Italian photographer shines her light, NYC / Fotografa italiana s’illumina a NYC
by/di Pamela Goldman
(translation into Italian at the bottom of the page)
A long time Tribeca, NYC resident, Grazia Vita was born and raised in Tuscany, Italy. She studied photography at the prestigious International Center of Photography, The School of Visual Arts and NYU. Her images have been shown both in the US and internationally and are part of numerous private and public collections. Her photographs have also been published in Italy, Australia, Germany, Paris, Russia, Finland and in the US.
“I photograph because I want to capture the hidden beauty within everything I focus on. While the subject itself is less important, the feelings conveyed by my subjects are. I also feel that the most ordinary subject matter can be transformed into the extraordinary if viewed from a particular angle. My vision is to capture a moment in time where the tangible and intangible meet”.
Grazia’s work is inspired by “childhood memories, fantasies and dreams”, from where she creates a personal world where “magic and beauty co-exist”. Her photographs depict architecture, seascapes, landscapes, flowers and people. Using both black and white as well as color in her prints, it is the atmosphere that she captures with absolute mastery.
Grazia’s insight: in her own words
«What inspires me to create, is to capture the different moods created when there is an interaction between nature and man. These combined spiritual energies are created by the way the light and shadow come together to breathe life into a particular subject».
«Two photographers that have made a lasting impression are Giulia Cameron and Edward Weston. They both show the chief element in their creations».
«My personal philosophy of observing the world around me, is to enjoy looking at art where I am able to to connect to the work on a visceral level. This happens when the artist expresses his or her emotional life in their creations. The works of Goya, Picasso and
Frida Kahlo have taught me to look deep within and express from the sacred place of my soul. The most difficult part for me, is the constant struggle with an idea yet to be materialized and the ensuing isolation during this period».
The Artist’s role
«I believe the artist’s role in society is to be able to evoke in the viewer an intellectual/emotional dialogue to help promote self-awareness and a stronger connection to the ‘self’ in the viewer. The greatest compliment a viewer can give me is to say, “Your work speaks to me in a personal way”».
Grazia Vita’s photographs swept me off my feet and will be on view from March 25th through the summer.
This exhibit was compiled by Pamela Goldman, Curator and Founder of Museum Mile Contemporary, a non-profit institution.
To send a message to the artist or the administration click the link: www.museummilecontemporary.org
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Traduzione in italiano
di Simona Maria Frigerio
Pur vivendo da molti anni a Tribeca, un quartiere newyorkese, Grazia Vita è nata e cresciuta in Toscana. Ha studiato fotografia presso il prestigioso Centro internazionale di Fotografia della School of Visual Arts and NYU. Le sue immagini sono state oggetto di esposizione sia negli States sia a livello internazionale e sono oggi parte di collezioni pubbliche e private, oltre a essere state pubblicate in Italia, Australia, Germania, Francia, Russia, Finlandia e, ovviamente, negli Stati Uniti.
“Fotografo perché voglio catturare la bellezza nascosta in qualsiasi cosa sulla quale mi focalizzi. Il soggetto in sé è meno importante dei sentimenti che può veicolare. Percepisco che l’oggetto più insignificante può diventare straordinario se visto da una certa prospettiva. La mia idea è quella di catturare il momento preciso in cui tangibile e intangibile s’incontrano”.
Il lavoro di Grazia si ispira a “memorie infantili, fantasie e sogni”, dai quali trae un universo personale dove “coesistono magia e bellezza”. Le sue fotografie ritraggono architetture, paesaggi marini, panorami, fiori e persone. Usando sia il bianco e nero sia il colore, cattura con assoluta padronanza le diverse atmosfere.
La visione di Grazia attraverso le sue parole
«Ciò che mi ispira è catturare le diverse suggestioni che si creano dall’incontro tra natura ed essere umano. Le energie spirituali nate da tale fusione si creano grazie al modo in cui la luce e l’ombra insufflano la vita in un oggetto specifico».
«Due fotografi che hanno lasciato il segno, per me, sono Giulia Cameron ed Edward Weston. Entrambi mostrano l’elemento cardine nelle loro creazioni».
«La mia filosofia è quella di osservare il mondo intorno a me, godendo delle arti quando riesco a connettermi con le opere a un livello viscerale. Ciò avviene ogniqualvolta l’artista esprime la propria dimensione emotiva nelle sue opere. I lavori di Goya, Picasso e
Frida Kahlo mi hanno insegnato a guardarmi dentro e a esprimermi partendo dall’anima. La parte più difficile, per me, è la battaglia che conduco con l’idea quando la stessa non si è ancora materializzata e l’isolamento che me ne deriva».
Il ruolo dell’Artista
«Credo che il ruolo dell’Artista nella società sia quello di evocare nello spettatore un dialogo intellettuale ed emotivo così da promuovere nello stesso l’autocoscienza e un legame più stretto con il proprio ‘io’. Il miglior complimento che posso ricevere è quando mi dicono: “Le sue opere mi parlano in maniera personale”».
Le fotografie di Grazia Vita mi hanno fatto ‘volare’ e saranno in mostra virtuale dal 25 marzo 2022 per l’intera stagione estiva.
Mostra virtuale a cura di Pamela Goldman, Curatore e Fondatore del Museum Mile Contemporary, istituzione no-profit.
Per inviare un messaggio all’artista o all’amministratore del sito, cliccare: www.museummilecontemporary.org
Friday, March 25, 2022 / Venerdì, 25 marzo 2022
On the cover and in the article: all images courtesy by the artist ©Grazia Vita (all rights reserved. Reproduction prohibited). / In copertina e nell’articolo: tutte le immagini courtesy l’artista, ©Grazia Vita (tutti i diritti riservati. Vietata la riproduzione).