Il Teatro di Rifredi inaugura la Stagione con un testo di Rémi De Vos
di Simona Maria Frigerio e Luciano Uggè
Angelo Savelli alla regia e Ciro Masella sul palco si sono già confrontati con il cantore grottesco del cosiddetto declino dell’Occidente, Rémi De Vos.
In questo ultimo lavoro, la disfunzionalità di una coppia si fa allegoria delle insanabili dicotomie che dilaniano la Francia e, in senso lato, l’Europa.
Però il testo è del 2004 e si sente. Il Paese d’Oltralpe oggi deve affrontare ben altri ‘nemici’ che non l’ipotetico e anacronistico terzetto – fascisti, jugoslavi e arabi. Oggi la Francia è di fronte alla débâcle in Sahel e al rischio di de-industrializzazione nel caso debba finalmente pagare l’uranio nigerino per le sue centrali nucleari al prezzo di mercato (e non a quello di favore da Paese neocolonialista). La Francia vede oggi la sua destra vetero-fascista schierarsi al fianco di Israele nel genocidio dei palestinesi (come quella leghista italiana), creando un ponte inequivocabile tra vocazioni fasciste e neocolonialiste sulle due sponde del Mediterraneo. Oggi gli arabi di Francia non hanno più vocazioni integraliste (la barba e l’essere astemi del testo) quanto di riscatto socio-economico, come hanno dimostrato le recenti rivolte nelle banlieue, succedute ai mesi di scioperi e manifestazioni contro Macron di una Francia (bianca) sempre più povera, e cosciente di perdere i propri diritti perché i fondi statali sono diretti altrove – a foraggiare di armi l’Ucraina, in primis. E in questo bailamme manca l’attualità dello scontro tra il mantenimento della propria egemonia dell’élite statunitense, pronta a sacrificare l’alleato europeo pur di rimanere al timone di un mondo unipolare, e l’alleanza sino-russa che sta sgretolando l’immagine del ‘migliore dei mondi possibili’ (e dell’Europa Felix, à la Borrell) per edificare, su quelle macerie, un mondo multipolare.
Ovviamente non c’è nulla di tutto ciò in scena semplicemente perché il testo è datato e forse lo era perfino nel 2004 – quando in effetti già non esistevano più quegli jugoslavi (continuamente citati) che, grazie a Tito, furono in grado di essere una delle punte di diamante del pensiero e della pratica dei non allineati. A tratti si ha persino la sensazione che De Vos, aldilà del turpiloquio, voglia essere politically correct al punto da non osare parlare di serbi, croati o musulmani.
Questa coppia francese in scena, ossessionata dai propri 15 minuti di celebrità, intrisa di luoghi comuni, violenta anche nel linguaggio e istericamente tesa a farsi del male può solo parzialmente mostrare il volto feroce della Francia, il Paese dove il 16 ottobre scorso Mariam Abu Daqqa, femminista e attivista palestinese di 71 anni, che doveva partecipare a una conferenza di pace a Tolosa, è stata arrestata alla stazione di Marsiglia, ha ricevuto un ordine di espulsione ed è stata minacciata di essere rimpatriata a Gaza (sotto le bombe dell’unica ‘democrazia’ del Medio-Oriente).
L’attualità sta costruendo la storia o, come ha affermato il Presidente cinese Xi Jinping, stiamo assistendo a un’accelerazione dei cambiamenti geo-politici e strategici come non si vedeva da secoli. Difficile quindi per qualsiasi testo teatrale starle al passo.
Restano l’ottima prova attorale di Ciro Masella, la regia pulita di Angelo Savelli e una video scenografia essenziale e funzionale (di Giuseppe Ragazzini), in grado di ricreare atmosfere e rimandi (il circo/mondo, la giostra delle vanità, eccetera).
Molti i titoli in Cartellone da non mancare e gli spunti su cui riflettere.
Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro di Rifredi
via Vittorio Emanuele II, 303 – Firenze
domenica 19 novembre 2023, ore 16.30
Ciro Masella e Leonarda Saffi in:
Occidente
di Rémi De Vos
traduzione e regia Angelo Savelli
video scenografie Giuseppe Ragazzini
musiche Federico Ciompi
costumi Serena Sarti
luci Henry Banzi
una produzione Teatro della Toscana
(prima nazionale)
Segnaliamo i prossimi appuntamenti serali:
Processo creativo di Alessandro Riccio (1°/3 dicembre 2023)
Every brilliant thing con Filippo Nigro (5/7 dicembre 2023)
I Promessi Sposi – Ovvero: questo spettacolo non s’ha da fare,regia di Angelo Savelli (15/16 dicembre 2023)
Fiesta con Fabio Canino(28 dicembre 2023/1° gennaio 2024)
Passport di Yllana (5/7 gennaio 2024)
L’amico ritrovato, regia di Angelo Savelli (26/28 gennaio 2024)
The Handke Project – Oppure giustizia per le follie di Peter di Jeton Neziraj (2/3 febbraio 2024)
Il tango delle capinere, con Sabino Civilleri e Manuela Lo Sicco, regia di Emma dante (15/17 febbraio 2024)
Lo spettacolo di Ballantini (1/3 marzo 2024)
Cosa Nostra spiegata ai bambini, di Stefano Massini con Ottavia Piccolo (9/10 marzo 2024)
Scarafaggi – Across The Beatles con Eugenio Nocciolini (22/23 marzo 2024)
Io non so chi sei, regia di Angelo Savelli (5/13 aprile 2024)
Dramma Industriale, regia di Giovanni Ortoleva (3/4 maggio 2024)
venerdì, 24 novembre 2023
In copertina: Occidente, Ciro Masella e Leonarda Saffi. Foto di Filippo Manzini (gentilmente fornita dall’Ufficio Stampa del Teatro della Toscana)