Il crimine organizzato minaccia gli spazi comunitari
di La Redazione di InTheNet
Il Movimento delle Donne in Difesa della Madre Terra, al termine della IV Assemblea, il 18 settembre scorso ha pubblicato una vibrante denuncia circostanziata sulle violenze perpetrate nelle varie regioni abitate dagli zapatisti.
A Cho’l, nella regione di Palenque, donne provenienti da diversi Paesi – Argentina, Uruguay e Stati Uniti – e regioni messicane si sono autoconvocate per “compartecipare tenerezza e speranza, nonostante il panorama desolante” nel quale si stanno muovendo e i pericoli quotidiani che minacciano la loro integrità di donne e persone (1).
Nella Región Altos, oltre al fatto che il crimine organizzato cerca alleanze all’interno delle “comunità offrendo il proprio appoggio nella risoluzione dei conflitti per la terra per potersi inserire nei territori”, ciò che preoccupa è la crescita del settore turistico che ha “provocato scarsità idrica, aumento dei prezzi degli alimenti e degli affitti”.
Nella Región Zoque preoccupano sia l’aumento dei casi di violenza, sia l’alcolismo e la prostituzione. Inoltre si denuncia la “minaccia mineraria. La Fortun Bay, impresa canadese di proprietà di Wade Dawe, sta inviando i propri agenti, avvocati, geologi e ricercatori con l’intenzione di rimettere in funzione la miniera a cielo aperto”. Già nel 2019 era stata bloccata l’attività della Linear Gold, del medesimo Wade Dawe.
Nella Región Cho’l-Tseltal è l’abbandono della terra da parte delle giovani generazioni a causare le maggiori preoccupazioni, insieme all’aumento della criminalità.
Nella Región Costa si registra, al contrario, un aumento dell’immigrazione con la contemporanea militarizzazione del territorio a opera della guardia nazionale. Si fa altresì presente che sta proseguendo l’applicazione del cosiddetto “derecho de vía”, ossia l’espropriazione di “20 metri di terra per costruire il percorso del Tren Transísmico (2)”. Vi sembrano pochi 20 metri? In realtà per contadini e abitanti locali potrebbe significare la perdita dell’abitazione o di un piccolo pezzo di terra per la sussistenza. Nella regione proseguono anche altre lotte come quella contro le aziende avicole che contaminano il rio San Diego.
Le rappresentanti provenienti da Abya Yala, durante l’incontro, hanno sottolineato che la lotta delle donne riguarda tematiche diverse, quali lo “sfruttamento della terra, gli idrocarburi, le compravendite immobiliari, la crisi idrica, la difesa” del territorio.
Nonostante le organizzazioni criminali e la migrazione dei giovani verso le città, le donne riunite a Cho’l affermano di voler proseguire con le loro iniziative di lotta per la libertà e la difesa dei diritti delle donne e delle comunità locali “con forza, allegria, speranza, amore e molta dignità” – tutti aggettivi decisamente in controtendenza rispetto ai messaggi bellicosi dei poteri forti contro i quali si scontrano.
(1) Si veda il pronunciamiento in originale: https://ladekonstruccion.mx/2023/09/18/de-la-iv-asamblea-del-movimiento-de-mujeres-en-defensa-de-la-madre-tierra-y-nuestros-territorios/
(2) Si veda anche: https://www.meganoticias.mx/tuxtla-gutierrez/noticia/poblacion-en-huixtla-se-opone-al-paso-del-tren-transismico/456339
venerdì, 13 ottobre 2023
In copertina: Foto di Alan De La Cruz da Pixabay