né potrei in alcun modo ottenerli: nessuno mi farebbe un mutuo in queste condizioni; nessuno mi affitterebbe una casa nuova per vari motivi. In primis, perché non potrei pagare un affitto ai prezzi attuali – anche perché sostengo enormi spese di assistenza personale, senza la quale non potrei vivere. E se volessi, non potrei nemmeno andare a fare il ‘barbone’ perché morirei in pochi giorni. Immaginatevi quale tragica barzelletta sarebbe questa: l’Assessora Funaro, che si vanta di occuparsi dei barboni e, in maniera più o meno consapevole, manda un disabile a morire da ‘barbone’?
Eppure, nella mia piena capacità di intendere e di volere, non ho alcun dubbio che preferisco morire subito piuttosto che finire i miei giorni in una Rsa.
Ma non voglio pensare solo a me stesso. Dove sono finiti tutti gli altri fiorentini, disabili gravi, anziani e soli, che sono stati sfrattati dalla quaterna PD-Nardella-Funaro-Albanese?
Il mio vuole essere un appello all’intelligenza e all’onestà dei fiorentini. Su questo mio scritto Beniamino Deidda, ex Procuratore Generale della Repubblica per la Toscana ed ex Direttore della Scuola Superiore della Magistratura ha scritto: “La lettera di Raffaello ci ricorda una realtà drammatica. In questo Paese, e anche nella nostra città, i portatori di qualche disabilità sono sostanzialmente ignorati. Dalle pubbliche amministrazioni, dalla politica e dalla società: nessuno che si faccia carico dell’attuazione dei diritti inviolabili; nessuno che rispetti il dovere di solidarietà di cui parla l’articolo 2” della Costituzione.
Alla vigilia delle elezioni, vorrei dire ai candidati: fatevi conoscere attraverso le vostre politiche nei confronti dei disabili. Per noi elettori è l’aspetto decisivo. Occorre ricordare che se si vuole verificare il grado di civiltà di un Paese, uno tra i segnali più importanti è dato dal modo in cui sono trattati i più deboli. Firenze dovrebbe essere la città del Sindaco Nardella, che non lascia nessuno indietro e che abbraccia gli anziani – come afferma Funaro. Proviamo davvero a essere seri e intellettualmente onesti. Chiedo un impegno a che i disabili gravi, anziani e soli al mondo, magari vicini alla morte, possano continuare a restare nella casa (di proprietà pubblica) dove hanno vissuto, magari per oltre mezzo secolo, o per un’intera esistenza. Questo sarebbe un segno di civiltà, ma anche di rispetto verso quei valori della Costituzione a cui i politici dovrebbero sempre fare riferimento.
(1) Benedetta Albanese, Assessora Casa, lavoro, formazione professionale, diritti e pari opportunità, sicurezza urbana
venerdì, 7 giugno 2024
In copertina: Foto di Garik Barseghyan da Pixabay