Castiglion Fiorentino
di La Redazione di InTheNet
A circa 80 km da Firenze, in Val di Chiana, sorge su un colle verdeggiante Castiglion Fiorentino, nucleo abitato già in epoca etrusca (come hanno dimostrato alcuni scavi archeologici nell’area) e – allora come oggi – sulla strada che unisce e separa la città di Arezzo e il borgo di Cortona.
Dopo alterne vicende in epoca romana, Castiglione diventa libero Comune nella seconda metà del XII secolo e – con la sconfitta aretina a Campaldino (nel 1289) – passa sotto il dominio di Firenze, sebbene solo per un breve periodo dato che, già nel 1303, aretini e senesi lo riconquistano ribattezzandolo Castiglion Aretino; mentre nel 1344 cambia nuovamente ‘casacca’ trasformandosi in Castiglion Perugino – per passare definitivamente sotto il dominio di Firenze nel 1384 e assumere il suo toponimo attuale.
Dal 1764, dopo la lunga signoria dei Medici, il borgo diventa parte del Granducato dei Lorena e Pietro Leopoldo decide finalmente di far bonificare l’area palustre della Val di Chiana.
Nel mese di giugno una visita da queste parti permette di unire il piacere della riscoperta di un centro storico italiano, ben conservato, al gusto di riassaporare le tradizioni toscane.
Da vedere, oltre alla cinta muraria medievale con la Porta Fiorentina, che conduce direttamente nella zona centrale e più antica del borgo, l’alta Torre e il Casseretto – del quale restano i muri perimetrali e il pozzo, visibilmente molto profondo. Bello il panorama, mentre l’area verde è utilizzata per manifestazioni e degustazioni all’aperto.
Nella piazza principale, da notare le nove arcate delle Logge Vasariane (attribuzione tradizionale dovuta al periodo del restauro posteriore), datate 1513. Anche qui, molto suggestiva la vista panoramica sulla Val di Chiana.
La visita al centro storico si completa con un salto alla Pinacoteca e alla Chiesa di San Francesco – con annesso chiostro. Edificata su una precedente costruzione, a partire dal 1256, la chiesa mostra una caratteristica facciata in arenaria.
Tra le manifestazioni della tradizione toscana, ricordiamo il Palio, che qui si disputa ogni terza domenica di giugno. Il Comune informa che il “documento più antico a riguardo” è “un manifesto del 1833”. Dedicato alla Madonna delle Grazie del Rivaio, vede la competizione tra i tre Rioni (o Terzieri) in cui è suddiviso Castiglion Fiorentino: Cassero, Porta Fiorentina e Porta Romana. Tra le altre iniziative correlate, anche la Gara di Musici e Sbandieratori, che si svolge, però, il secondo sabato di giugno. Occasioni, entrambe, per comprendere meglio le tradizioni locali – che fanno parte delle radici e della storia toscana e sono tuttora molto sentite.
Nei dintorni, a circa 4 km di distanza, sorge, su un colle alto 364 metri con vista a 360°, il Castello di Montecchio Vesponi. Le visite guidate, su prenotazione, si effettuano ogni seconda domenica del mese (tranne in aprile). In ottimo stato di conservazione, è probabilmente il fortilizio medievale più interessante dell’Aretino, con una cinta muraria lunga 263 metri e una torre squadrata che svetta per una trentina di metri. E unirne la visita a un giro a Castiglion Fiorentino è un’idea da non scartare.
Il mese di giugno offre diverse manifestazioni in questa zona – adatte sia a un turismo più consapevole sia ai fiorentini, perché per una volta si dimentichino della Firenze/Mare.
venerdì, 23 giugno 2023
In copertina e nel pezzo: Foto di Simona Maria Frigerio, vietata la riproduzione