Un rapido tour artistico per i vostri prossimi viaggi culturali
di La Redazione di InTheNet
Come ogni anno, vi proponiamo una carrellata su alcune delle esposizioni che si terranno nel 2024, nelle maggiori metropoli europee. Nel caso non abbiate ancora progettato un weekend o un viaggio, saperlo potrà farvi venir voglia di esplorare altre mete o tornare in una città da rivedere con occhi nuovi.
Il viaggio non può che cominciare da casa, ossia da Firenze dove, a Palazzo Strozzi, prosegue (fino al 4 febbraio 2024) Anish Kapoor – Untrue Unreal, di cui abbiamo già scritto (1).
Prima personale in Germania per Mark Bradford – vincitore del Getty Prize 2024 – che esporrà, dal 6 settembre 2024 al 10 marzo 2025, a Berlino, nelle sale della Hamburger Bahnhof-Nationalgalerie der Gegenwart. Come di consueto, l’artista losangelino affronterà, con il suo tocco astratto e potente, una serie di tematiche scottanti, quali le migrazioni e la violenza (in mostra anche opere inedite). Stessa location, ma solo fino al 10 marzo 2024, per l’artista coreano Lee Ufan che presenta una cinquantina di opere pittoriche e scultoree che coprono cinque decadi di attività – tra monocromia, minimalismo e influenze à la Brâncuși, una mostra davvero perturbante.
E a Brâncuși dedica un’imponente retrospettiva il Centre Pompidou di Parigi (dal 27 marzo al 1° luglio 2024), intitolata Brancusi – L’art ne fait que commencer. In mostra circa 200 pezzi tra sculture, fotografie, disegni, film e documenti d’archivio per ricostruire il percorso creativo di uno tra gli iniziatori e maggiori esponenti di un’arte insieme minimalista e astratta, tanto da diventare espressione materica dell’evanescenza simbolista. Sempre nella capitale francese, il Musée des Arts premiers (o Arts et civilisations d’Afrique, d’Asie, d’Océanie et des Amériques),dal 6 febbraio al 10 novembre 2024, proporràun nuovo lavoro di Myriam Mihindou, un’installazione immersiva sonora nella cultura d’origine dell’artista franco-gabonese, che dialogherà con la collezione di strumenti musicali ospitati in maniera permanente nel Museo.E ancora un’altra donna, l’indimenticabile e indomita fotografa italiana Tina Modotti, sarà ospite dello Jeu de Paume, dal 13 febbraio al 26 maggio 2024. La retrospettiva metterà in mostra fotografie originali e negativi e ripercorrerà la vita e l’impegno politico e sociale dell’artista nativa di Udine.
A Londra va segnalata la ricorrenza del bicentenario della prestigiosa National Gallery che promette di regalare al suo pubblico dodici mesi di arte, creatività e immaginazione a partire dal 10 maggio 2024. Le celebrazioni “saranno parte di un ambizioso programma di eventi e mostre che si estenderanno dalla Galleria” all’intera nazione e, addirittura, all’intero globo terracqueo (con quel piglio trionfalistico da imperialisti che distingue i britannici) grazie a esperienze virtuali online (il che riduce di molto l’annuncio). Attendiamo il programma preciso – al momento ci risulta che presteranno 12 capolavori ad altrettante location in giro per la Gran Bretagna…
Decisamente più concrete un paio di proposte che potremo vedere a Madrid. Dal 2 febbraio al 5 maggio 2024 la Sala Recoletos della Fundación Mapfre ospiterà una retrospettiva dedicata all’artista bielorusso Marc Chagall, intitolata Un grito de libertad – come sempre in delicato equilibrio tra surrealismo, espressionismo russo e cubismo. Medesime date e location per la mostra dedicata al fotografo svedese Christer Strömholm, celebre per i suoi ritratti in bianco e nero ed esponente della street photography. In mostra 150 scatti quasi tutti copie dell’epoca oltre a materiali d’archivio, ma anche parte della sua produzione con il gruppo tedesco Fotoform – fondato nel 1949 da Otto Steinert, che tentò di riportare in auge la foto come mezzo espressivo artistico, grazie a un’estetica espressionista e al recupero di tecniche quali la solarizzazione e le stampe in negativo (già sperimentate con successo da Man Ray e Moholy-Nagy).
Nella deliziosa Lisbona segnaliamo l’iniziativa dell’Open House Lisboa, che si terrà nel weekend dell’11 / 12 maggio 2024, quando sarà possibile visitare, gratuitamente e senza prenotazione, i più bei palazzi della città lusitana. Tour guidati per godere appieno delle atmosfere di una tra le mete più vivibili e piacevoli del nostro Mediterraneo.
Chiudiamo con San Pietroburgo, dove una tra le realtà espositive più creative è l’Erarta Museum of Contemporary Art. Qui si susseguiranno due esposizioni da non perdere. Fino all’11 febbraio continua The Dark Prism,dedicata a Matushka Medous (pseudonimo di Anna Shishkina), artista, regista e fotografa d’arte attiva da oltre trent’anni, che ha fondato e dirige la Compagnia di teatro di strada Mr. Pejo’s Wandering Dolls. Le sue maschere e le due bambole sono semplicemente conturbanti. Dal 15 febbraio al 12 maggio 2024, sarà la volta del fotografo Alexander Dymnikov con la personale Structures. In questi anni abbiamo imparato ad apprezzare una nuova generazione di fotografi russi. Nei paesaggi e nei ritratti in bianco e nero di Dymnikov si scorge sempre un’idea, per questo i suoi soggetti si potrebbero definire intercambiabili: vi è un’architettura intellettuale che sottende la resa di un lineamento così come è l’impatto emozionale che affascina osservando una sua prospettiva.
(1) La nostra recensione della mostra fiorentina: https://www.inthenet.eu/2023/10/20/untrue-unreal/
venerdì, 19 gennaio 2024
In copertina: Foto di Wendy Corniquet da Pixabay