Ieri come oggi?
di Maurizio Prescianotto
Scopriamo le differenze, in Italia, tra il 1941-45 e il 2022-23 nel fare guerra alla Russia
Smemorati, co-responsabili, ir-responsabili, col gioco dei ʻbuoni contro cattivi’ sono ritornati al VIAlibera tutti i nazifascismi.
Alcuni spunti per comprendere come e perché dopo 80 anni Italia, Europa e USA siano ancora in guerra contro la Russia e per smarcarsi dall’acritico bombardamento mediatico sulla retorica AGGREDITO/AGGRESSORE che ne giustifica i costi alla pubblica opinione col FASCInO del neoNAZISMO senza socialismo. Dove si combatte? Donbass/Crimea davanti Volgograd/Stalingrado, non ai confini d’Italia/UE sulle Alpi o sui Carpazi. Qual è il pretesto del contendere? L’integrità statuale Ucraina. Dagli accordi di Yalta 1945 con USA e GB l’Ucraina era integrata all’URSS (dopo l’occupazione nazifascista 1941-44), che ne definirà i confini, unendo al 40% di territori russofoni (18 dei 42 milioni totali di popolazione) le altre componenti. Si tratta degli stessi decisori che a Yalta definirono l’Italia senza Mentone e Istria, occupandola con basi NATO. Dopo 18 mesi di guerra chiedersi ʻperché?’ serve a interpretare i possibili esiti, le ricadute e a valutare l’affidabilità dell’apparato politico/mediatico che ci ha trascinato ancora in guerra. Le fonti sono i testi citati e Wikipedia.
1. Dichiarazione di guerra
IERI: 22.06.1941
Il Presidente del Consiglio del governo fascista italiano Benito Mussolini con l’unanimità di Camera dei fasci e delle corporazioni e Senato del Regno consegna la dichiarazione di guerra all’ambasciatore dell’URSS/Russia. L’Italia era già in guerra dal 20 giugno 1940 con le Potenze dell’Asse: 3° Reich Germania nazista, Romania, Ungheria e Giappone.
OGGI: 24.02.22
L’entrata in guerra contro la Federazione Russa AGGRESSORE viene dissimulata alla pubblica opinione e promossa come “aiuto all’Ucraina Paese AGGREDITO”. Col sostegno parlamentare unanime al governo repubblicano, che dovrebbe ripudiare la guerra in base all’articolo 11 della Costituzione italiana, si vota la fiducia all’ineletto Presidente del Consiglio ex banchiere Mario Draghi. Il sostegno alla guerra continua anche dopo le semi-disertate (ha votato il 50% degli aventi diritto) elezioni del 22 ottobre 2022, che fanno affermare a capo del governo ʻIO SONO GIORGIA Meloni’, già ex fascista MisSIna fino al 1995. L’Italia si attiva al comando della NATO in difesa dei valori €$£ dell’Occidente (Draghi docet). Dopo 80 anni, immemore della sconfitta, si sostiene la guerra alla Russia con un governo fascista e senza opposizione che primeggia nel volere e finanziare la guerra.
2. Leggi fasciste e farlocca democrazia
IERI: 1926/38
Il governo promulga le leggi fascistissime che aboliscono e perseguono il dissenso politico-sindacale, vietano l’uso della lingua e la cultura delle minoranze etniche; aboliscono e controllano la libertà di stampa e insegnamento, definiscono e discriminano su base razziale.
OGGI: 2014/22
L’Italia, che costituzionalmente da articolo 6 riconosce e tutela le minoranze, rimane indifferente al colpo di stato del 2014 a Kiev ispirato all’ucronazista Stepan Bandera, alleato di Hitler, e organizzato dall’intelligence US (costo 5 miliardi di dollari) con il Segretario di Stato Victoria Nuland che disse “si fotta la UE” (Atilio Boròn, Contropiano). Il governo ucronazista inibisce l’uso pubblico della lingua e cultura russofona, ne vieta la rappresentanza politica, ne brucia i libri, rinomina la odonomastica, perseguita gli ortodossi e demolisce i monumenti. Inoltre, intimidisce e perseguita con gruppi paramilitari ucronazisti il 40% di popolazione ucrorussofona, che in risposta organizzerà in Crimea il referendum per l’autodeterminazione: le manifestazioni vengono soppresse nel sangue, a Odessa si hanno 42 morti e 174 feriti mentre la repressione militare del Donbass conta 14 mila civili uccisi (Franco Fracassi).
