Un viaggio nella video-arte
di La redazione di InTheNet
A volte accade, a volte ci si incontra e le strade possono correre, almeno per un tratto, parallele.
Accade in questi mesi con Francesco Angiolini, il nostro ‘crazy tripper’ che ci sta portando in giro per il mondo; accadrà dal prossimo anno con le clip onirico-ironiche del compositore, chitarrista, performer, regista e videoartista, Stefano Giannotti – in grado di spaziare dalla radio-art al teatro-danza, dalla musica da camera a quella orchestrale e di utilizzare la sua vena surrealista anche per composizioni perturbanti di immagini e suoni che creano percorsi di senso ai quali, speriamo, i nostri video/lettori si appassioneranno.
Ma incontriamo Giannotti come compositore e musicista, prima di godere dei suoi lavori, e partiamo dall’ensemble che ha fondato nel 2010, OTEME – Osservatorio delle Terre Emerse, con il quale nel 2019 ha vinto il bando Della Morte e del Morire – ideato dall’Associazione Culturale Dello Scompiglio (di Vorno), realtà poliedrica che questa Redazione segue spesso vista la sua offerta qualitativamente valida in un territorio, come quello lucchese, ricco di realtà artistiche che la politica locale, però, non riesce o non vuole valorizzare. Di quella performance musicale, che si è poi trasformata in un CD, intitolato Un saluto alle nuvole, “opera incentrata sul tema della morte, attraverso le testimonianze del personale infermieristico dell’Hospice di San Cataldo di Lucca”, vi regaliamo Chiudere quella porta (Close That Door), dal vivo:
Ma passiamo a uno tra i capolavori di Prokof’ev: Pierino e il lupo. Nel 2018 Giannotti ci regala The IFUGAO Cloud, una composizione orchestrale ispirata ai ritmi della provincia filippina di Ifugao mixati con tecniche proprie del canone occidentale:
Ma andiamo oltre. Come radio-artista Giannotti è in grado di creare una partitura sonora, testuale, rumoristica e una drammaturgia originale, da recitare, eseguire, registrare, mixare e montare appositamente per la radio. I suoi lavori sono stati prodotti “per e in collaborazione con: RAI Radio Uno, RAI Radio Tre, O.R.F., Radio France Culture, WDR Köln, Sender Freies Berlin, Deutschlandradio, Saarländischerrundfunk, Südwestdeutschrundfunk, Polskie Radio, Magyar Radio, YLE, Australian Broadcasting Company”.
La più recente tra le produzioni radiofoniche, targata 2023, è Populist Radio, in cui Giannotti utilizza i meccanismi della propaganda populista – i toni enfatici o lacrimevoli, le crociate, le promesse spropositate, ma anche le fake news – per costruire un programma radiofonico tanto verosimile quanto lo fu la Guerra dei Mondi di Orson Welles, in cui mixa sagacemente e con una buona dose di ironia, monologhi autentici di politici e pubblicità demenziali, istruzioni survivaliste di epoca maccartista sui bunker anti-atomici e stralci da film horror e cartoon. Un mix che è poi contaminato dalla musica e da una rumoristica ad hoc, mixato e montato per creare un’opera dell’arte dell’ascolto – a tratti grottesca, a tratti di un’irresistibile ironia:
https://www.hoerspielundfeature.de/populist-radio-100.html
Per comprendere ancora meglio queste ‘metafore sonore’, che Giannotti è in grado di ideare, vi proponiamo anche Animal Farm – un lavoro del 2021, composto da 10 short, che è sia un “micro concept album” sia un “divertissement”:
https://www.hoerspielundfeature.de/wurfsendungs-serie-animal-farm-100.html
Se non bastasse, Giannotti è anche un autore prolifico di testi, che poi monta con musica, suoni e rumori e dirige con uno stile fortemente surreale e, nel contempo, sottilmente ironico, come in Geologica (che vi invitiamo a leggere), del 2007:
http://stefanogiannotti.com/en/script/geologica/
Ma Stefano Giannotti è altresì video-artista e, tra i primi esempi di opere in tale settore, ci piace rivedere e proporvi Matilde e l’organetto (del 2006), in cui si respira l’aria delle Simpatiche canaglie:
Negli anni lo stile di Giannotti si è raffinato, prosciugato, arrivando fino all’essenza stessa del messaggio e del suono. Un ottimo esempio di questa evoluzione creativa è Blu Marrone, del 2018, con la musica tratta dal CD Il corpo nel sogno, THE BODY IN THE DREAM di OTEME):
L’ultimo step è The Remixed City: clip che uniscono la capacità di costruire un oggetto artistico bidimensionale (con musica/suoni e immagini) in grado di trasportare in una terza dimensione, immaginifica, e in una quarta, liminale, ossia perturbante. Giannotti sembra aver trasposto l’associazione di idee o il flusso di coscienza interiore dei modernisti inglesi del Novecento in una dimensione altra, che pur privilegiando l’immagine è nel contrappunto con il dettato, la musica o la rumoristica che assume quel significato, vicino all’umorismo pirandelliano, che pensiamo sia insieme arguto e godibile. Buona visione!
Se volete approfondire, vi rimandiamo al sito dell’artista, che contiene molte altre chicche da vedere e ascoltare: https://stefanogiannotti.com/it/
venerdì, 10 novembre 2023 (pezzo aggiornato il 16 gennaio 2024)
In copertina: L’artista, Stefano Giannotti