Il PD promette. Mantiene mai?
di Luciano Uggè
Per l’ennesima volta il Partito Democratico cercherà di ottenere voti facendo leva sull’antifascismo – o sul ‘meno peggio’. Ma nel frattempo Enrico Letta, segretario del Partito, pensa di rilanciare una campagna elettorale tutta in salita investendosi della difesa di quelli che i colleghi dell’HuffPost titolano i ‘diritti civili’: “Temi come la legalizzazione della cannabis, il matrimonio egualitario, il fine vita non sono più un tabù per il principale partito della sinistra democratica e progressista”.
Possono crederci gli elettori del PD o quelli, più in generale, della sinistra che temono di ‘disperdere il voto’?
Vediamo quali sono le proposte di legge, reali, depositate in Parlamento e che il PD sostiene aldilà della retorica pre-elettorale.
Cannabis
Come spiegavamo mesi fa in https://www.inthenet.eu/2021/10/08/cannabis-legale/ il testo attualmente in Parlamento, e votato in Commissione Giustizia da Pd, M5S, Leu e Più Europa, “permette la coltivazione domestica della cannabis, sebbene limitata a quattro piantine femmine, a persone maggiorenni, per la produzione di sostanza stupefacente e del prodotto da esse ottenuto”. E però sarebbero previste ‘pene minori’ (non capiamo esattamente quali) per la ‘lieve entità’ (che, immaginiamo, resti a 5 gr come attualmente in essere per la cannabis ma che, a seconda del THC, potrebbe essere inferiore). Con tale legge sicuramente il contrasto alle mafie resta un’utopia.
Matrimonio egualitario
Esiste già una legge, la cosiddetta Cirinnà, voluta e votata nel 2016 dal Pd e Matteo Renzi – dopo lunghe trattative e con ampi stralci del testo originario – sulla Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e disciplina delle convivenze. Questa legge, considerata da ampi settori del movimento gay e lesbico un ‘aborto’, permette alle coppie dello stesso sesso di registrare la propria unione alla presenza di un ufficiale di stato civile ma non di unirsi in matrimonio “essendo previsto un istituto che, pur essendo un doppione, prevede una tutela solo parziale delle coppie omosessuali” (come specifica www.diritto.it). Tralasciando il fatto che il matrimonio implica la cosiddetta fedeltà a differenza di questo ‘istituto’, questioni ben più sostanziali rendono la Cirinnà l’ombra di un’unione civile. Il suo scioglimento, ad esempio, ha effetto immediato e non è previsto un periodo di separazione – basta che uno dei due contraenti comunichi all’ufficiale di stato civile la propria decisione. Resta altresì escluso il diritto all’adozione.
Eutanasia
Anche riguardo a questo argomento vi abbiamo già informati (https://www.inthenet.eu/2022/04/01/la-legge-sulleutanasia-odora-di-sagrestia/) ma ci teniamo a ricordare che la legge denominata Disposizioni in materia di morte volontaria medicalmente assistita, votata alla Camera e in attesa di passare al Senato (con il sostegno del PD) esclude dal suicidio medicalmente assistito tutte quelle persone che, sebbene affette da patologie irreversibili e sottoposte a gravi sofferenze, “non sono collegate a macchinari o non necessitano di trattamenti sanitari salvavita per continuare a respirare, nutrirsi o idratarsi”. Inoltre, a parte la procedura lunga e snervante, che abbiamo descritto nel succitato articolo, va sottolineato che la persona che voglia avere accesso alla ‘dolce morte’ deve rifiutare le cure palliative e, se non bastasse, dovrà trovare un medico disposto a effettuarla – dato che la legge consente il diritto di obiezione di coscienza e, come sanno le donne che abbiano avuto necessità di ricorrere all’interruzione volontaria di gravidanza, questo significa un ulteriore tour de force che, per un paziente allettato e/o terminale (senza cure palliative), può essere paragonabile solamente all’ennesima forma di tortura.
Passiamo all’investitura di Roberto Speranza, probabilmente a nuovo Ministro della Salute. Qualcuno può ricordare al Segretario Letta che grazie al succitato i lavoratori della sanità non vaccinati sono tuttora a casa senza stipendio? Di fronte all’evidenza dei fatti – che tutti si contagiano con il Covid, vaccinati o meno – gli stessi non andrebbero reintegrati dato che la nostra Costituzione, all’articolo 1, riconosce che: “L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro”?
Lo stesso Segretario dovrebbe spiegare come pensa di ottemperare all’articolo 11 della Costituzione che recita: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali” schierandosi con l’Atlantismo e il sostegno militare al regime di Zelensky. Basterebbe leggere il rapporto di Amnesty International per capire come qualcuno consideri gli elettori italiani così imbelli da non sapere che in Ucraina, il Paese faro della democrazia secondo l’Unione Europea e il Pd, Amnesty denuncia casi di tortura, violenza di genere, divieto di manifestare o esprimere le proprie idee, adunarsi, pubblicare informazioni a mezzo stampa, varie forme di repressione del dissenso, arresti e detenzioni illegali, e altro: https://www.amnesty.org/en/location/europe-and-central-asia/ukraine/report-ukraine/.
E chiudiamo con il reddito di cittadinanza che ormai difende solo il Movimento 5 Stelle. Alla sinistra andrebbe forse ricordato che quei miseri 500 euro (in media) di sostegno alla povertà non sono un premio per scansafatiche (anche perché un giovane disoccupato che viva con i genitori non li percepirà, dato che vale il reddito familiare) e nemmeno una forma di guadagno concorrenziale rispetto a uno stipendio (a meno di non ammettere che in Italia si percepiscono 500 euro mensili, il che equivarrebbe alla metà di un affitto medio in una grande città), bensì un’integrazione indispensabile per tutti coloro che sono in stato di disoccupazione e non percepiscano più o non abbiano diritto al sussidio, per persone affette da malattie debilitanti che impediscono loro di lavorare, con patologie psichiatriche, per tossicodipendenti, alcolizzati, vecchi con pensioni minime – ovvero coloro che abbiano un Isee inferiore a 9.360 euro all’anno. Pensare che il problema per l’economia italiana non sia il 2% del Pil annuo speso in armi ma l’obolo per i più poveri, è davvero di sinistra!
Perché nessuna dica, dopo, di non aver saputo prima. Per scegliere consapevolmente occorre innanzi tutto informarsi.
venerdì, 16 settembre 2022
In copertina: Foto di Gerd Altmann da Pixabay.