O dei padri?
di Simona Maria Frigerio e Luciano Uggè
Surreale, raffinato, ironico.
Un crudele spaccato della nostra società di imbelli, dove genitori sanguisuga – privi di scopi e slanci propri – vivono attraverso i propri figli; e figli, proiettati nel futuro o nel passato, che restano – volenti o nolenti – incatenati a dipendenze economiche, consuetudini sociali, famiglie disfunzionali, morbosità edipiche.
Interessante l’interpolazione dei passaggi in video che restituiscono ottimamente la nostra socialità digitalizzata e le costrizioni social degli ultimi due anni di lockdown o pseudo-tale.
Pregnanti i rimandi alla difficoltà di agire nel concreto; di assumersi le proprie responsabilità in un qui e ora, che potrà non essere eroico ma che si potrebbe paragonare all’impegno politico di generazioni ormai parte della storia; di sottrarsi all’assuefazione di rapporti mediati da strumenti tecnologici che paiono interfacciarci ma, in realtà, costituiscono un diaframma di protezione e distanziamento nei confronti della vita e dell’altro da sé.
Recitazione corale con una squadra di attori affiati sia dal vivo sia in video e la suggestione del musical – vagamente epica – che alleggerisce temi, scontri e sconfitte ed estrania ancor più i ficcanti dialoghi in un’atmosfera che travalica il contingente e si fa mitica.
Un inizio forse un po’ lento ma un finale aperto come una promessa, una speranza, la stessa che in questi giorni si respira per le strade e nelle piazze dove gli studenti (dopo due anni di accettazione abulica dei diktat del potere costituito) tornano a manifestare, contro lo sfruttamento legalizzato dell’alternanza scuola/lavoro e degli stage, per il diritto allo studio, per la pace e contro ogni guerra – in quanto sempre e comunque imperialista – e per l’unione dei lavoratori (divisi come non mai dal green pass e dall’obbligo vaccinale nel silenzio/assenso dei sindacati di categoria).
Un ottimo spettacolo che conferma la lungimiranza del direttore de La Città del Teatro.
Lo spettacolo è andato in scena:
La Città del Teatro
via Tosco Romagnola, 656 – Cascina (PI)
sabato 19 febbraio 2022, ore 21.00
Dei figli
uno spettacolo di Mario Perrotta
consulenza alla drammaturgia Massimo Recalcati
con Luigi Bignone, Dalila Cozzolino, Matteo Ippolito e Mario Perrotta
e con – in video/audio – Arturo Cirillo, Alessandro Mor, Marica Nicolai, Marta Pizzigallo, Paola Roscioli, Maria Grazia Solano
e con l’amichevole partecipazione di Saverio La Ruina
aiuto regia Marica Nicolai
costumi Sabrina Beretta
luci e scene Mario Perrotta
video Diane
mashup Vanni Crociani, Mario Perrotta
realizzazione scene Fabrizio Magara
foto Luigi Burroni
produzione Fondazione Sipario Toscana | Teatro Stabile di Bolzano | La Piccionaia | Permàr
in collaborazione con Comune di Grosseto, Teatro Cristallo, Olinda, La Baracca – Medicinateatro, duel
venerdì, 25 febbraio 2022
In copertina: Foto gentilmente fornita dall’Ufficio stampa de La Città del Teatro.