3. Istituzioni Internazionali e fascismo
IERI: 1919/41
La Società delle Nazioni (60 Stati), fondata a Parigi dopo la 1^ Guerra mondiale, mai interviene per sanzionare le leggi fascistissime e viene sostituita dall’ONU nel 1945. l’Italia e gli altri paesi NATO, dopo la caduta dell’URSS nel 1989, divengono i dispensatori di patenti nel riconoscimento dei diritti umani e giustificano le risoluzioni di condanna all’ONU, supportate da orchestrate campagne mediatiche per avviare rivoluzioni arancioni eterodirette, come in Ucraina, oppure “missioni di pace” contro gli “imperi del male” di turno, sganciando “bombe intelligenti” in Iraq, Jugoslavia, Afghanistan, Libia, Siria, eccetera.
OGGI: 2022
Stavolta la condanna ONU e le sanzioni non funzionano e la guerra alla Russia AGGRESSORE appare ai paesi BRICS++ come provocata dal presunto AGGREDITO e dall’espansionismo NATO che installa basi militari ai confini russi. Il delegittimato Occidente ormai estorce le adesioni di condanna col ricatto finanziario o la forza militare. L’ONU, ridotta a un inutile palcoscenico, dopo l’ingiustificabile rappresentazione del 5 febbraio 2003 del generale Colin Powell (US) sulle inesistenti armi di distruzione di massa in Iraq, è in attesa di ridefinizione.
4. Eserciti. La guerra costa vite e risorse
IERI: 1941
L’Italia invia il corpo di spedizione ARMIR di 220 mila uomini a supporto dell’Operazione Barbarossa (Ronald Seth) che invade l’URSS e combatte fino al Donbass/Stalingrado per l’accesso alle risorse energetiche. Resteranno uccise 100mila gavette di ghiaccio (Giulio Bedeschi). Nel 1943/45 l’Italia perderà la guerra e 300mila militari. Inoltre, moriranno 100mila civili sotto i bombardamenti Alleati.
OGGI: anno 2022
L’Italia è tra i primi 10 finanziatori: 76 miliardi di euro l’aumento dei costi energetici (Adnkronos), 17,5 milioni di dollari stanziati per l’emergenza umanitaria, 800 milioni di dollari spesi in armi e addestramento (Osservatorio Milex). Inoltre invia mercenari, intelligence, sequestra beni/crediti/depositi russi, sanziona l’import energetico e l’export. Ad agosto 2023 la spesa militare totale è di 71 miliardi di dollari: US 45, UE 20, UK 6, che equivalgono a 4 miliardi di dollari al mese. L’esercito ucraino mobilita 800 mila uomini (tra i 18 e i 60 anni) di cui finora 400 mila sono morti. L’esercito russo conteggia l’enorme numero di mezzi ucraini e NATO distrutti: 458 aerei, 246 elicotteri, 11.315 carri armati, 1.144 lanciarazzi, 5.893 pezzi di artiglieria, 12.246 di altri mezzi (Douglas McGregor, ex consigliere del capo del Pentagono).
5. Nazifascismo buono se utile
IERI: 1917/20
Durante la Rivoluzione Sovietica le potenze occidentali di ltalia, GB, e US combattono i comunisti. Nel 1918 le truppe italiane (20mila) occupano il Tirolo-Innsbruck fino al sopimento della rivolta dei soviet comunisti a Vienna (I. Murber). In Ucraina si finanziavano le fazioni dei Russi Bianchi (zaristi) e dei Menscevichi contro i Rossi Bolscevichi, ma andò male. (Franco Fracassi) Negli anni 20 in Italia il Partito fascista fu anche finanziato nella presa del potere da US e GB per contrastare la rivoluzione comunista (Roberto Festorazzi, Gli USA e il Duce, Avvenire, 7.11.2015). Però nel 1936 l’Impero coloniale italiano, composto da Eritrea (1882), Somalia (1890), Tientsin Cina (1901), Libia (1911), e Isole Dodecaneso (1912), integra anche l’Etiopia strappandola all’influenza della Gran Bretagna e l’Italia diventa concorrente per il suo “spazio economico vitale”, e viene sanzionata dalla Società delle Nazioni. I fascismi si tollerano, ma i concorrenti NO!
