La retorica degli spot green
di Luciano Uggè
Senza risalire fino ai rasoi a mano libera dei barbieri (che si ripulivano nella salvietta e si affilavano con la coramella), già mezzo secolo fa ai rasoi si cambiava la lametta e si teneva il manico, di metallo. Vent’anni fa gli usa e getta avevano manici di plastica e si cambiava la testina. Ma poi i rasoi, come qualsiasi altro oggetto figlio del consumismo, sono diventati sempre più ‘performanti’, essenzialmente per moltiplicare il numero dei consumatori: manici più ergonomici, trilama, quadrilama, cinque lame, e poi quelli adatti alle pelli sensibili, quelli che ‘seguono le curve’ (e quelle femminili e maschili non sono curve uguali), quelli per la peluria morbida e lunga e quelli per i peli corti e ispidi, quelli adatti per le ascelle e quelli perfetti per l’uomo che, quasi quarant’anni fa, non ‘doveva chiedere mai’. E così via.
In un modo o nell’altro anche il consumatore più ligio al risparmio, finiva in pochi mesi per non ritrovare la testina che gli serviva ed essere costretto a cambiare l’intero rasoio. Poi, per le donne, si sono moltiplicate le offerte esteticamente più accattivanti: multicolore, per adolescenti, usa e getta prima della spiaggia, sensitive, per sotto la doccia – oppure sul divano (così i peli li raccoglie il pantolone dell’ospite) – e via andare.
In quest’era in cui nessuno farebbe più uno spot the recita “Zoppas li fa e nessuno li distrugge” perché qualsiasi oggetto d’uso comune o prodotto tecnologico – dal grande elettrodomestico al piccolo rasoio, dalla smart tv allo smartphone – deve avere una scadenza limitata nel tempo (tipo il latte fresco che, altrimenti, caglia) proprio per favorire i consumi (e gli sprechi), ecco che il rasoio ritenta la strada della testina sostituibile venendo incontro alla moda ambientalista, molto sentita dalle giovani generazioni. E infatti, il rasoio che imperversa in tv ha colori pastello e le gambe e le ascelle sono soprattutto di ragazze giovani che possono credere, oggi, di fare la differenza – quando i loro nonni erano molto più ‘avanti’, cambiando solo la lametta.
venerdì, 18 agosto 2023
In copertina: Foto di WikimediaImages da Pixabay