I limiti di una seconda produzione
di Luciano Uggè
La settimana scorsa abbiamo raccontato il dietro le quinte di uno spettacolo in fieri, Peter Pan nella rilettura di una giovane compagine teatrale italiana, Collettivo Fontana (https://www.inthenet.eu/2023/04/21/la-favola-nera-di-peter-pan/).
Come avevamo notato si vuole virare verso una favola nera per adulti ma le criticità rilevate permangono.
La scenografia, sebbene nello spettacolo sia scontornata da neon (che funzionano solo a tratti), non è visibile al pubblico – al contrario di una pedana inclinata che, soprattutto se aumentasse la pendenza durante lo spettacolo, renderebbe ancor più palese il destabilizzarsi delle relazioni sull’isola – e non restituisce nemmeno il senso di limite che un’isola (dal letterario Robinson Crusoe alla realtà della Casa di Reclusione della Gorgona) comunica all’immaginario collettivo.
Tra gli interpreti (segnaliamo la sostituzione di Sara Mafodda con Claudia Grassi e una tra le scene migliori, quella del maiale, che rammenta da vicino Il signore delle mosche), l’unico che spicca per doti attorali senza indulgere in una prestazione enfatica o ancora accademica è Aron Tewelde. Mentre il disegno luci rimane deficitario: pretendere che tutti e cinque gli interpreti calchino la scena/isola ha ovviamente un senso a livello drammaturgico ma allora devono essere le luci a delimitare gli spazi, a sottolineare i protagonisti di un dialogo, a creare le atmosfere per il procedere sempre più cupo dell’azione. E qui va anche notato che se si opta per l’azzeramento di musica e rumoristica, la partitura sonora che gli interpreti dovrebbero creare dal vivo dovrebbe essere intessuta di suoni, echi, suggestioni con ben altra resa.
Le ultime criticità riguardano la drammaturgia. La mancanza di un collante tra dialoghi e monologhi permane. Non si comprende il procedere dell’azione e tanto meno il perché del finale. La gelosia tra Lucy e Wendy appare posticcia e adolescenziale; il peso dell’assunzione di responsabilità non diventa mai il vero fulcro della narrazione – sebbene sia il nocciolo più interessante; le battute sulle ‘palle’ paiono l’inciso di uno spettacolo per bambini dimenticato in un discorso tra adulti; il ritmo non cambia e non si raggiunge mai un autentico climax. Le luci si spengono ma si fatica a capire il perché.
Lo spettacolo è andato in scena:
La Città del Teatro
via Tosco Romagnola, 656 – Cascina (PI)
venerdì 21 aprile, ore 21.15
Fondazione Sipario Toscana presenta:
Peter Pan
ispirato a Peter Pan di J.M. Barrie
un progetto di Collettivo Fontana
drammaturgia Flavio Murialdi
regia Caterina Dazzi
con Michele Eburnea, Luigi Fedele, Sara Mafodda (sostituita da Claudia Grassi), Aurora Spreafico e Aron Tewelde
costumi Francesco Fedele
responsabile di produzione Collettivo Fontana Valeria Bocchia
artwork e grafiche gbrlstrcx
photographer e videomaker Clara Borrelli
sostituzione e collaborazione all’allestimento Claudia Grassi
costruzione scene Luigi Di Giorno
si ringraziano il Teatro Villa Pamphili e Scuola di Teatro Centro Internazionale La Cometa
venerdì, 28 aprile 2023
In copertina: Foto di Clara Borrelli (Gentilmente fornita dalla produzione dello spettacolo)