Dal 1940 al 1945 l’Italia è in guerra per il suo “spazio vitale” alleata della Germania nazista di Hitler. Asceso al potere nel 1933, finanziato anche lui per l’anticomunismo da imprenditori e banchieri di US e GB. Le Potenze dell’Asse, dopo aver occupato l’Europa continentale, dichiarano guerra all’URSS per spartirsi le ricche risorse. Nel 1942/43, nella battaglia di Stalingrado, perdono 1 milione di uomini e numerosi mezzi, fallendo contro ogni aspettativa e compromettendo l’esito finale. Tra il 1943 e il 1945, si hanno gli accordi di Yalta tra gli Alleati, con US e GB che accorrono subito in URSS per condividere la vittoria e spartire le aree di influenza. Anche l’Italia viene assegnata e occupata da +100 basi NATO. (Franco Fracassi, The Italy Project. Storia dell’eversione atlantica tra mafie, terrorismo e massoneria).
OGGI: anno 2022
Sosteniamo e armiamo l’aggredito(?) governo ucronazista proNATO in guerra contro la Russia, seppure non più comunista, definita dal PENSIERO UNICO dei circoli finanziari NATO UE “Impero del male”, dimenticando quanto fosse fascista limitare la libertà di pensiero. Ci riproviamo, dopo aver fallito nel 1920 e nel 1943, e agli italiani si parla nuovamente dello “spazio vitale dei VALORI €$£ occidentali”, mentre i fondi finanziari US e gli oligarchi a essi collegati, lucrano nella svenduta Ucraina in terre, grano, risorse minerarie e laboratori militari farmaceutici.
6. Alleati ieri e oggi
IERI: 1941
A raccolta molti alleati europei di Italia e Germania contro la Russia.
1) Francia fascista di Vichy del generale Philippe Pétain, con la divisione SS Charlemagne che combatte in Russia e si ritira fino a Berlino difendendo la Cancelleria di Hitler nel 1945.
2) Olanda nazista del Nationaal-Socialistische Beweging (NSB) di Anton Mussert, Waffen-SS Westland, Nederlanders e la Henneicke Column investigativa per la cattura degli ebrei.
3) Belgio, Waffen-SS Legion Wallonie e Flanders col Partito Rexista di Léon Degrelle.
4) Danimarca con le Waffen-SS Wiking.
5) Norvegia coi Freikorps Waffen-SS Norwegen e Nordland, che combatteranno in Russia ritirandosi fino a Berlino nel 1945.
6) Romania del fascista Ion Antonescu, con il terzo esercito europeo dell’Asse sul fronte di Stalingrado.
7) Bulgaria col Movimento filofascista Zveno e la Bronirana Brigada corazzata integrata dalla Wehrmacht per la lotta antipartigiana.
8) Croazia di Ante Pavelić, Ustascia clerico-nazifascisti e SS Gebirgs-Division Prinz Eugen, che massacrano 700mila serbi; nel campo di concentramento di Jasenovac, 100mila, e in quello di Jadovno, 60mila.
9) Bosnia e Albania, musulmani e cattolici nelle Waffen-SS divisioni Handschar, Kama e Skanderbeg.
10) Paesi Baltici – Lettonia, Lituania ed Estonia, feroci combattenti nel 6 Armeekorps Waffen-SS dell’Obergruppen Führer, Walter Krüger.
11) Ungheria, Waffen-SS Grenadier division Hungaria.
12) Cechia e Slovacchia, integrate nel Reich dal 1938. I Cechi, ritenuti ʻingermanizzabili’, sono sostituiti nella Wehrmacht da tedescofoni fidati:
13) Alto Adige (IT), il leader SVP sudtirolese Silvius Magnago – che perderà una gamba;
14) Bucovina (RO);
15) Dobugia (BG);
16) Bessarabia (MD);
17) Sudeti (CZ).
