Arrivano a Cascina due tra i jazzisti cubani più in voga
di Luciano Uggè
Debutta la prima edizione della breve rassegna This is Jazz! con due pianisti, Omar Sosa e Marialy Pacheco, proposti per un finale di stagione all’insegna della sperimentazione e della mezcla – non a caso, i prossimi appuntamenti vedranno protagonisti Jan Garbarek con il percussionista Trilok Gurtu (giovedì 13 aprile) e Steve Coleman con i Five Elements (domenica 30 aprile).
Due nativi cubani, sebbene Marialy Pacheco si sia trasferita da tempo in Germania e Omar Sosa non disdegni l’utilizzo di strumenti elettronici e abbia al suo attivo una lunga discografia con collaborazioni molto diverse tra loro per stile e provenienza geografica dei partner musicali (tra i quali si segnala il trombettista e flicornista italiano Paolo Fresu).
Un concerto, quello al quale abbiamo assistito, che si potrebbe definire a quattro mani e due piedi in quanto Omar Sosa utilizza il pavimento come strumento aggiuntivo, cadenzando ritmi che, in alcuni momenti, mirano a una frenesia controllata. Entrambi i pianisti lasciano molto spazio all’altro da sé: si ascoltano reciprocamente, si cercano con lo sguardo, si invitano a proseguire il tema appena abbozzato da uno o dall’altro, mirano a una sintonia che va oltre il gesto musicale.
Il primo brano è un susseguirsi di ritmi che si rincorrono – con la base elettronica di sottofondo che rimanda a immagini d’acqua, sulla quale scorrono le note liquide e, a volte, ossessive, al punto che Sosa a stento riesce a rimanere seduto. Il secondo brano, caratterizzato dalla ricerca ritmica di Pacheco è meno convincente, a lungo Sosa la segue con lo sguardo prima di cimentarsi anch’esso sulla scia di una proposta tematica che spesso sorvola invece di incidere. Pacheco tenta continui cambi di ritmo che paiono più un’incapacità di trovare il proprio ‘passo’ che non dissertazioni estrose o improvvisazioni su una base melodica.
Quando Sosa si esibisce da solista si nota uno smarcamento netto. Il pianista cubano ha in sé quel ritmo che parte dal corpo e al corpo ritorna (lo si vedrà anche nel finale con Pacheco che stenta a fare due passi di danza). Non è solo una questione jazzistica, bensì di respiro, di movimento del gesto nello spazio, di compartecipazione con lo strumento ma anche con la sala, di flussi di energie che vibrano e trascinano o semplicemente fanno ‘ambient’.
La musica scorre sempre rinchiusa in piccoli fraseggi che lentamente si adagiano sulla base elettronica, la quale a sua volta, pian piano, prende il sopravvento. L’abbraccio tra i due pianisti conclude la parte ufficiale dell’esibizione. Un concerto che, anche nel bis, non è sempre convincente, con la musica che sembra sempre un po’ imbrigliata, senza aperture spaziali a suggerire nuove strade aldilà di improvvisazioni abbastanza estemporanee e, forse, non del tutto consone alla predisposizione pianistica di Pacheco. Da plaudire, in ogni caso, la possibilità data al pubblico toscano di ascoltare musicisti di fama internazionale.
Lo spettacolo è andato in scena nell’ambito della rassegna This is Jazz!
promossa da Fondazione Sipario Toscana e Toscana Produzione Musica
La Città del Teatro
via Tosco Romagnola, 656 – Cascina (PI)
venerdì 17 marzo 2023, ore 21.15
Omar Sosa e Marialy Pacheco in concerto
I prossimi appuntamenti:
giovedì 13 aprile 2023, ore 21.15
Jan Garbarek in concerto
con il percussionista Trilok Gurtu
domenica 30 aprile 2023, ore 21.15
Steve Coleman in concerto con i Five Elements
Kokayi (voce), Jonathan Finlayson (tromba), Anthony Tidd (basso elettrico) e Sean Rickman (batteria)
venerdì, 7 aprile 2023
In copertina: Omar Sosa e Marialy Pacheco (in una foto gentilmente fornita dall’Ufficio stampa de La Città del Teatro)