…forse siete a Valencia
di Luciano Uggè
Il centro di Valencia e la vicina Alboraya, borgo agricolo che è ormai parte della sua area metropolitana, conservano il gusto delle abitazioni a due piani – in stile Far West – e delle ceramiche decorative che, come a Lisbona, ricoprono le facciate fronte strada di alcune case.
Ovviamente la tradizione risale all’epoca araba e si conserva fino a oggi grazie alla gilda di produttori locali dei comuni valenziani di Manises e Paterna, che utilizzano tuttora i metodi originali per la realizzazione di piastrelle, piatti e altri ninnoli, le cui forme – in alcuni casi – risalgono al XV° secolo.
Le azulejos spagnole rimandano ovviamente a quelle portoghesi ma qui si distinguono in tre tipi: le socarrat (con termine catalano che significa bruciato), ovvero piastrelle rosse e nere, con la pittura fatta a mano sulla piastrella, cotta in forno fino a quando il disegno si brucia nella creta (ossia nella arcilla); le maioliche azzurre di Manises e il verde y manganeso di Paterna (ma originale andaluso).
Prima di addentrarsi nella Ciutat Vella di Valencia, si può fare un giro in quella di Alboraya, che conserva un mix in via di estinzione, fatto di nuovi palazzi a uso residence soprattutto sulla costa con un lungomare orlato di palme lungo alcuni chilometri e il fulcro a Patacona, con i suoi ristorantini e bar; estesi appezzamenti agricoli di cipolle, patate e mandorle (in castigliano, chufas, e in valenziano, xufes), che servono per la composizione di una bibita famosa anche in Italia (sebbene passata di moda), ossia lʼorzata; e le ultime vestigia delle abitazioni a due piani coperte di azulejos (che, quando mancano, sono sostituiti da coloratissimi murales) ma che, purtroppo, stanno via via cedendo il posto ai condomini che crescono come funghi, rubando bellezza e originalità.
Vi consigliamo anche, se amate le maioliche, di visitare il Museo Nazionale della Ceramica González Martí – ospitato in uno tra i migliori esempi del Barocco/Rococò in Spagna: il Palazzo del Marqués de Dos Aguas con facciata scolpita nellʼalabastro, nel cuore della Ciutat Vella. Se volete fare un giro a Meninas, sappiate che i negozi di ceramica aprono generalmente nel tardo pomeriggio, così come Las Coves del Batà di Paterna – un piccolo museo con entrata gratuita dove si scopre che, nella zona, già in epoca musulmana alcuni abitanti vivevano in case sotterranee – nei giorni feriali è aperto solo dalle 17.00 alle 20.00.
venerdì, 23 settembre 2022
In copertina e nel pezzo: foto di Simona Maria Frigerio (tutti i diritti riservati, vietata la riproduzione).