Un’altra Coltano è possibile
di Simona Maria Frigerio
A 110 Hertz, presso la Villa Medicea di Coltano, a ridosso di quelle aree parte del Parco di San Rossore che si vorrebbero trasformare nell’ennesima base militare – utilizzando (massima beffa) i fondi del PNRR per il green – domenica 17 luglio si susseguono le interviste a ospiti in presenza o in video per affrontare importanti tematiche, quali il contrasto alle mafie e i progetti indigeni di governo delle comunità zapatiste messicane.
Giulio Benigni, referente del Presidio Giancarlo Siani dell’associazione Libera di Pisa, è il primo ospite di Good Morning Coltano!, l’esperimento radiofonico del Festival. Libera nasce nel 1995 per educare alla legalità ed è tra i primi sostenitori del progetto di affidare ad associazioni e cooperative i beni requisiti alle mafie al fine riconvertirli in spazi e servizi alle persone – dal reinserimento lavorativo alla formazione e aggregazione giovanile, fino alla rigenerazione urbana e culturale. Tra le attività di contrasto alle mafie, Benigni ricorda anche quella di sensibilizzazione all’argomento nelle scuole e l’organizzazione di campi estivi per giovani e meno giovani. Inoltre, Libera collabora con altre associazioni sempre in progetti di denuncia e divulgazione delle attività illegali nei vari territori. E nessun territorio può dirsi esente da tali infiltrazioni. Con Lega Ambiente in Toscana, ad esempio, Libera sta raccogliendo (anche per diffonderli pubblicamente) i dati che hanno portato all’inchiesta Keu sullo smaltimento illegale dei rifiuti tossici provenienti dalle concerie di Santa Croce sull’Arno (per la cronistoria del caso e le implicazioni con la Ndrangheta, rimandiamo all’articolo dei colleghi di GoNews (1).
Dal nostro territorio solo apparentemente ‘verde’ si passa al Messico, dove Diana Itzu Luna del Colectivo Espacio de Lucha Chiapas, racconta in diretta – da San Cristóbal de las Casas – la sua esperienza di attivista. Itzu Luna fa presente che prosegue la guerra – anche se per volontà degli zapatisti senza uso di armi – tra le comunità autonome di stampo anarchico e il potere politico colluso con i narcos (l’EZLN, nel 2021, aveva denunciato le pratiche di Rutilio Escandón e Victoria Cecilia Flores Pérez, rispettivamente Governatore del Chiapas e Segretario Generale dello stesso). Nel periodo pandemico la ‘liaison’ tra autorità locali e criminalità organizzata ha ricominciato ad agire con pratiche violente contro le comunità – sabotaggi, rapimenti e uccisioni di membri del movimento di liberazione e delle organizzazioni e associazioni locali. Il nocciolo del contendere è filosofico e politico: la scelta degli zapatisti di sostenere l’autosufficienza alimentare, oltre a scuole e servizi sanitari autonomi improntati a tradizioni culturali autoctone, si scontra contro i Cartelli, che sono spesso la mano armata di un sistema capitalistico che non può accettare l’autonomia alimentare (al quale si oppone, ad esempio, agli OGM), o la salvaguardia della natura (impedendo progetti di sfruttamento delle risorse e dei territori, ivi compreso il turismo di massa).
Il pensiero e la pratica zapatista, sebbene non violenta, hanno una forza dirompente perché minano dalle fondamenta il nostro sistema socio-economico. Gli zapatisti, in gran parte, non votano, non credono ai partiti in quanto espressione di parte, si oppongono a colture non autoctone – che comporterebbe l’uso di semi modificati geneticamente, i quali li renderebbero dipendenti dalle multinazionali. Rifiutano le medicine di Big Pharma (in barba anche a quegli occidentali ‘buonisti di sinistra’ che vorrebbero imporre la vaccinazione al mondo intero con atteggiamento paternalistico/colonialista) e preferiscono che i loro figli crescano in scuole pensate per creare e rafforzare l’idea e la centralità di comunità autonome, invece dell’individualismo e dell’arrivismo. Comunità che perseguono sogni e obiettivi propri, senza l’ausilio di scambi in denaro. Viene da pensare a un celebre motto rimasto finora lettera morta e che, in Chiapas, è pratica quotidiana da oltre vent’anni: “Ognuno secondo le sue capacità, a ognuno secondo i suoi bisogni”.
A Coltano un altro mondo sembra ancora possibile.
venerdì, 19 agosto 2022
In copertina: Giulio Benigni, ospite di Good Morning Coltano!