18) Spagna del generale Francisco Franco, che ripaga i tutori e invia la divisione Azul sul fronte orientale.
19) Gran Bretagna, con la Waffen-SS Britische Commonwealth Korps di John Amery.
20) Finlandia, dal 1939 in guerra con l’URSS (patto Ribbentrop-Molotov), nel 1941 si allea alla Germania nell’assedio di Leningrado.
21) Svezia, formalmente neutrale. Invia in Finlandia 10mila volontari, materie prime, e fornisce corridoi di transito alla Germania contro l’URSS.
22) Serbia, reparti cetnici anticomunisti, 20 mila unità nella lotta antipartigiana.
23) Cosacchi Kuban (RU), 40mila combattono in Donbass, ritirandosi in Carnia (IT).
24) Ucraina nazista, con l’Organizzazione dei Nazionalisti Ucraini (OUN) di Stepan Bandera arruola 300mila unità: Waffen-SS Galizia, distaccamenti militari nazionalisti (VVN), confraternite dei nazionalisti ucraini (DUN), esercito di liberazione ucraino (UVV) ed esercito nazionale ucraino (UNA). Artefici di massacri (100mila polacchi) operavano anche nei campi di concentramento (ricordiamo Michael Seifert, soprannominato la ʻbelva di Bolzano’, 1943/45, ANPI Verona).
Va considerato che il Presidente statunitense Franklin Delano Roosevelt solo provocando il Giappone a Pearl Harbour convinse le imprese multinazionali a schierarsi contro le Potenze dell’Asse. Consentendo, però, di poter lucrare i profitti pagati dai governi nazifascisti alle fabbriche europee US fino al 1945 (Gore Vidal, L’età dell’oro). Il generale George Smith Patton della 3^ Armata statunitense, dopo lo sbarco in Normandia, fece ai media questa dichiarazione apertamente anticomunista: “questa guerra la vinceremo ma la combattiamo dalla parte sbagliata”, confidando fosse utile preservare l’esercito tedesco per la guerra fredda che sarebbe seguita contro l’URSS. Comprometterà la sua candidatura alla Presidenza statunitense ceduta al generale Dwight Eisenhower.
Nel 1944 è, infine, strano che la controparte tedesca, il generale Erwin Rommel, la cosiddetta volpe del deserto, durante lo sbarco degli Alleati in Normandia fosse in ferie, divenendo poi suicidato di Stato.
OGGI: dal Febbraio 2022
Con l’Italia sono 53 i Paesi occidentali alleati dell’Ucraina, che vantava il maggior esercito ex URSS d’Europa – dal 1991 armato e integrato nelle guerre NATO in IRAQ. Nel maggio 2022, ormai distrutto e con Kiev assediata dai russi, le trattative di resa si tengono a Istanbul. Per volontà NATO/UE, si prosegue, al contrario, la guerra fornendo, “fino a quando necessario”, armamenti, munizioni, addestramento, intelligence, e sostegno economico al regime del “comico servitore del popolo” Zelensky. Si confida nell’efficacia delle sanzioni e nel collasso economico russo. Tutti i Paesi europei, già coinvolti nell’Operazione Barbarossa nel 1941, finanziano l’Ucraina col bilancio UE e singolarmente. Il blocco NATO è guidato dagli US che, fino a luglio 2023, stanzia 113 miliardi $ (900 $ a famiglia). Finanziamenti lucrati da finanza, industria degli armamenti e – pare – anche dalla corruzione politica della Presidenza di Joe Biden con prove depositate al Congresso US di tangenti erogate dalle società Burisma (1, 2) e Wirelogic Technology – e il rollback 80% erogato, che rientra (Scott Ritter, ex Ispettore ONU). L’Illusione di sconfiggere la Russia anche stavolta sembra dimostrarsi fallace e i dubbi fondati.
