Il progetto di Daniele Giuliani con gli utenti del Servizio di Salute Mentale Adulti
di Simona Maria Frigerio
Le istituzioni totali sono solamente un triste ricordo del passato?
In realtà tra Rsa, che spesso sono denunciate come lager o lager di lusso; amministratori di sostegno che si sostituiscono al presunto ‘beneficiario’ nelle sue scelte e gli erigono muri intorno invece di reti solidali di aiuto, ascolto e rispetto; case di reclusione e centri di ‘accoglienza’; reparti psichiatrici inseriti negli ospedali; la tendenza in molti Paesi a un ritorno all’elettroshock; e la sostituzione della camicia di forza con psicofarmaci sempre di nuova generazione, ufficialmente per ‘compensare’ il paziente, ma, a volte, che servono solo a trasformare i recalcitranti, i diversi, i non omologati in ‘collaborativi’, il sogno di Basaglia e le teorie di Erving Goffman o le denunce di Michel Foucault contro il ‘sorvegliare e punire’ paiono appartenere ancora al regno di eutopia.
Per fortuna esistono realtà spesso piccole, periferiche, isolate, come il Centro Diurno la Gabbianella di La Spezia (1) o il Servizio di Salute Mentale Adulti
di Firenze (quartiere 2) e Arca Cooperativa Sociale, che offrono percorsi alternativi, di accoglienza, ascolto e stimolo alla creatività per persone con disagio psico-sociale, persone che – come potrebbe capitare anche a ognuno di noi – si trovano a combattere contro malattie forse più subdole e indefinibili, ma non meno difficili da sopportare nella quotidianità di un mondo che respinge e si chiude di fronte a qualsiasi forma di diversità o difficoltà – psichica o fisica. Eppure essere un paziente, oncologico o psichiatrico poco importa, non dovrebbe privarci della nostra unicità e della nostra dignità di esseri umani.
È nel solco di una visione inclusiva e compartecipativa, dove il momento teatrale diventa un ponte tra chi sta sul palco – e soffre di una forma di disagio psichico – e chi sta seduto in platea – ma non è detto che non abbia avuto o non avrà mai un’esperienza simile – che sabato 4 maggio è andato in scena un Pinocchio agito da 12 attori non professionisti (utenti del Servizio di cui sopra), diretti da Daniele Giuliani, che ha firmato anche costumi e maschere – sì artigianali, come ha modestamente ammesso lui stesso in scena, ma capaci di evocare con intelligenza e una punta di cattiveria (che soprattutto nella versione originale di Pinocchio, Collodi dimostrava di aver ereditato dai fratelli Grimm) il clima di una fiaba che è iniziazione alla vita ma anche ricerca di un proprio posto, originale e non riconciliato, nel mondo.
Grazie all’uso di un disegno sonoro e di immagini altamente evocative (il grillo, le meduse, la lapide, e così via) ci si tuffa con la fantasia sia nell’universo semi-onirico del burattino sia negli universi/mondo di persone, come noi, ma con una impercettibile diversa qualità nel sentire, nello sperimentare, nel socializzare, nel comprendere e/o interpretare ciò che ci circonda. E se alla fine Pinocchio termina la propria avventura ricongiungendosi a Geppetto: lo vediamo più consapevole e di nuovo se stesso, ma non per questo omologato pedissequamente a quella medietà che, spesso, è solo ipocrisia e acquiescenza e che ci rende massa informe e mai massa critica.
Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Affratellamento
via Giampaolo Orsini, 73 – Firenze
sabato 4 maggio 2024, ore 21.00
Pinocchio
da Carlo Lorenzini in Arte Collodi
regia e drammaturgia Daniele Giuliani
aiuto regia Stefano Bartolini e Gianluca Anziati
con gli utenti del Servizio di Salute Mentale Adulti
costumi Daniele Giuliani con il sostegno tecnico di Chiara Sabatini
maschere Daniele Giuliani con il sostegno tecnico di Gianluca Anziati
sound design Daniele Giuliani con il supporto di Ciro Scarito
musiche originali Andrea Allulli
coordinamento tecnico Daniele Giuliani, Anna Siani e Annamaria Asmodei
Produzione Arca Cooperativa Sociale – Sfumature in atto
(1) https://www.rumorscena.com/12/06/2022/la-mostra-del-camec-vola-sulle-ali-della-gabbianella
venerdì, 17 maggio 2024
In copertina: Foto di Niccolo Sierra (gentilmente fornita da Daniele Giuliani)