I ‘missili per i bambini’ e il doppio standard
di (e traduzioni di) Simona Maria Frigerio
In questi giorni gira sui social ed è stata pubblicata anche su Il Faro di Roma (1) la fotografia di Yitzhak Herzog, Presidente di Israele, mentre scrive un messaggio su una delle bombe che si presume saranno sganciate sulla Striscia di Gaza.
La fotografia non è ripresa da nessun media ufficiale. Perché non fa notizia? O perché è talmente scomoda che è meglio occultarla? Parrebbe la seconda visto che nemmeno i fact checker, solitamente in prima linea ad arrampicarsi sui vetri per confutare qualsiasi critica contro Israele (o il regime ucraino) al momento tacciono.
Eppure ad aprile 2022 tutti i media occidentali avallarono immediatamente la notizia che i russi avrebbero non solamente colpito Kramators’k con un missile Tochka-U, ma che avrebbero persino perso tempo o si fossero dimostrati così crudeli e machiavellici da scrivervi sopra: “Per i bambini” (2).
Ovviamente in pochi o quasi nessuno ha poi ripreso l’inchiesta del collega di Sky Tv dalla quale emergeva che “I numeri seriali sul missile… corrispondevano quasi a quelli di un missile lanciato dall’esercito ucraino nel 2015 contro la città di Alchevsk (caso documentato) – 9M979-1 Ш91579 in Kramatorsk e 9M979-1 Ш91565 in Alchevsk”. Missili, quindi, del medesimo lotto.
Aldilà della traiettoria balistica che, anch’essa, avrebbe confermato la versione russa, va detto che ciò che suscitò particolare indignazione fu proprio quel messaggio (a questo punto possiamo anche immaginare scritto da chi e perché).
Un messaggio che le popolazioni del Donbass avevano, in realtà, già ricevuto dal Governo di Kyiv – visto che, come denunciava David Cacchione (il leader del gruppo Banda Bassotti, impegnato a portare aiuto alla popolazione del Donbass fin dal 2014): prima dell’Operazione Speciale già si contavano «14mila morti di cui 300 bambini in 8 anni» in quelle regioni. E nonostante oggi molti media cerchino di riscrivere la storia, era il Corriere della Sera in tempi non sospetti (3), ossia il 22 gennaio 2019, a riportare la denuncia dell’Onu: “Dall’aprile 2014 alla fine del 2018 sono state quasi 13 mila le vittime della guerra nel Donbass. Lo ha reso noto la missione di monitoraggio per i diritti umani delle Nazioni Unite in Ucraina. Nello specifico, i civili rimasti uccisi sarebbero 3.300, oltre a 4 mila soldati ucraini e 5.500 miliziani separatisti. In aggiunta, un numero di persone fra le 27 e le 30 mila sono rimaste ferite nel corso del conflitto armato”.
Numeri che ci fanno comprendere quanto abbiano sofferto i cittadini di Donetsk e Lugansk, ma nulla in confronto ai dati che arrivano dalla Palestina: 21.110 palestinesi uccisi tra i quali 8.800 bambini, 6.300 donne, 3.111 medici e operatori sanitari, 40 addetti alla protezione civile e oltre 100 giornalisti.
Quel missile su Kromators’k causò la morte di 11 persone tra cui 3 bambini e il ferimento di una sessantina. E fu una delle pedine giocate dall’Occidente per rinfocolare la russofobia.
Il New York Times, lo scorso 21 dicembre, ha rivelato che bombe da 910 kg sono state sganciate da Israele nel sud di Gaz, proprio là “dove Israele aveva ordinato ai civili” palestinesi “di dislocarsi per la loro sicurezza. Mentre bombe di tali dimensioni sono state usate da diversi eserciti occidentali, gli esperti in munizioni affermano che mai le forze armate statunitensi le hanno sganciate in aree densamente popolate” (4). E i numeri dei civili palestinesi massacrati da Israele lo comprovano.
Eppure quel gesto, quel messaggio, che avrebbe scritto il Presidente Herzog su missili di dimensioni ‘inferiori’ – dobbiamo ammetterlo – non ha suscitato interesse nella stampa, indignazione nella politica, una presa di posizione netta e chiara nella popolazione civile occidentale.
Come scriveva Antonio Gramsci l’11 febbraio 1917: “Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti”.
(1) https://www.farodiroma.it/gaza-il-presidente-herzog-firma-le-bombe-che-uccideranno-anche-donne-e-bambini-a-puccio/ , Palestine online: https://twitter.com/OnlinePalEng/status/1739972223358644447 e @Lowkey0nline, ospite del podcast MintPress News
(2) https://www.inthenet.eu/2022/04/10/la-guerra-della-propaganda/
(3) https://lepersoneeladignita.corriere.it/2019/01/22/lonu-in-ucraina-13mila-morti-per-la-guerra-del-donbass/?refresh_ce-cp
(4) https://www.nytimes.com/2023/12/21/world/middleeast/israel-gaza-bomb-investigation.html
venerdì, 29 dicembre 2023
In copertina: L’immagine che sta girando sui social (particolare)