Quando si privilegia il processo al prodotto
di Simona Maria Frigerio e Luciano Uggè
Qualche mese fa avevamo incontrato Fabrizio Ajello nel suo studio (1) e chiacchierato dei suoi progetti artistici. Eccoci quindi in prima fila a vedere come l’idea dello stesso e di Francesco D’Isa si sia poi materializzata in Upside Down Wells, in ‘mostra’ all’interno della collettiva The Tilt if Time presso lo IED di Firenze.
Il progetto sulla carta era interessante, ossia affiancare a due artisti italiani un gruppo di studentesse dell’Istituto Europeo di Design che seguono i corsi per la curatela artistica. Ancor più interessante dal momento che Ajello e D’Isa avevano deciso di chiedere di più, ossia di coinvolgere le curatrici nel progetto stesso, condividendo anche i loro sogni.
Per circa due mesi, quindi, artisti e curatrici si sono incontrati scambiandosi frammenti di vissuto onirico – più tendente all’incubo (visti i risultati) che al sogno. Probabilmente complice il periodo buio che stiamo tutti vivendo, dopo gli anni di clausura pandemica, da questo brainstorming sono state partorite immagini abbastanza lugubri che, inserite come input in un programma di Intelligenza Artificiale, si sono trasformate in rielaborazioni che attingono all’iconografia di artisti ben noti. Da Hieronymus Bosch a Francis Bacon passando per le fantasie pop di Carlo Daniele Urgese; dall’Urlo di Munch all’Espressionismo di Fritz Lang in Metropolis; e ancora la tipica figura della dominatrice sadomaso, la maschera del cerusico, l’ossessione del doppio, il corvo come uccello psicopompo. La carrellata continua con una forma umana tra le fiamme molto V per Vendetta, il camuffamento animale (qualche anno fa portato in auge dalla serie fotografica Wilder Mann firmata da Charles Fréger), e la radiografia di un aracnide, animale fobico par excellence (insieme al serpente), oltre a suggestioni magrittiane; il tutto a metà strada tra il gusto macabro barocco di Joel-Peter Witkin e quello grottesco di Wes Anderson e Juman Malouf (in mostra anni fa alla Fondazione Prada con il caleidoscopico Il sarcofago di Spitzmaus e altri tesori).
Immagini tutte ben codificate, quindi, come ci si può aspettare sia da studentesse dello IED sia dall’Intelligenza Artificiale.
L’ultima parte del processo dovrebbe però essere l’opera d’arte in sé, ovvero la sublimazione del materiale più o meno originale fin qui prodotto in una rielaborazione unica e necessaria. Aver coinvolto le studentesse anche nella trasposizione delle immagini su parete ha funzionato?
A noi non sembra. Questi cerchi danteschi (i pozzi ‘sottosopra’ del titolo, ovvero lucernari conici inseriti nella controsoffittatura) in cui si avvertono più mani alle prese sia con le forme sia con la grafite sono insieme caotici e squilibrati. A volte si avverte la sicurezza della mente/mano che padroneggia prospettive ed espressioni, a volte ci si trova di fronte a tentativi tentennanti. In pratica e spiace scriverlo, il processo ha fagocitato il prodotto.
In mostra anche alcune serie di foto, corredate da pannelli fortemente demagogici – basti citare quello sulla minoranza russofona presente nelle Repubbliche Baltiche. Nello stesso non si fa presente che la stessa è oggetto di vessazioni dal 1992 e che le Repubbliche non rispettano i principi europei quando non rispettano le tradizioni, la cultura e la lingua di detta minoranza. Pensiamo a cosa succederebbe in Italia se vietassimo agli Altoatesini di parlare il loro dialetto o di gestire le loro floride finanze!
Sempre valida e interessante Chiara Bettazzi, anche lei presente nella collettiva e, contemporaneamente, allo Scompiglio di Vorno con l’installazione suggestiva ed emozionale, Reverse, di cui abbiamo scritto altrove (2).
L’esposizione continua:
IED
via Bufalini, 6R – Firenze
fino a giovedì 30 novembre 2023
orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 9.00 alle 18:00, chiuso mercoledì 1° novembre
(ingresso gratuito)
Upside Down Wells
di Fabrizio Ajello e Francesco D’Isa
esposizione parte della collettiva The Tilt of Time
(1) https://www.inthenet.eu/2023/06/02/fabrizio-ajello/
(2) https://www.inthenet.eu/2023/11/03/chiara-bettazzi-presenta-reverse/
venerdì, 10 novembre 2023
In copertina: Fabrizio Ajello e Franceso D’Isa, Boiling the Night (det.), 2023. Courtesy gli artisti I Ph. Leo Pasquinelli