Soft Skills but Strong / Harvest / Augmented me
di Simona Maria Frigerio
Oltrepassiamo, per una sera, i confini tra attore (nel senso di agente) e spettatore (nel senso di ricevente) di un messaggio predeterminato espresso in un linguaggio/disciplina – sia esso danza, teatro, musica o canto.
A Pergine oggi è andata in scena, attraverso le performance esperienziali di Elisabetta Consonni e di Sauf le Dimanche il ritorno alla normalità, intesa non semplicemente come vicinanza (dopo due anni di aberrante distanziazione o demonizzazione del senso di comunità, degradato ad assembramento) ma soprattutto come capacità di fidarsi e confidare nellʼaltro da sé. E se tra le spoglie del fastoso Palazzo Crivelli occorre allungare la mano per farsi trascinare al di fuori del tunnel, per riemergere dal buio “a riveder le stelle”; in piazza Municipio i Sauf le Dimanche invitano a trovare in ognuno di noi il gesto dellʼaccoglienza, la semplice stretta di mano che, per due anni, è stata soppiantata da asettiche gomitate o inchini orientali per noi avulsi di significato.
In entrambe le performance esperienziali lo spettatore/agente riacquista il gusto della propriocezione, della propria dimensione spaziale in un mondo non più ostile, del gesto che torna a dirigerci verso e non ci allontana più dallʼaltro da noi. E se Elisabetta Consonni ci invita a impegnarci per comprendere linguaggi diversi dal nostro – attraverso la deprivazione di un senso, il messaggio metaforico può andare anche oltre lʼesperienza contingente – in piazza Municipio, è un bambino di due o tre anni che ci fa comprendere quanto possa essere liberatorio e coinvolgente il gesto nello spazio soprattutto quando segua un ritmo. Il respiro della vita attraversa le membra ed è il tempo ritrovato che scorre nelle nostre vene, come nelle gambe di quegli uomini e donne che il 25 Aprile del 1945 tornavano a essere liberi.
Si cambia totalmente registro con Augmented me – drammaturgia, regia e scenografia di Mahnaz Esmaeili. Un lavoro che intreccia un sound design composto di musica e parole e una scenografia virtuale con la quale la danzatrice interagisce – in breve, una performance intermediale tecnicamente precisa, puntuale, coesa e pregnante. La prima parte fonde con sagacia tutti questi elementi: un io aumentato, un io travagliato si esprime e ci commuove attraverso la molteplicità dei linguaggi della scena intermediale, con fusione mirabile e compartecipazione interpretativa. Purtroppo, però, quando la narrazione da intimistica si fa aneddotica qualcosa si spezza. Il flusso di coscienza che come un grumo doloroso si scioglie di fronte ai nostri occhi cerca, dal quadro della stanza dellʼinfanzia in avanti, di trovare parole e spiegazioni che rendono la sezione successiva e il finale un lungo anti-climax spezzettato e poco coerente. I quadri smettono di fluire e dialogare, tornano a essere quadri a se stanti, tecnicamente ed esteticamente validi ma stanti a se stessi. Una caduta anche ritmica che non giova a un lavoro concettualmente/emozionalmente validissimo e che proprio nella parte iniziale mostra le potenzialità di un piccolo capolavoro.
Domani sarà un altro giorno in quel di Pergine… to be continued next week.
Pergine Festival 2022
Pergine, varie location
venerdì, 8 luglio 2022, ore 18.30
Palazzo Crivelli
Elisabetta Consonni presenta:
Soft Skills but Strong
ore 19.45
piazza Municipio
Sauf le Dimanche presentano:
Harvest
ore 20.30
Rimessa delle Carrozze
Mopstudio presenta:
Augmented me
regia e scenografia Mahnaz Esmaeili
musica Andrea Cera
sax tenore Damiano Grandesso
coreografia Tiziano Di Muzio
performer Bruna Cerasa
interaction designer & sound design voce narrante Salvatore Passaro
testo originale Sepideh Fallah Far
drammaturgia Mahnaz Esmaeili
voce narrante Cristina Pozzi
venerdì, 15 luglio 2022
In copertina: Foto di Tiziano Demuro per Elisabetta Consonni (gentilmente fornita dallʼUfficio stampa di Pergine Festival).