Il postino… di AstorriTintinelli
di Simona Maria Frigerio e Luciano Uggè
Una decade fa, per la Stagione Sperimentale Europea 2012, il Teatro della Contraddizione di Milano presentò l’iperrealista Don’t go out Mrs. Brown, espressione di un universo carico di paure – di e con un’eccellente Chiara Vallini.
Sulla medesima falsariga, dieci anni dopo, il Teatro Fabbrichino di Prato propone Con tanto amore, Mario, di e con Paola Tintinelli – giocato però più sulla fine delle ideologie e l’aberrante vuotezza esistenziale odierna che non sulle paure – vere o presunte ma sempre indotte dai mass media – che ci impediscono di vivere pienamente, proprie della performance di Vallini (e attuali più che mai in tempi di infoedemia).
Entrambi basati sulla mimica, entrambi agiti in scena e pensati da una donna (sebbene Tintinelli vesta i panni di Mario – ma avrebbe potuto essere Maria e il contenuto non sarebbe cambiato), entrambi sovrastati da voci, rumori, suoni, musiche, ‘interferenze’ off – un radiodramma, il meteo delle sciagure, un telegiornale.
In Con tanto amore, Mario una certa dose poetica à la Charlot si mescola con l’onirismo meneghino di Miracolo a Milano, uno tra i capolavori di De Sica (scritto da Cesare Zavattini), recentemente riproposto in televisione. E però sul palco vi è compianto e noia. Manca quel guizzo fantastico. Mancano l’inventiva iperrealista e le doti mimiche di Vallini.
Tintinelli mangia (nell’ordine: una banana, un panettoncino, beve da una bottiglia, si serve una ‘schiscetta’ di pasta spolverata di grana grattugiato al momento); pesca; timbra e consegna a se stessa lettere e cartoline (prima dell’avvento dei centri meccanizzati), oltre a tre pacchi. Si veste e sveste a più riprese, mima un rapporto sessuale con un baby-doll, tenta di segare un Big Jim e infine si seppellisce accendendosi un cero. Un inferno umano che si fa troppo ripetitivo e che, anche quando gli si riconosca che vuole esprimere proprio tale piattezza suscitando forse empatia, dopo una mezz’ora mostra le corde.
Finale con il funerale di Lotta Comunista e una tra le canzoni più amaramente sconsolate di Enzo Jannacci:
Lo spettacolo è andato in scena:
Teatro Fabbrichino
via Ferdinando Targetti, 10/8 – Prato
giovedì, 24 marzo 2022, ore 20.45
Con tanto amore, Mario
di e con Paola Tintinelli
produzione Compagnia AstorriTintinelli
venerdì, 15 aprile 2022
In copertina: Con tanto amore, Mario. Foto di Domenico Semeraro (gentilmente fornita dall’Ufficio stampa del Teatro Metastasio).