7. Vincitori, vinti e vittime di guerra
IERI: 1940-45
I morti nella 2^ guerra mondiale:
Alleati
URSS Russia: 27 milioni
Rep. Pop. Cinese: 20 milioni
Gran Bretagna: 4 milioni 800mila
USA: 300mila (di cui 100mila nel fronte europeo)
Asse
Germania 3° Reich: 5 milioni
Giappone: 5 milioni
Italia: 300mila
OGGI: 2022
Facciamo combattere e sosteniamo 22 milioni ucrainofoni (centro/ovest) contro 18 milioni di ucraini russofoni (sud/est) che si devastano per conto terzi. Finora, dati ONU, almeno 1/3 della popolazione è fuggita: 7 milioni in Russia e 7 milioni in Europa. La corruzione dilaga. La leva obbligatoria estesa (18-60 anni) serve per ricostituire l’esangue esercito e diventa caccia ai renitenti nelle strade. I disertori spesso muoiono cercando di attraversare i confini mentre dilaga la corruzione negli Uffici di leva, dove l’esonero costa $$. L’abbandono dei morti al fronte è praticato dagli ufficiali per permettere allo Stato ucraino di non riconoscere le indennità ai familiari. Le bandiere bianche sono esposte dai reparti che disertano, consegnandosi ai russi. In rete, si vedono filmati di soldati feriti che devono dimostrare il danno per ottenere assistenza. Il corrotto mainstream censura tutto, distraendo dalla crudità della guerra. Perdite umane stimate finora (Nicolai Lilin, scrittore italiano di origini russe):
● Ucraini: 400mila (dal 6 giugno: 43mila)
● Consiglieri, ufficiali, tecnici e mercenari NATO: 20mila di cui 10mila polacchi
● Russi: stimati 40/80 mila (1⁄4 rispetto alle vittime ucraine)
8. Destinatari della distruzione di guerra
IERI: 1940/45
Si vede la distruzione, per la prima volta, di centri abitati civili europei a causa dei bombardamenti aerei sulle città.
OGGI: 2022/23
La devastazione tecnologica colpisce la popolazione di territori ai margini dell’Occidente per estendere i suoi domini.
9. Informazione e media
IERI: 1941
EIAR (radio) e MINCULPOP (MINistero CULTura POPolare) erano gli Apparati Ideologici dello Stato fascista (AIS) e organizzavano la propaganda per raccogliere l’adesione di 43 milioni di italiani.
OGGI: 2022
AIS: mass media, Tv, radio, stampa, internet diffondono il PENSIERO UNICO sui valori €$£ occidentali da preservare, considerato che “siamo il miliardo di umani eletti che vivono nel giardino, attorniati dalla giungla abitata dagli altri 7 miliardi” (Josep Borrell, Alto rappresentante dell’Unione Europea per gli affari esteri e la politica di sicurezza). Non necessitano di raccogliere in piazza le adesioni ma possono controllare ed emarginare il dissenso. Il Capitalismo della sorveglianza (di Shoshana Zuboff, UniLuiss) diffonde CONFORMISMO, INDIFFERENZA, ETERODIREZIONE alle classi sociali dominate. Affiancata ai mass media analogici, la potenzialità pervadente consentita dai potenti strumenti digitali – ICT internet e AI – sofisticati algoritmi di riconoscimento e orientamento individualizzato sui gusti, interessi e consumi. Anche la libera Wikipedia subisce la riscrittura filoatlantista censurata.
10. Industria e ICT
IERI: 1941
L’industria e la tecnologia italiane erano sovvenzionate dallo Stato fascista dopo che ne avevano finanziato l’ascesa al potere. I diffusori degli altoparlanti in ogni piazza d’Italia erano Marelli e la radio, un’invenzione del premio Nobel, Guglielmo Marconi.
OGGI
I media sono appannaggio dell’oligopolio Mediaset-RAI-Elkann&Co. e di imprese multinazionali US: il succitato “capitalismo della sorveglianza” dell’ICT internet. Autorizzati a lucrare sui proventi pubblicitari ma etero-diretti sui contenuti editoriali da diffondere, dettati dalle uniche fonti autorizzate dai centri decisionali globalisti dell’Occidente lib..ERO LIBERO. I fondi finanziari Blackrock e Vanguard [3° PIL mondiale FMI 15 mln$US (3)] controllano di fatto la politica/i politici con l’acquisto del debito pubblico degli Stati – ITALIA 2mila miliardi – e i pacchetti azionari delle principali Banche: Intesa, Unicredit, le imprese ENI, ENEL, Leonardo, eccetera.
