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Uno dei pochi tratti di spiaggia libera nella zona di Caprioli
Da Pisciotta a Marina di Camerota: perché in futuro eviteremo il Cilento
di Simona Maria Frigerio e Luciano Uggè
Lʼultima volta che venimmo in questa zona, allʼestremo sud della Campania, era stato ucciso da pochi mesi Angelo Vassallo (https://www.fondazionevassallo.it/), il Sindaco Pescatore, il politico del PD che aveva saputo coniugare rispetto per lʼambiente e sviluppo sostenibile, sia in qualità di sindaco di Pollica sia, soprattutto, come presidente della Comunità del parco – organo consultivo e propositivo dellʼEnte Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Era il 5 settembre 2010 quando Vassallo fu assassinato con nove colpi di pistola. Si ʻsussurraʼ (sussurra perché dopo 12 anni ancora non esistono prove e nessun mandante o esecutore ci risulta condannato) che fu la camorra. Forse perché il controllo del porto era indispensabile allʼorganizzazione criminale per il narcotraffico ma, visto comʼè ridotta oggi la costa tra Pisciotta e Marina di Camerota, cʼè anche da dubitare che la speculazione edilizia e lʼaccaparramento degli arenili da parte dei bagni abbiano goduto della messa a tacere di una voce critica e di un’intelligenza politica lungimirante.
Dopo 11 anni torniamo quindi nel medesimo campeggio, in giugno, leggeri della nostra tenda, e troviamo bungalow raffazzonati che deturpano la macchia mediterranea un poʼ ovunque; unʼedilizia selvaggia che ha saccheggiato quasi ogni centimetro di suolo pubblico; mancanza di marciapiedi o viali a mare, che costringono a usare lʼautomobile anche per percorrere qualche centinaio di metri; unʼaria satura di smog che sembra di essere in Pianura Padana; la più assoluta mancanza di piani regolatori credibili e, ciliegina sulla torta, un mare ancora cristallino ma un ambiente marino ridotto a qualche pesce semitrasparente e a lunghe alghe marroni che, alla prima mareggiata, invadono la spiaggia per marcire al sole torrido di fine giugno.
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Il bene pubblico che qui sembra un miraggio. Gli operatori di settore si lamentano che sarà unʼestate di magra perché la mancanza del bonus vacanze porta molti clienti italiani a non andare in ferie (e però viene da pensare che incida maggiormente lʼaumento speculativo dei prezzi che sta generando lʼinflazione). Dopodiché, quasi contraddicendosi, lamemtano di non avere personale sufficiente a tenere aperto per periodi più lunghi (sebbene il reddito di cittadinanza, ammettano, non cʼentra visto che i giovani da queste parti vivono tutti in famiglia e, in generale, le famiglie sono tutte proprietarie della propria abitazione e con reddito). Non è dato sapere quanto li retribuirebbero ma, anche in Toscana, ormai si parla di 70 euro per 12 ore di lavoro.
Del resto, il bene pubblico non è solamente retribuire equamente e non ingenerare unʼinflazione speculativa (i pomodori a km 0 costano dai 2 ai 6 euro come a Milano), ma anche avere cura dei beni comuni (e Vassallo era strenuo difensore dellʼacqua bene comune).
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Qui gli ecomostri e gli edifici abbandonati sono lasciati a marcire sembrerebbe senza unʼidea programmatica di abbattimento; i pochi marciapiedi (come a Marina di Camerota) sono pieni di buche; mancano le rampe per le carrozzine; anche laddove si sono preservate le dune (che rimandano a quelle dellʼoasi della Lecciona, anchʼessa minacciata, in Toscana), i bagni hanno preso il sopravvento come cicatrici su un Parco Nazionale che assomiglia sempre più al lungomare di Rimini.
A sera, poi, nonostante il vuoto turistico, ci provano a pompare la musica a tutto volume creando inquinamento acustico in quelle baie che, un tempo, erano celebri per la loro quiete e bellezza naturalistica; mentre i lampioni sparsi ovunque trasformano la notte in giorno e lʼalone giallastro rende impossibile ammirare le stelle allʼorizzonte – esempio di inquinamento luminoso qui ancora più urticante. E registriamo infine la mancanza di pannelli solari anche sulle nuove costruzioni, malgrado lʼirradiamento costante tutto lʼanno – testimoniato da una vegetazione che, dove può sopravvivere, resta lussureggiante.
venerdì, 20 gennaio 2023
In copertina e nel pezzo: un tratto di costa del Cilento (foto di Simona M. Frigerio, tutti i diritti riservati, vietata la riproduzione).