11. Finanza
IERI: 1943
Perderemo la guerra nonostante la raccolta dell’ʻoro alla patria’ (35 tonnellate d’oro + 115 tonnellate d’argento) conferito – fin dal 1935 – dai cittadini italiani al Governo fascista. Dal 1945 l’Italia occupata dalla NATO ha versato oltre metà delle sue riserve auree totali, equivalenti a 2.452 tonnellate, all’estero: Federal Reserve US, 1.061,5 tonnellate; Banca d’Inghilterra, 141,2 tonnellate; Svizzera, 149,3 tonnellate. In Banca d’Italia restano 1.100 tonnellate.
OGGI: 2022/23
Il governo a guida ex fascista, senza opposizione parlamentare, storna 10 miliardi di Euro per il recupero del potere d’acquisto delle pensioni, destinandoli all’acquisto di armi per l’Ucraina. Con l’inflazione dei prezzi a +10%, causata dalle sanzioni e l’aumento dei costi di energia e materie prime, senza recupero del potere d’acquisto dei salari, i contratti di lavoro si precarizzano ulteriormente per abbassare il costo del lavoro. Le sanzioni alla Russia e il blocco dei suoi depositi in €$£ provocano la progressiva dedollarizzazione nei pagamenti internazionali decisa dai BRICS+Arabia Saudita e il fallimento di banche occidentali con la caduta del VALORE di €$£ negli scambi internazionali, non supportate dal deposito di riserve in oro.
12. Pace è guerra
IERI: 1941
ULTIMO NON ULTIMO Il duce dichiarava che si entrava in guerra per conseguire la PACE. Caduto il nazifascismo (1945) e le ideologie dell’anti-nazifascismo (1989) resta la banale storia sulle mascelle volitive di Benito e le accalorate arringhe di Adolfo coi metaforici treni che viaggiavano in orario. Il loro veniale errore sembra essere stata l’entrata in guerra – senza vincere in Russia, ma perseguendo autonomi interessi concorrenti alla parte sbagliata. Forse da conformati anticomunisti sarebbero rimasti autorizzati al potere come il generale Francisco Franco in Spagna (1936-1975) e António de Oliveira Salazar in Portogallo (1932-68) – morendo dittatori in carica.
OGGI: 2022
Si entra in guerra per conseguire la PACE. Uguale oggi come ieri… Per auto-immunizzarsi è necessario comprendere, contrastare e traguardare oltre. Le nostre vegliarde élite supportate da giovani conformati nelle sedi decisorie a-democratiche (FMI BCE WEF Davos ecc.) stabiliscono politiche che ne garantiscano la loro apicale persistenza e riproduzione. Ma ricette per superare il dilapidamento delle risorse causato dall’iperconsumo dissennato risulterà impossibile senza limitare la distribuzione ineguale e il profitto di lor signori. Come risulta inefficiente e finto-ambientalismo sostituire l’autoveicolo a motore termico con le batterie elettriche, sprecando energia per deambulare 80kgx5 umani – sempre con la tara di 2mila kg del SUV. Necessario innovare e contrastare l’entropia con modello bicicletta da 20kg: l’unico mezzo meccanico-analogico che migliora, finora, quintuplicando l’energia umana da 4 a 20 km/h (Ivan Illich, Elogio della bicicletta).
Perché non si investe per cambiare il paradigma, ripensando soluzioni efficaci, efficienti, modulari, flessibili, integrate, economiche, evitando di garantire profitti ai soliti secolari rentier, combattendo distruttive ed evitabili guerre?
Meditiamo
😉🤔
(1) https://www.farodiroma.it/hunter-biden-sotto-indagine-federale-ha-riconosciuto-che-burisma-vedeva-il-suo-nome-come-loro/
(2) https://nymag.com/intelligencer/article/hunter-biden-laptop-investigation.html
(3) https://www.leadershipmanagementmagazine.com/articoli/blackrock-vanguard-state-street-i-veri-padroni-del-mondo/
venerdì, 15 settembre 2023
In copertina: Foto di Amber Clay da Pixabay.
Nel pezzo: Il campo di concentramento di Auschwitz, foto di Dimitris Vetsikas; Money, foto di Kris – entrambe da Pixabay